giovedì 11 giugno 2009

CHE COSA E' LA NUOVA INFLUENZA A(H1N1)?

L'OMS (Organizzazione mondiale della sanità) ha innalzato il livello di allerta a 6, più di 74 le nazioni colpite nel mondo, e casi di persone infettate dal virus A/H1N1 diventano ogni giorno di più. In questo link dell'OMS (NEW INFLUENZA A/H1N1) potete vedere una mappa che viene aggiornata continuamente, mostra i paesi dove si sono registrati casi di influenza A confermati da analisi di laboratorio. La mappa proviene direttamente dal sito dell'OMS aspettate qualche secondo dopo aver cliccato il link e si caricherà la pagina. Come dichiarato dalla direttrice dell'OMS Margaret Chan; la pandemia per ora ha una gravità moderata, e l'aver innalzato il livello di allerta a 6 non vuol dire che il virus sia diventato più aggressivo, ma dal momento che non è tamponabile bisogna mantenere alto lo stato di allerta. La gravità della pandemia potrebbe aumentare? Come dichiarato sempre dal sito dell'OMS, la gravità delle pandemie può cambiare nel tempo e la combinazione di determinati fattori potrebbe portare ad un aggravarsi dell'epidemia, ad esempio un ulteriore cambiamento del virus potrebbe favorire questo evento. Le ragioni che hanno spinto l'OMS a dichiarare la pandemia di gravità moderata è dovuto principalmente al fatto che:
1)Molte persone sono riuscite a guarire senza la necessità di essere ricoverate in ospedali
2)I sistemi di assistenza sanitaria dei paesi sono riusciti a far fronte senza troppe difficoltà ai casi
di influenza A.
Ma che cosa è questa nuova influenza A?
 E' una nuova influenza che prima non si era diffusa tra gli esseri umani, ed è un virus che non ha niente a che fare con il precedente o attuale virus dell'influenza stagionale. Come ogni influenza anche questa nuova variante, causata dal virus A/H1N1, è una malattia respiratoria causata dal ceppo A del virus dell'influenza. Cosa c'è di diverso e perchè tanto allarmismo? I virus dell' influenza, appartenenti alla famiglia degli Orthomyxoviridae, vengono suddivisi in tre ceppi. Il tipo A: in grado di infettare sia uomini che animali ed è di solito il responsabile di epidemie e pandemie influenzali; il tipo B: patogeno solo per l'uomo, e il tipo C: che non colpisce l'uomo e che di solito non provoca epidemie. Proprio il ceppo A, capace di infettare oltre all'uomo, specie animali come volatili, equini e suini, è ritenuto la più importante causa di variabilità del virus. Come si generano questi nuovi ceppi virali? Bisogna dire che i virus sostanzialmente sono costituiti da un acido nucleico (DNA o RNA) racchiuso all'interno di un involucro proteico chiamato capside. Talvolta, come il virus dell'influenza, sono avvolti da un ulteriore strato protettivo chiamato pericapside, sul quale si trovano particolari proteine necessarie all'adesione del virus alla superficie della cellula ospite. Un virus come quello influenzale può mutare in due modi diversi:
1) mutazione definita deriva antigenica (antigenic drift): si tratta di mutazioni spontanee che avvengono nei geni delle neuraminidasi (N) e delle emoagglutinine(H), che danno luogo a cambiamenti nelle proteine del pericapside, questo tipo di mutazioni è quello che determina lievi cambiamenti nei virus influenzali di anno in anno e da cui gli esseri umani sono parzialmente immuni.
2)Altrimenti la mutazione può essere causata da un vero e proprio riassortimento genico. organismi ospiti come il maiale possiedono recettori per virus di diverse specie e sono responsabili del riassortimento genico. In poche parole quando due virus diversi infettano lo stesso animale, nel nostro caso il maiale, si può verificare un vero e proprio riassortimento tra i geni dei diversi ceppi virali, e dare così origine ad uno nuovo virus. Ed è proprio questo tipo di cambiamenti tra specie animali differenti alla base delle pandemie da virus influenzale A. Quando virus influenzali di differenti specie animali infettano i suini, i virus possono andare incontro a questi fenomeni di "riassortimento" e nuovi ceppi che sono un mix di virus umani/aviari/suini possono emergere.
Questo è quello che è accaduto ad esempio con il virus dell'influenza aviara e che ora si è verificato con il nuovo ceppo A/ H1N1 che sembra aver avuto origine da quest'ultima ipotesi nei suini messicani.



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