sabato 1 agosto 2009

OSELTAMIVIR: MECCANISMO D'AZIONE


In attesa del vaccino per l'influenza A/H1N1, molte nazioni hanno richiesto scorte di antivirali, in particolare di Oseltamivir (nome commerciale Tamiflu) e di Zanamivir. Ma qual è il meccanismo d'azione di questi antivirali?

In genere il trattamento di preferenza per il virus dell'influenza A è la vaccinazione e i farmaci antivirali vengono utilizzati per il trattamento delle infezioni respiratorie (come quelle causate dai virus dell'influenza A e B) qualora i pazienti siano allergici al vaccino o quando si è in presenza di varianti immunologiche del virus influenzale, per le quale il vaccino non sortisce alcun effetto.
Il virus dell'influenza, appartenente alla famiglia Orthomyxoviridae, è un virus a RNA che penetra nelle cellule epiteliali delle vie respiratorie in seguito al legame tra Emoagglutinina (recettore virale) e residui di acido sialico (anti-recettore cellulare) di glicoproteine e glicolipidi di membrana. Dopo l'attacco del virus alla cellula ospite, il virus penetra all'interno ed espone il proprio acido nucleico. Avviene quindi la sintesi di macromolecole virus-specifiche e l'assemblaggio di nuovi virioni. Questi ultimi lasciano la cellula con un processo di gemmazione e vanno ad infettare altre cellule.





L'Oseltamivir (principio attivo del Tamiflu) è una molecola capace di interferire con l'ultima parte del ciclo replicativo del virus influenzale, inibendo la liberazione di nuovi virus. Agisce come inibitore della Neuroaminidasi.



L'enzima Neuraminidasi presente nel peplos degli Orthomyxovirus taglia i resuidi di acido sialico. In questo modo impedisce che il virus rimanga "intrappolato" da tali resuidi presenti nella cellula infetta e nelle secrezioni dell'epitelio respiratorio. L'Oseltamivir essendo un analogo dell'acido sialico è in grado di legarsi al sito attivo della Neuraminidasi causando un cambiamento conformazionale che ne inibisce l'attività. Di conseguenza i virus non possono fuoriuscire dalla cellula e infettarne altre. Lo Zanamivir svolge una funzione del tutto analoga essendo anch'esso un farmaco che inibisce la funzione delle neuraminidasi. Negli adulti trattati con entrambi gli inibitori delle neuraminidasi sono state riscontrate mutazioni dell' enzima bersaglio, che rendono il virus resistente a questi farmaci.

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