lunedì 24 luglio 2017

PATOLOGIE SOTTOPOSTE A NOTIFICA OBBLIGATORIA.

Ci sono patologie che vengono sottoposte ad una sorveglianza speciale da parte delle autorità, si tratta di patologie infettive che sono considerate particolarmente pericolose per la salute non solo dei singoli individui, ma della comunità tutta.  I dati vengono comunicati alle ASL, e all'istituto superiore di sanità, ma anche l'ISTAT svolge un ruolo molto importante da questo punto di vista; attraverso i censimenti è possibile effettuare delle stratificazioni per fasce d'età, ciò può essere molto importante negli studi epidemiologici ad esempio. La sorveglianza delle malattie infettive è affidata al SIMI (sistema informativo delle malattie infettive). La raccolta dei dati riguardanti le patologie infettive viene svolta dai medici curanti e dalle notifiche che quest'ultimi inviano alle autorità sanitarie locali qualora se ne presenti la necessità. Le modalità con cui le patologie infettive vengono notificate seguono le direttive del decreto ministeriale del 15/12/90 e successive modifiche relative alla tubercolosi e altre patologie da micobatteriosi (decreto ministeriale 28 Luglio 1998). Il decreto ministeriale del 15/12/90, ha regolamentato la notifica della patologie trasmissibili, la programmazione sanitaria e gli eventuali interventi di prevenzione da mettere in atto. Il sistema informativo delle malattie trasmissibili è inoltre affiancato, per alcune patologie di particolare interesse, da specifici flussi informativi, sorveglianze speciali, che integrano tutti gli altri dati acquisiti.
Ogni paese europeo ha il suo buon parco di patologie che sottopone a notifica obbligatoria secondo specifiche modalità. Si va da un minimo di 22 in Francia ad un massimo di 80 in Finlandia. Alcuni paesi coinvolgono anche i laboratori di analisi nella segnalazione dei casi di patologia.
Tra i sistemi di sorveglianza speciali citati poco prima abbiamo:

  1.  La sorveglianza nei confronti delle meningiti (circolari Min. Sanità del 29 dicembre 1993 e del 27 luglio 1994), 
  2. La sorveglianza nei confronti della legionellosi (circolare del Min. della Sanità del 29 dicembre 1993).
  3. Sorveglianza nei confronti della malattia di Creutzfleld-Jacob (D.M. del 21 dicembre 2001).
  4. Sorveglianza nei confronti delle tossinfezioni alimentari (D.G.R. del 6 aprile 1999 e D.G.R. del 1 giugno 1999.
  5. Sorveglianza nei confronti del morbillo (Circolare 20 aprile 2007).
  6. La sorveglianza integrata nei confronti di morbillo e rosolia (Circolare 20 febbraio 2013).
  7.  Sistemi di sorveglianza attivate dall'Istituto Superiore di Sanità volte ad individuare casi di epatiti virali acute (SEIEVA).
  8. Sorveglianza nei confronti della sindrome emolitica-uremica (SEU).
  9. Sorveglianza per le malattie sessualmente trasmissibili (MST)
Abbiamo detto che anche i laboratori di analisi possono svolgere un ruolo importante nella notifica delle patologie infettive, esistono infatti i  sistemi di sorveglianza di laboratorio per le diarree infettive (D.G.R. 4259 del 04/08/98), le meningiti e le altre forme invasive da batteri (D.G.R. 4260 del 04/08/98), le micobatteriosi e la legionellosi (D.G.R. 2488 del 11/05/99) che permettono una migliore accuratezza diagnostica e facilitano l'indirizzo di eventuali azioni di profilassi da intraprendere.

Sotto una tabella riassuntiva delle patologie sottoposte a notifica nel nostro paese in base alle classi di appartenenza.
Nelle prime due classi vengono inserite patologie particolarmente contagiose e che possono causare gravi danni in caso di epidemie. Sono patologie che devono essere notificate entro pochissime ore alle autorità sanitarie locali (ASL) dalla loro rilevazione. Ad esempio nella classe 1 abbiamo patologie come le febbri emorragiche virali (Ebola, Marburg...) patologie estremamente pericolose, esotiche, non presenti quindi sul nostro territorio di osservazione. Per molte di queste patologie bisogna assolutamente isolare il paziente in maniera tempestiva, con tutte le precauzioni per la sua salute e chi lo circonda. Ancora ad esempio abbiamo il tifo esantematico o petecchiale, da non confondere con il tifo causato dalla Salmonella typhi, ma dovuto alla Ricketssia prowazekii.
Tra queste come possiamo notare, nella classe seconda per la precisione, vi sono molte delle patologie interessate dai piani di vaccinazione nazionale, il morbillo ad esempio, purtroppo ancora ai vertici della cronaca soprattutto negli ultimi periodi. Saranno argomenti di cui parleremo presto.

Per maggiori approfondimenti, consultare i seguenti indirizzi.
Fonti:


  1.  http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=902&area=Malattie%20infettive&menu=vuoto
  2. http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=650&area=Malattie%20infettive&menu=vuoto
  3. Banca dati SIMI

giovedì 13 luglio 2017

LA PULCE DELLA SABBIA: Tunga penetrans.


La tungiasi è una parassitosi della pelle, provocata da una piccola pulce conosciuta con svariati nomi (jiggers, pulce della sabbia, nigua, chica, pico, pique, suthi) sembra essere originaria del Sud America, si è diffusa in seguito anche nel continente nero, probabilmente importata nelle regioni dell'Africa Sub-Sahariana a partire dal 19° secolo. E' una patologia che tende a colpire principalmente le comunità emarginate, tendenti a vivere in forti condizioni di povertà e dallo scarso tenore igienico sanitario, ciò contribuisce notevolmente all'elevata morbilità nelle comunità colpite; determinando tra l'altro una seria compromissione della qualità della vita delle persone e delle comunità colpite da questa patologia...
Il post completo lo potete leggere sul blog satellite a questo indirizzo Biosproject:earth: Tunga Penetrans.

mercoledì 12 aprile 2017

COME PASSANO IN FRETTA 4 ANNI...

A pensare che avevo intenzione solo di prendermi una piccola pausa...A chiunque legga questo post, sappia che Biosproject vive. Giusto qualche altro giorno di pazienza...

giovedì 11 luglio 2013

DIBATTITO SCIENZA: Appello ai parlamentari sulla mozione anti-OGM


Oggi in Parlamento verrà discussa e votata una mozione (potete leggerla all'indirizzo) anti OGM.
Dibattito Scienza, partito come un piccolo gruppo Facebook, oggi conta centinaia di utenti. 
Sono ricercatori, insegnanti, giornalisti, docenti universitari, blogger e semplici cittadini accomunati da un forte interesse per la scienza, che si ritrovano online per ricordare ai nostri politici che il progresso di un Paese dipende in maniera determinante dalle scelte fatte in materia di ricerca, tecnologia, energia, salute e istruzione. 
Dibattito Scienza ha inviato un appello ai parlamentari riportato in buona parte nel testo sottostante, la lettera potete leggerla anche al seguente indirizzo (dibattito scienza mozione OGM).

Onorevole Parlamentare.
 Il gruppo “Dibattito Scienza” è formato da oltre duemila persone accomunate dall’interesse per la scienza, che si sono poste l’obiettivo di promuovere il dialogo tra il mondo scientifico e la classe politica italiana. Crediamo infatti che un buon governo debba trovare le proprie linee guida anche nell’approccio razionale che contraddistingue il metodo scientifico. Siamo a conoscenza del fatto che in queste ore il Parlamento sta discutendo una mozione concernente “iniziative in merito alla diffusione in agricoltura di organismi geneticamente modificati, con particolare riferimento all’esercizio della clausola di salvaguardia”. Con la presente lettera, il nostro gruppo vuole esprimere il proprio dissenso in merito ai contenuti della mozione suddetta. A lasciarci perplessi è innanzitutto la richiesta di adottare la clausola di salvaguardia per una coltura geneticamente modificata già approvata dall’Unione Europea. Una coltura OGM, prima di essere autorizzata dall’UE, subisce un lungo e severo processo di valutazione che ne certifica la sicurezza per l’ambiente e per la salute umana. L’adozione della clausola di salvaguardia diventa possibile solo quando vi siano “nuove o ulteriori informazioni divenute disponibili dopo la data dell’autorizzazione e che riguardino la valutazione di rischi ambientali o una nuova valutazione delle informazioni esistenti basata su nuove o supplementari conoscenze scientifiche” (dir. 2001/18/CE, Art. 23). Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, tuttavia, riteniamo un simile provvedimento ingiustificato e guidato più da idee preconcette che non dai fatti. Lo studio di Séralini et al. a cui si fa riferimento nella mozione, oltre a essere stato duramente criticato dalla comunità scientifica per gravi debolezze metodologiche, è già stato esaminato dall’EFSA (European Food Safety Authority), che ha espresso il seguente parere: “Gravi vizi di progettazione e metodologia nello studio di Séralini et al. comportano che esso non soddisfi standard scientifici accettabili e che non ci sia necessità di riesaminare le precedenti valutazioni sulla sicurezza del mais geneticamente modificato NK603″. L’avversione ideologica nei confronti di questa tecnologia è stata confermata dal ministro Nunzia De Girolamo, che ha annunciato di voler lavorare a un decreto volto a rendere illegale, su tutto il territorio italiano, anche la coltivazione di OGM già autorizzati dalla UE. Un simile provvedimento esporrebbe il nostro Paese a una procedura di infrazione (l’ennesima!) da parte dell’Unione Europea, e negherebbe a ogni agricoltore italiano il diritto di coltivare legittimamente un prodotto già autorizzato dall’autorità competente in materia. Spesso si dice che gli OGM sono sinonimo di quantità e non di qualità, ragion per cui sarebbero un pericolo per il nostro settore agroalimentare, fatto di eccellenze e di prodotti locali apprezzati in tutto il mondo. Ebbene, occorre ricordare che gli allevatori italiani utilizzano enormi quantità di mangime OGM importato dall’estero, e che molti dei nostri prodotti Made in Italy, come il Parmigiano Reggiano, derivano proprio da animali alimentati con OGM. Perché, quindi, non permettere la coltivazione sul nostro territorio a chi ne vorrà fare uso, piuttosto che rimanere dipendenti da costose derrate estere che stanno peraltro danneggiando la filiera italiana? Un clima più favorevole a questa tecnologia, inoltre, consentirebbe ai nostri ricercatori di mettere a punto colture geneticamente modificate adatte alla tipicità del nostro sistema agro-alimentare (come il pomodoro San Marzano resistente a un virus, sviluppato da un’azienda italiana), riducendo la dipendenza dalle grandi società sementiere straniere. Per ridimensionare il potere delle multinazionali bisognerebbe incentivare davvero la ricerca pubblica sugli OGM – compresa la sperimentazione in campo aperto, e non soltanto in ambiente confinato, come riportato nella mozione. Al contrario, distruggere i campi sperimentali dell’Università della Tuscia, come è stato fatto nel giugno 2012, non ci sembra affatto un modo per promuovere la ricerca sugli OGM. Vogliamo infine ricordarle come esistano prodotti molto diffusi (il grano Creso con cui produciamo la nostra pasta ed il pompelmo rosa come esempi notevoli) ottenuti con tecniche come l’irraggiamento con radiazioni nucleari o l’uso di sostanze chimiche mutagene. Di fatto sono organismi geneticamente modificati, eppure non sono stati ostacolati allo stesso modo degli OGM. Prima di salutarla, vorremmo segnalarle alcuni articoli, libri e link a supporto delle nostre considerazioni. Ci auguriamo che troverà queste letture interessanti, che possa discuterne serenamente con i suoi colleghi onorevoli e che possa esprimere il suo voto con razionalità e senza condizionamenti ideologici. 
Link utili:
Libri:
Distinti saluti
Il gruppo Dibattito Scienza

lunedì 15 aprile 2013

LA PREVISIONE DEI TERREMOTI E DIS-CREDITI FORMATIVI


Su Facebook c'è un gruppo noto come dibattito scienza, si discute di tanti argomenti, invito chiunque capiti su questo post a dare un occhiata e ad iscriversi.
Alcuni dei membri hanno fatto notare che il giorno 19 Aprile, a Frascati, si terrà una conferenza da parte di Giampaolo Giuliani.
Non ha bisogno di presentazioni, bene o male tutti sanno di chi stiamo parlando.
In ogni caso una ricerca su Google potrà sfatare ogni dubbio e rinfrescare la memoria.
Direte voi: il signor Giuliani terrà una conferenza e dove sta il problema?
Nessun problema su questo, però da alcuni membri del gruppo è stato fatto notare che la partecipazione alla conferenza, tra l'altro senza contradittorio, verrà considerata come credito formativo per gli studenti delle scuole superiori... e questo può essere un problema.
Il motivo? I terremoti non possono essere previsti, le conoscenze scientifiche a riguardo non lo permettono ancora. Sia ben chiaro, nessuno vuole ostacolare nessuno, la libertà di espressione deve essere valida per tutti, ma il dover offrire crediti formativi, come se le suddette teorie sull'incredibile ma vero con questo metodo è possibile prevedere i terremoti, quando a favore non vi sono prove, lascia alquanto perplessi. Soprattutto se vengono rilasciati in questo caso. E'come si desse adito a favorire la divulgazione di quelle che, fino a prova contraria, sono teorie pseudoscientifiche. Con il rischio della creazione di falsi miti e credenze.

venerdì 22 marzo 2013

CARNEVALE DELLA CHIMICA: La chimica delle difese (il sistema del complemento).

Questo post partecipa alla 26esima edizione del carnevale della chimica;(al presente link trovate il bando di questaa edzione) questa tornata sarà ospitata dal blog di teresa celestino Pensieri in provetta. Invito tutti i lettori a visitare il suo blog, dove saranno esposti e presentati tutti i contributi scitti dai vari blogger per questo carnevale. Buona lettura.
Il sistema immunitario viene comunemente suddiviso in innato e acquisito. Per innato ci si riferisce a quell'insieme di cellule e molecole immediatamente attive nella difesa dell'organismo contro invasioni esterne, ma che non possied i cosidetti meccanismi della memoria tipici dell'immunita acquisita.

mercoledì 20 febbraio 2013

SEGMENTAZIONE NEI MOLLUSCHI.

La segmantazione dei molluschi è oloblastica spirale.

E'un tipo di segmentazione caratteristica di molti anellidi, platelminti, molluschi, comprese le chiocciole dove questo tipo di segmentazione è stato particolarmente studiato.
Le differenze rispetto alla segmentazione radiale sono molte. I piani di segmentazione, non sono perpendicolari al polo animale-vegetativo, sono obliqui; ciò conferisce ai blastomeri un orientamento a spirale.
Questa particolare disposizione permette alle cellule di poter avere un maggior numero di punti di contatto, ciò assicura una aggregazione particolarmente stabile alle cellule.
Altra particolare caratteristica è che le cellule degli embrioni che vanno incontro a segmentazione a spirale, subiscono un minor numero di divisioni cellulari, prima di entrare nello stadio della gastrulazione.

sabato 16 febbraio 2013

AVVISO.

Chiedo scusa ai lettori, soprattutto a chi mi ha contattato nei giorni scorsi, chiedendo se era possibile da parte mia avere delucidazioni o altro materiale riguardante certi argomenti inerenti al blog...purtroppo ho avuto seri problemi con il pc...e di conseguenza non sono riuscito a pubblicare niente...
Ho aggiornato la pagina Biologia dello sviluppo che potete trovare nella barra in alto nell'home page; vi sono i link dei post di biologia trattati fin'ora.
In oltre entro domani saranno pubblicati dei post che avrei dovuto pubblicare la settimana scorsa:
Segmentazione dei molluschi.
Segmentazione riccio di mare: i micromeri e le cellule vegetative: specificazione.

mercoledì 6 febbraio 2013

SEGMENTAZIONE ANFIBI: uova mesolecitiche e segmentazione oloblastica radiale.


La segmentazione nelle uova di molti anfibi è di tipo oloblastica e radiale, come negli echinodermi.
Tra le caratteristiche delle uova di anfibi abbiamo che esse sono molto più ricche di vitello soprattutto livello del polo vegetativo, che costituisce un ostacolo alla segmentazione.
La prima divisione è meridiana, inizia al polo animale proseguendo verso il polo vegetale dove poi rallenta drasticamente a causa della presenza elevata di vitello, ciò comporterà che mentre il primo solco di divisione a causa del vitello stia ancora dividendo il polo vegetativo, al polo animale inizia gia la seconda divisione meridiano ma perpendicolare al primo.
La terza divisione genera un piano di segmentazione equatoriale, tuttavia, a differenza di quanto avviene negli organismi come gli echinodermi, i fusi mitotici sono spostati di molto verso il polo animale.
In seguito verranno a formarsi  quattro piccoli blastomeri, nell'emisfero animale noti come micromeri e quattro blastomeri di dimensioni maggiori al polo vegetativo, i macromeri.
Dal momento che tengono meno vitello i micromeri del polo animale andranno velocemente incontro a divisione cellulare.
Con il passare del tempo avremo due regioni distinte e con caratteristiche ben delineate, in corrispondenza del polo animale avremo un maggiore numero di cellule (micromeri) e al polo vegetativo un numero limitato di macromeri.
Un embrione di anfibio di circa 16-32 blastomeri ha la forma di una sfera solida di cellue che prende il nome di morula.
Con il passare dle tempo viene a formarsi il blastocele. Le cellule del polo vegetale essendo più grandi rispetto a quelle del polo animale, il blastocele sarà nettamente spostato verso il polo animale, allo stadio di 128 blastomeri l'embrione di rana è considerata una blastula.
Tra le caratteristiche presentanti, un epitelio pluristratificato nel quale lo strato più esterno presenta giunzioni strette che impediscono l'ingresso di molecole dall'esterno all'interno dell'embrione e desmosomi, che consenton una notevole resistenza dell'epitelio alle tnsioni esterne. Inoltre tutte le celule contifue della blastula formano giunzioni serrate, che rappresentano canali i comunicazion tra cellule adiacenti attraverso le uali posso transitare ioni e piccole molecole. Durante la segmentazione inoltre i blastomeri sono unite tra di loro da molecole note come EP-caderina il cui mRNA è presente nel citoplsma dell'ovocita.
Da vari esperimenti è stato visto che annullando l'azione di tali mRNA la Ep caderina non venendo prodotta causa una drastica riduzione di adesione tra i blastomeri con conseguente schiacciamento del blastocele.  Come vedremo meglio in seguito il blastocele svolge due funzioni importantissime: permette la migrazione di cellule duante la gastrulazione e poi impedisce che le cellule del polo vegetativo destinate a dare l'endoderma prendano contatto prematuramente con quelle dell'emisfero animale, destinate a dare l'epidermide e il tessuto nervoso.

In attesa di aggiornare il post con immagini al seguente link trovate una animazione.
Segmentazione rana

martedì 5 febbraio 2013

PROSSIMAMENTE: segmentazione anfibi

lunedì 4 febbraio 2013

CARNEVALE DELLA BIODIVERSITA' VIII: IL BANDO

Al seguente link potete leggere il bando dell'ottava edizione del carnevale della biodiversità, troverete informazioni per inviare le candidature.
Bando

mercoledì 30 gennaio 2013

GENI IN CIS E TRANS...

Cis e trans.
Cis e trans, sono due importanti termini in genetica, vengono usati per lo studio della regolazione genica ei batteri e negli altri organismi. Detto in soldoni è un modo per descrivere la disposizione degli alleli su un cromosoma, ricordi il concetto di cis e trans in chimica organica? cis significava che gruppi sostituenti erano dallo stesso lato, trans dal lato opposto diciamo che il concetto è lo stesso.
Non scendendo troppo nei particolari, rendiamo subito l'esempio con un disegnino

I gameti prodotti dal genitore eterozigote sono: 1/2 AB e 1/2 ab se la configurazione è in cis; oppure se la configurazione è in trans 1/2 Ab e 1/2 aB

Esempio:
abbiamo un incrocio tra due piante AaBb X aabb rispettivamente stelo alto/fiore rossoXstelo basso/fiore bianco. (prendendo come esempio il numero di individui dato durante l'esercizio)...
(alleli in configurazione di accoppiamento quindi cis) abbiamo come risultato:

40 AaBb: stelo alto/fiore rosso
40 aabb: stelo basso/fiore bianco
10 Aabb: stelo alto/fiore bianco
10aaBb: stelo basso/fiore rosso.

Dall'incrocio con alleli in configurazione di repulsione e cioè in trans abbiamo che:

supponiamo allora che si formi questa progenie con i seguenti risultati:
40 Aabb: stelo alto/ fiore bianco
40 aaBb: stelo basso/ fiore rosso
10 AaBb: stelo alto /fiore rosso
10 aabb: stelo basso/fiore bianco

I fenotipi sempre identici sono ma varia il numero a seconda che gli alleli siano in cis o in trans
supponiamo che si formi questa progenie con i seguenti risultati:
40 Abb= stelo alto/fiore bianco
40 aaB= stelo alto/fiore rosso
10AB= stelo alto/fiore rosso
10ab= stelo basso/fiore bianco.

Quindi gli alleli erano in trans.