L'anfiosso è un cefalocordato, una breve descrizione la potete trovare sul post di Biosproject: earth del mese di febbraio: urocordati e cefalocordati.
Perchè studiare la segmentazione dell'anfiosso?
La risposta è presto data, prove di natura genetica e molecolare associate a dati paleontologici sembrano corroborare un modello filogenetico che individua l'anfiosso come la categoria sistematica più vicina ai vertabrati. Per tale motivo sembra utile e di rilevante importanza studiare i meccanismi di sviluppo di questo organismo che è il principale rappresentante dei cefalocordati.
La segmentazione dell'anfiosso è di tipo radiale, segue nelle prime divisioni uno schema molto simile a quello del riccio di mare, quindi la segmentazione è radiale, ovviamente vi sono delle differenze.
Schematizzando le prime dvisioni come abbiamo fatto nel riccio di mare:
La primo piano di segmentazione è meridiano, e porta alla formazione di due blastomeri di uguali dimensioni, il secondo piano di segmentazione è sempre meridiano ma perpendicolare al primo, portando alla formazione di quattro blastomeri di uguali dimensioni, la terza divisione è caratterizata da un piano di segmentazione equatoriale che divide il polo animale da quello vegetativo portando alla formazione di quattro blastomeri in entrambi i poli.
Nonostante questo schema di divisione cellulare sia molto simile a quello del riccio di mare vi sono delle
differenze.
differenze.
Nell'anfiosso al polo vegetativo è presente una concentrazione maggiore di vitello paragonata a quella del riccio di mare, ciò influisce leggermente nello schema di divisione cellulare, facendo si che il fuso mitotico nella terza divisione di segmentazione sia leggermente spostato verso il polo animale, ne consegue che i blastomeri che derivano saranno di dimensioni diverse, infatti quelli del polo animale avranno una dimensione leggermente più piccola di quelli del polo vegetativo, li chiameremo rispettivamente micromeri e macromeri.
Durante la quarta e la quinta divisione questi blastomeri si divideranno simultaneamente secondo un piano di divisione meridiano, portando alla formazione di due file sovrapposte di otto blastomeri ciascuna.
Allo stadio di 32 cellule inizia a formarsi il blastocele e si completerà allo stadio di 64 blastomeri che corrisonde allo stadi di blastula. Le cellule della blastula sono disposte in un unico strato e le loro dimensioni vanno gradatamente crescendo dal polo animale al polo vegetativo. Da questo momento in poi la segmentazione non segue più un preciso schema di divisione cellulare e quando l'embrione raggiunge lo stadio di 256 cellule inizia il processo della gastrulazione.
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