tag:blogger.com,1999:blog-51734019857447675592024-03-06T06:31:31.348+01:00 BIOSPROJECTUno sguardo al fantastico mondo della biologia: genetica, biologia molecolare, microbiologia...Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.comBlogger179125tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-5996932131819034802020-05-04T08:00:00.000+02:002020-05-04T08:00:08.695+02:00LE REAZIONI SIEROLOGICHE: reazioni di neutralizzazione<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
<script async="" src="https://www.googletagmanager.com/gtag/js?id=UA-8138159-2"></script>
<script>
window.dataLayer = window.dataLayer || [];
function gtag(){dataLayer.push(arguments);}
gtag('js', new Date());
gtag('config', 'UA-8138159-2');
</script>
<br />
<div style="text-align: justify;">
L'insieme degli anticorpi che noi ritroviamo nel siero, nelle secrezioni dell'organismo, rappresentano il prodotto di specifiche reazioni immunitarie. </div>
<div style="text-align: justify;">
Quando un qualcosa di estraneo al nostro organismo, ad esempio un agente eziologico riesce ad oltrepassare le difese innate, l'organismo risponde, producendo gli anticorpi che hanno lo scopo di reagire in maniera specifica, altamente specifica, con alcune componenti strutturali appartenenti al microrganismo e che ne hanno innescato la produzione. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ciò a sua volta indurrà determinate azioni, che permetteranno all'organismo di eliminarlo, sempre se tutto va per il verso giusto si intende.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se cimentiamo il siero di un animale (vertebrato) immune nei confronti di un determinato antigene, la reazione specifica tra l’anticorpo diretto nei confronti dell’antigene che ne ha evocato la formazione ,porterà ad un prodotto, costituito dall'interazione specifica tra l'anticorpo e l'antigene verso il quale è diretto; prodotto macromolecolare che in gergo immunobiologico viene definito <i><b><u>immunocomplesso (antigene-anticorpo).</u></b></i><br />
Noi possiamo sfruttare, nella pratica di laboratorio, questa caratteristica peculiare del sistema immunitario, possiamo sfruttare la sua specificità d’azione. La formazione di un immunocomplesso in vitro può essere accompagnata da fenomeni direttamente apprezzabili ad occhio nudo o può, a seconda dei casi, essere rilevato in maniera indiretta, mediante specifici artifici di laboratorio.<br />
<br />
Nell'uno o nell'altro caso la formazione di un immunocomplesso può essere sfruttata a scopi diagnostici mediante specifiche <b>reazioni sierologiche</b>.<br />
<i><u>“Una reazione sierologica quindi è una reazione in cui un siero immune, o presunto tale, viene cimentato con un antigene e nella quale la formazione dell’immunocomplesso può essere individuata direttamente o indirettamente.” </u></i><br />
I reagenti fondamentali quindi, se non lo si fosse capito, sono due, il <b>siero immune </b>(<i>contenente anticorpi specifici</i>) e l’<b>antigene</b> (<i>verso il quale l’anticorpo è diretto in maniera specifica</i>).<br />
Nelle reazioni sierologiche uno dei due reagenti deve essere sempre noto. Ciò teoricamente, determina che le reazioni sierologiche siano tutte ambivalenti e cioè:<br />
<br />
<ul>
<li>Disponendo di un siero immune noi possiamo dimostrare la presenza di uno specifico antigene in un determinato materiale di nostro interesse. </li>
<li>Disponendo di uno specifico antigene, possiamo dimostrare in un siero di nostro interesse la presenza dell’anticorpo diretto nei suoi confronti. </li>
</ul>
Quando si eseguono reazioni sierologiche come vedremo, si è soliti usare delle t<i>ecniche semi-quantitative</i>. Il loro scopo è quello di permetterci di titolare una quantità relativa di anticorpi presenti in un siero o di antigene presente in un determinato materiale. Per farlo è buona norma cimentare delle diluizioni progressivamente crescenti del reagente in esame con quantità fisse, costanti, del reagente noto. Un esempio è il <b>titolo anticorpale</b>. Preleviamo il siero del paziente, lo trattiamo adeguatamente a seconda della metodica che andremo ad eseguire, allestiamo varie diluizioni di tale siero (1:100-1:200-1:400 ecc..) e poi andremo a verificare a quale diluizione osserviamo ancora la risposta immunitaria.<br />
<i><u>Il titolo anticorpale quindi lo definiremo come l'inverso della più bassa concentrazione (o della più alta diluizione) del siero del paziente che mantiene ancora attività rilevabile nei confronti di un antigene noto. </u></i><br />
Di reazioni sierologiche ne abbiamo di vari tipi, in questo e in altri post vedremo alcune delle più comuni e famose.<br />
Oggi vediamo brevemente un esempio di <b>reazione sierologica di neutralizzazione.</b><br />
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
Gli antigeni possono essere dotati di attività biologica, in alcuni contesti, tali attività biologiche si rendono assolute protagoniste della patologia causata dal patogeno; un esempio è ampiamente rappresentato dalle <b>esotossine batteriche </b>(<i><u>tossina difterica, tossina tetanica, botulinica, colerica ecc…</u></i>) o ancora proteine presenti sulla superficie dei virus, come <b>l’emoagglutinina</b> <b>(HA) </b>del v<b>irus influenzale,</b> fondamentali nell'interazione e nella penetrazione nelle cellule bersaglio.<br />
Una delle funzioni degli anticorpi è quella di neutralizzare l’attività biologica di queste componenti antigeniche. Possiamo sfruttare in laboratorio questa loro caratteristica funzione.<br />
<i><u>“In una reazione di neutralizzazione quindi un siero immune o presunto tale viene cimentato con un antigene dotato di un’attività biologica e nella quale la formazione dell’immunocomplesso può essere individuata, dimostrando l’inattivazione dell’attività biologica dell’antigene.”</u></i><br />
<br />
<b><u>Reazione di inibizione dell’emoagglutinazione:</u></b> alcuni virus sono dotati della multivalente capacità di legarsi ai globuli rossi e causarne l’agglutinazione tramite formazione di ponti tra le diverse emazie che vengono agglutinate tramite una modalità del tutto simile a quella che avviene nelle reazioni di agglutinazioni causate tra <b>anticorpi</b> e <b>antigeni corpuscolati</b><i> (cellule ad esempio)</i>.<br />
Mettendo a contatto un siero immune, o presunto tale nei confronti di tali proteine virali, si può inibire la capacità di quest’ultimi di agglutinare le emazie, dimostrando la presenza degli anticorpi nel siero in esame.<br />
<br />
La reazione viene in genere condotta in piastre di materiale plastico in cui ritroviamo dei pozzetti a fondo concavo, anche in questo caso nei diversi pozzetti vengono allestite diluizioni scalari del siero a cui vengono aggiunte quantità standard di antigene.<br />
Si incuba il tutto, sempre alla temperatura e per il tempo necessario a favorire la formazione degli eventuali immunocomplessi, in seguito si aggiunge il sistema rivelatore, rappresentato dalle emazie.<br />
<br />
<br />
L’inibizione dell’emoagglutinazione è facilmente rilevabile in quanto le emazie che subiscono l’agglutinazione, sedimentano ricoprendo tutta la base del pozzetto, mentre i globuli rossi non agglutinati sedimentano formando un piccolo puntino rosso al fondo del pozzetto.<br />
Nell’immagine a lato possiamo vederne un esempio, abbiamo il siero di vari pazienti (dall’1 all’8).<br />
<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsh4cYBZ06TSzkIKHhpqUcDiBJq6qxJcGzVRvcmrvQXn9ipgZaFsqnksighyDDpxDtbeujR0hZCYj7V0bnrJSh88rL5h-R5jjxsyVjNJtLXbcCW4WKYDFfJCkiPSHX59c0LUvc2JYJZc4/s1600/Nuova+immagine+bitmap.bmp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="381" data-original-width="511" height="296" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgsh4cYBZ06TSzkIKHhpqUcDiBJq6qxJcGzVRvcmrvQXn9ipgZaFsqnksighyDDpxDtbeujR0hZCYj7V0bnrJSh88rL5h-R5jjxsyVjNJtLXbcCW4WKYDFfJCkiPSHX59c0LUvc2JYJZc4/s400/Nuova+immagine+bitmap.bmp" width="400" /></a>Partendo da sinistra a destra, abbiamo le varie diluizioni, nelle ultime due file abbiamo pozzetti che indicano <b>positività (Pos)</b> e <b>negatività (Neg)</b> alla reazione di neutralizzazione in questione, in questi pozzetti sono stati aggiunti le varie componenti.<br />
Nella fila di pozzetti positivi abbiamo aggiunto solo eritrociti, mentre nei pozzetti negativi abbiamo aggiunto sia eritrociti che antigeni emoagglutinanti.<br />
<br />
Quindi ricordandoci la definizione di titolo anticorpale e applichiamola all'esempio mostrato, <i><u>più alta è la diluizione del siero in cui verifichiamo l’attività di neutralizzazione dell’antigene, maggiore è la loro concentrazione, quindi maggiore la risposta immunitaria nei confronti dell’antigene.</u></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><u>La neutralizzazione (TAS: titolo anti-streptolisinico):</u></b> un altro esempio di reazione sierologica di neutralizzazione è rappresentata dall’inibizione della <b>tossina streptolisina </b>prodotta dallo streptococco beta emolitico di gruppo A. La streptolisina ha la capacità di lisare gli eritrociti. Si preleva il siero del paziente, si inattiva il complemento. Vengono effettuate sempre diluizioni scalari del siero a cui viene aggiunta una quantità standard di antigene. Si attende sempre il tempo necessario a far avvenire la formazione dell’immunocomplesso per poi aggiungere un sistema rivelatore degli eritrociti. Se vi sono anticorpi nel siero questi interagendo con l’antigene inibiranno la sua funzione, e il sistema rivelatore non sarà lisato, altrimenti al contrario noteremo la lisi, segno che nel siero non vi erano anticorpi diretti contro l'antigene.</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4NNbOFir8H9Vhqm4g8a12hLChAZ3H76675gSeoia8FhZxewZ4IOgLz0Dwou44eJVoqb2HFKfmH05TvlU0533nSF2WccTSYEpOiRPPCSNbHonc_sCLTn4QDp0d9wSxhuskkpoY3gJpZr4/s1600/Nuova+immagine+bitmap.bmp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="392" data-original-width="447" height="350" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi4NNbOFir8H9Vhqm4g8a12hLChAZ3H76675gSeoia8FhZxewZ4IOgLz0Dwou44eJVoqb2HFKfmH05TvlU0533nSF2WccTSYEpOiRPPCSNbHonc_sCLTn4QDp0d9wSxhuskkpoY3gJpZr4/s400/Nuova+immagine+bitmap.bmp" width="400" /></a>Come mostrato nell’immagine a lato, si scomplementa il siero del paziente, in questo modo evitiamo che il <b>complemento</b> interferisca, si eseguono diluizioni partendo da 1/100, si aggiunge la quantità fissa di antigene (1u streptolisina nell’esempio) si attende il tempo necessario affinché avvenga la reazione, si aggiunge la sospensione di eritrociti di coniglio, il nostro sistema rivelatore e si attende anche in questo caso il tempo necessario. In questo caso il titolo anticorpale è a 1/400. Il risultato lo possiamo esprimere in termini di diluizione (1/400) oppure in termini di unità streptolisinica. Se indichiamo come 1 unità streptolisinica la quantità minima di streptolisina ancora in grado di causare lisi, nella diluizione 1/400 abbiamo almeno 1 unità antistreptolisinica, quindi significa che nel siero originale vi erano almeno 400 unità antistreptolisiniche. </div>
Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-47307442081137151672020-05-01T21:29:00.002+02:002020-05-02T16:01:31.263+02:00COVID-19: futuri aspetti da tenere in considerazione e approfondire ulteriormente<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
<script async="" src="https://www.googletagmanager.com/gtag/js?id=UA-8138159-2"></script>
<script>
window.dataLayer = window.dataLayer || [];
function gtag(){dataLayer.push(arguments);}
gtag('js', new Date());
gtag('config', 'UA-8138159-2');
</script>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La rapida e improvvisa diffusione del <b>COVID-19</b> causata dal virus <b>SARS-CoV-2</b>, iniziata a fine Dicembre 2019 ha colto di sorpresa il mondo intero. La sua diffusione è stata rapida causando una pandemia di cui ora molti stati, stanno pagando un caro prezzo sia in vite umane che economiche. Tutto ciò come prevedibile, avrà sicuramente ripercussioni future per tutti i mesi a venire.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fin da subito il nuovo patogeno è stato oggetto di studi da parte di ricercatori di tutto il mondo, ma molti interrogativi dovranno necessariamente trovare una completa risposta in futuro.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid96L9X-aAEjDN8NGZQXFrHFAo48zgSYyi-YYUyA-Tjo5YrxBJ5DWjb_gueBHcI7qi13tbOJul7g5g6blpgVheiQzkRm-Eril1WlELSH_cy4CAveFINhQnGG8lwzBgYCCAC9e94xjT_ug/s1600/download.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="168" data-original-width="299" height="224" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid96L9X-aAEjDN8NGZQXFrHFAo48zgSYyi-YYUyA-Tjo5YrxBJ5DWjb_gueBHcI7qi13tbOJul7g5g6blpgVheiQzkRm-Eril1WlELSH_cy4CAveFINhQnGG8lwzBgYCCAC9e94xjT_ug/s400/download.jpg" width="400" /></a> La patologia si è mostrata fin da subito molto contagiosa, tanto da spingere le autorità cinesi fin dai primi momenti, ad applicare delle rigidissime misure di contenimento che sembrano aver avuto successo nel fermare la catena di trasmissione della patologia. Azioni che sono state prese in considerazione e applicate anche in Italia e non solo; tutti stiamo ancora vivendo su di noi la quarantena. A breve partirà, almeno così sembra la fase 2, volta a riaprire gradualmente le attività econimiche del paese e permettere lentamente alle persone di fare un piccolo passo in avanti verso la normalità, con tutte le limitazioni del caso, dovute al fatto che il virus putroppo ci farà compagnia ancora per un po'.<br />
<br />
Il patogeno, diciamocela tutta, lo conosciamo da pochi mesi, ci sono domande che lentamente troveranno risposta nei mesi a venire.<br />
<br />
<b>1)</b> Sappiamo che tra gli infetti ci sono persone asintomatiche che possono trasmettere il patogeno agli individui suscettibili, ma sarà fondamentale comprendere e quantificare quanto siano importanti nella trasmissione della patologia rispetto agli infetti sintomatici e se l'aumento del numero degli infetti, come si è continuato a verificare in Cina in un primo periodo anche dopo la messa in atto degli obblighi di quarantena, sia stato dovuto principalmente ad un gran numero di individui infetti prima del blocco e/o al fallimento nella prevenzione della diffusa trasmissione intra-familiare, nosocomiale o comunitaria. Comprendere se il numero reale di persone asintomatiche è sottovalutato oppure no.<br />
Comprendere quanto grande sia l'impatto nella diffusione del virus da parte degli individui asintomatici e presintomatici, riuscire a quantificare tale impatto sarà di fondamentale importanza nel controllo delle infezioni e nei piani di prevenzione da mettere in atto in futuro. Infatti una delle principali avversità incontrate durante questa pandemia è la difficoltà con cui individuare persone con sintomatologie lievi e non specifiche, le quali di conseguenza non possono essere messe in quarantena, con tutte le conseguenze del caso. Infatti sembra che l'assenza di sintomatologia febbrile in individui ammalati di <b>COVID-19 </b>sia più frequente (12,1%) di quanto riscontrato in individui affetti da<b> SARS</b> (1%) e da <b>MERS</b> (2%).<br />
<br />
<b>2)</b>Oltre al rilevamento dell'<b>RNA</b> virale, la misurazione degli anticorpi <b>IgM</b> e <b>IgG </b>e degli antigeni sarà molto utile in futuro. Ma per individuare gli individui che sono entrati in contatto con il patogeno senza mostrarne i sintomi e tutti coloro che l'hanno subito in maniera blanda e sono passati inosservati, richiederà degli sforzi notevoli per campionarli e avere attraverso dalle analisi un quadro esaustivo e generale. Gli studi epidemiologici, i campionamenti rappresentativi delle popolazioni colpite saranno fondamentali per permettere l'avvio di adeguati piani di prevenzione in questo periodo e di quella che viene chiamata<b> prevenzione secondaria </b>(<i><u>screening di massa ecc...) volti ad individuare precocemente i casi di patologia per curarli e isolarli, evitando che la patologia si diffonda ulteriormente nella popolazione.<b> </b></u></i><br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>3) </b>Le poche e immediate modalità di azione per cercare di minimizzare la diffusione e intercettare persone probabilmente infette hanno visto la misurazione della temperatura alle persone, ma l'efficacia di questa metodica di rilevamento come metodo di sorveglianza non può essere considerato assoluto e dovrà essere rivisto e/o affiancato da altre metodiche. In base ai precedenti studi sul virus dell'influenza e i coronavirus umani, sembra che le cariche virali nei portatori asintomatici siano relativamente basse e anche questo dovrà essere accertato con assoluta chiarezza. Bisogna cercare di quantificare quindi il rischio di trasmissione dagli asintomatici nel caso del SARS-CoV-2. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco quindi l'importanza anche nel comprendere tutta la storia naturale dell'infezione da SARS-Cov-2, da dove è partita e come si è diffusa, cercare di individuare gli asintomatici, quantificare le cariche virali, i titoli anticorpali, quanti individui hanno sintomatologia nei giorni successivi all'entrata in contatto con il patogeno, con che frequenza possono effettivamente trasmettere ad altri individui la patologia. Identificare ad esempio una coorte di portatori asintomatici e riuscire a carpire in che misura trasmettano l'agente patogeno, le loro cariche virali, osservare quanti di queste persone possano poi presentare eventualmente sintomatologie anche lievi. Quantificare attraverso adeguate metodiche sierologiche i loro titoli anticorpali nel corso del tempo, fornirà indizi su quanti soggetti hanno sintomi in una fase successiva, se lo spargimento del virus da tali soggetti è effettivamente meno robusto e con quale frequenza potrebbero trasmettere SARS-CoV-2 ad individui suscettibili. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<b>4)</b> Altro interrogativo a cui dare risposta è la trasmissione mediante circuitazione oro-fecale o altre modalità di trasmissione. Oltre alla trasmissione attraverso le <b>goccioline di Pflugge </b>e contatto indiretto con superfici contaminate e/o secrezioni degli individui infetti, in alcune circostanze è stato rilevato il patogeno anche nelle feci. Si è rivelato che la trasmissione oro-fecale nel virus della SARS ha invece un certo rilievo. Bisogna comprendere quanto sia rilevante e se lo sia anche nel caso del SARS-CoV-2. Nei campioni fecali di individui affetti da COVID-19 è stata rilevata la presenza di SARS-CoV-2, anche se per ora sembra che la trasmissione per tale via sia relativamente bassa. Nonostante ciò dovrà essere approfondita tale questione e di conseguenza la possibilità di trasmissione del virus tramite fognature, acqua contaminata, trasmissione per via aerea. <i><u>Anche se bisogna sottolineare che molti studi per ora sembrano, fortunatamente bisogna aggiungere, escludere quest'ultima modalità di trasmissione del patogeno.</u></i> Ricordiamoci di fare attenzione ai termini, trasmissione aerea con areosoli (droplet nuclei) inferiori a 5 micrometri, è diversa da quanto rilevato con trasmissione tramite goccioline di saliva. Nel primo caso il patogeno potrebbe permanere nell'aria a lungo ed essere trasmesso a distanze considerevoli, cosa che non si verifica con le goccioline del pflugge di dimensioni maggiori. Più studi verranno fatti, maggiori saranno le certezze che avremo a riguardo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<b>5) </b>Altro quesito riguarda la diagnosi. Il rilevamento dell'RNA del virus basato sulla metodica di laboratorio nota come <b>RT-PCR</b> da campioni oro-faringei fornisce l'unico test diagnostico specifico nella fase iniziale dell'epidemia. Però è una tecnica che presenta degli svantaggi, può essere utilizzata solo da personale altamente specializzato, richiede del tempo per dare una diagnosi attendibile e questo può influire molto per la gestione dei contagiati e di conseguenza nel fornire in tempo reale informazioni precise sull'andamento della patologia. </div>
<div style="text-align: justify;">
Recentemente sono stati elaborati kit <b>ELISA, </b>metodica sierologia immunoenzimatica per la rivelazione di anticorpi<b> IgM</b> e<b> IgG</b> diretti contro le compoenti antigeniche del virus. Ciò ha reso possibile la diagnosi specifica di infezione in corso e passata. In particolar modo rilevare la sieroconversione di anticorpi IgM che si verifica normalmente pochi giorni dopo l'infezione prima della presenza di IgG. L'utilizzo di questa tecnica o di altre reazioni sierologiche, fornirebbe un altro test altamente complementare al rilevamento dell'RNA virale. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>6</b>) Le modalità di trattamento di COVID-19 e le opzioni di trattamento da rendere disponibili. </div>
<div style="text-align: justify;">
La mortalità estremamente elevata a Wuhan potrebbe essere spiegata dal collasso degli ospedali, dovuto ad un grande numero di pazienti non diagnosticati, alla mancanza di un trattamento non ottimale o da una combinazione di tutti questi fattori. Sono in corso alcune sperimentazioni a carico di alcuni farmaci ma tecnicamente non abbiamo ancora a disposizione farmaci contro il SARS-CoV-2. Non dobbiamo dimenticare che al momento non esiste nessun farmaco che abbia come indicazione terapeutica la capacità di prevenire o trattare il COVID-19.<br />
Tuttavia, in considerazione della situazione di emergenza, i medici possono valutare l’utilizzo di alcuni medicinali utilizzati per il trattamento di altre malattie. Inoltre, al fine di favorire lo sviluppo di nuovi farmaci l’AIFA sta semplificando e accelerando le procedure di sperimentazione clinica, e ad oggi sono stati autorizzati alcuni studi con l’obiettivo di verificare l’efficacia e la sicurezza di diverse molecole. Tra i farmaci in sperimentazione contro il COVID-19 abbiamo il <b>redmesivir</b> per citarne uno. Come analogo nucleotidico, il <b>remdesivir </b>ha dimostrato di essere efficace nel prevenire la replicazione di <b>MERS-CoV</b> nelle scimmie. La gravità della malattia, la replicazione virale e il danno polmonare erano ridotti quando il farmaco veniva somministrato prima o dopo l'infezione con MERS-CoV.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
Altri agenti antivirali degni di ulteriori indagini cliniche includono <b>ribavirina</b>, inibitori della proteasi <b>lopinavir</b> e <b>ritonavir</b>, <b>interferone α2b, interferone β, clorochina fosfato</b> e <b>Arbidol</b>. Tuttavia, dovremmo anche tenere presente gli effetti collaterali di questi agenti antivirali e solo gli studi, i test, potranno dirci la verità sulla loro efficacia nei confronti della nuova patologia. </div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b>7)</b> Ancora è se riusciremo ad ottenere entro un breve lasso di tempo vaccini adeguati a contrastare la patologia. I vaccini inattivati sono un'opzione praticabile per il SARS-CoV-2. La probabilità che COVID-19 diventi <b>endemica</b> in alcune aree deve essere presa fortemente in considerazione, tra l'altro una pandemia mondiale può durare molto a lungo, la possibilità di avere uno o più vaccini efficaci sarà di fondamentale importanza per potersi liberare del patogeno. Come abbiamo potuto osservare la possibilità di scatenare una pandemia è diventata sempre più reale proprio a causa della sua elevata trasmissibilità, della diffusione del virus da parte degli asintomatici, dei presintomatici, dall'elevato numero di pazienti presentanti sintomi lievi.<br />
Pertanto, lo sviluppo del vaccino diventa necessario per la prevenzione e l'eradicazione definitiva del SARS-CoV-2. I <b>vaccini inattivati </b> potrebbero essere facilmente prodotti e sviluppati rapidamente se si individuano gli antigeni fondamentali. In questo approccio, i virioni del SARS-CoV-2 possono essere inattivati chimicamente e / o fisicamente per provocare l'organismo a produrre quel parco di anticorpi neutralizzanti il patogeno. Ma anche in questo caso, come per i farmaci ci vorrà il tempo giusto per effettuare i test. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>8)</b> Le origini di SARS-CoV-2 e la relativa malattia COVID-19. Per farla breve, sono stati identificati due virus parentali di SARS-CoV-2. Un virus è un coronavirus dei pipistrelli <b>RaTG13</b> trovato nella specie <b style="font-style: italic; text-decoration-line: underline;">Rhinolophus affinis, </b>presente nella provincia di Yunnan e sembra mostrare a livello di sequenza genomica complessiva un 96,2% di identità con il SARS-CoV-2.<br />
Tuttavia, dobbiamo considerare che l'RaTG13 potrebbe non essere l'immediato antenato del <b>SARS-CoV-2</b> perché non si prevede che utilizzi lo stesso <b>recettore ACE-2 </b>utilizzato dal SARS-CoV-2,<b> </b>infatti è stata osservata una divergenza nella sequenza amminoacidica e quindi di struttura e funzionalità nel dominio proteico di legame con il recettore, condivide un'identità dell'89% nella sequenza amminoacidica con quella del SARS-CoV-2. Il secondo è un gruppo di <b>betacoronavirus </b>trovati nei pangolini, piccoli mammiferi in via dì estinzione<b>,</b> le loro carni sono spesso consumate in alcune regioni del sud della Cina. Questi virus mostrano un'identità con il genoma del SARS-CoV-2 del 90% circa nella sequenza nucleotidica complessiva. Nonostante nei domini proteici coinvolti nel legame con il recettore ACE-2, sembrano mostrare un'identità del 97,4% nella sequenza aminoacidica con quella di SARS-CoV-2.<br />
Nonostante quindi siano strettamente correlati sia al SARS-CoV-2 che al RaTG13, non sembra scontato il fatto che siano "immediati antenati" del SARS-CoV-2<b>.</b> Bisognerà chiarire con certezza anche qual è il ruolo di alcune specie animali nell'essere serbatoio ambientale del patogeno e quali siano stati ospiti intermedi del patogeno.<br />
<br />
<b>9)</b> I tamponi, bisogna campionare adeguatamente la popolazione, se non si riesce a comprendere in che modo il patogeno sia penetrato adeguatamente nella popolazione, non si riuscirà mai ad imbastire un adeguato piano di prevenzione da mettere in atto per permettere alle persone di tornare ad una parvenza di vita normale in attesa di un vaccino.<br />
<br />
Fonti:<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<!--[if gte mso 9]><xml>
<o:OfficeDocumentSettings>
<o:AllowPNG/>
</o:OfficeDocumentSettings>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<w:WordDocument>
<w:View>Normal</w:View>
<w:Zoom>0</w:Zoom>
<w:TrackMoves/>
<w:TrackFormatting/>
<w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone>
<w:PunctuationKerning/>
<w:ValidateAgainstSchemas/>
<w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid>
<w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent>
<w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText>
<w:DoNotPromoteQF/>
<w:LidThemeOther>IT</w:LidThemeOther>
<w:LidThemeAsian>X-NONE</w:LidThemeAsian>
<w:LidThemeComplexScript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript>
<w:Compatibility>
<w:BreakWrappedTables/>
<w:SnapToGridInCell/>
<w:WrapTextWithPunct/>
<w:UseAsianBreakRules/>
<w:DontGrowAutofit/>
<w:SplitPgBreakAndParaMark/>
<w:EnableOpenTypeKerning/>
<w:DontFlipMirrorIndents/>
<w:OverrideTableStyleHps/>
</w:Compatibility>
<m:mathPr>
<m:mathFont m:val="Cambria Math"/>
<m:brkBin m:val="before"/>
<m:brkBinSub m:val="--"/>
<m:smallFrac m:val="off"/>
<m:dispDef/>
<m:lMargin m:val="0"/>
<m:rMargin m:val="0"/>
<m:defJc m:val="centerGroup"/>
<m:wrapIndent m:val="1440"/>
<m:intLim m:val="subSup"/>
<m:naryLim m:val="undOvr"/>
</m:mathPr></w:WordDocument>
</xml><![endif]--><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-family: "bookman old style" , "serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 107%;"> </span></u></b></div>
<span class="element-citation"><b>1)</b> <i>Wu JT, Leung K, Leung GM. Nowcasting and forecasting the potential domestic and international spread of the 2019-nCoV outbreak originating in Wuhan, China: a modelling study. Lancet. 2020;395(10225):689–697. doi: 10.1016/S0140-6736(20)30260-9</i></span><br />
<span class="element-citation"><i><br /></i></span><span class="element-citation"><i><b>2)</b> Chan JFW, Yuan S, Kok KH, To KKW, Chu H,
Yang J, Xing F, Liu J, Yip CCY, Poon RWS, Tsoi HW, Lo SKF, Chan KH, Poon
VKM, Chan WM, Ip JD, Cai JP, Cheng VCC, Chen H, Hui CKM, Yuen KY. A
familial cluster of pneumonia associated with the 2019 novel coronavirus
indicating person-to-person transmission: a study of a family cluster. <span class="ref-journal">Lancet. </span>2020;<span class="ref-vol">395</span>(10223):514–523. doi: 10.1016/S0140-6736(20)30154-9.</i></span>
<br />
<br />
<b>3)</b> <i> <span class="element-citation">Bai Y, Yao L, Wei T, Tian F, Jin DY, Chen L, Wang M. Presumed asymptomatic carrier transmission of COVID-19. <span class="ref-journal">JAMA. </span>2020 doi: 10.1001/jama.2020.1585</span></i><br />
<b><br /></b>
<b>4)</b> <span style="background-color: white; font-family: "times new roman" , "stixgeneral" , serif; font-size: 15.9991px;"> </span><span class="element-citation" style="background-color: white; font-family: "times new roman" , "stixgeneral" , serif; font-size: 15.9991px;"><i>The Novel Coronavirus Pneumonia Emergency Response Epidemiology Team Vital surveillances: the epidemiological characteristics of an outbreak of 2019 novel coronavirus diseases (COVID-19)—China. <span class="ref-journal">China CDC Weekly. </span>2020;<span class="ref-vol">2</span>(8):113–122</i></span><br />
<br />
<span style="font-family: "times new roman" , "stixgeneral" , serif;"><span style="font-size: 15.9991px;"><i><b>4)</b>Human Coronavirus in Hospitalized Children With Respiratory Tract Infections: A 9-Year Population-Based Study From Norway.</i></span></span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "stixgeneral" , serif;"><span style="font-size: 15.9991px;"><i>Heimdal I, Moe N, Krokstad S, Christensen A, Skanke LH, Nordbø SA, Døllner H</i></span></span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "stixgeneral" , serif;"><span style="font-size: 15.9991px;"><i>J Infect Dis. 2019 Apr 8; 219(8):1198-1206</i></span></span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "stixgeneral" , serif;"><span style="font-size: 15.9991px;"><i><br /></i></span></span>
<span style="font-family: "times new roman" , "stixgeneral" , serif;"><span style="font-size: 15.9991px;"><i><b>5)</b> Clinical Characteristics of 138 Hospitalized Patients With 2019 Novel Coronavirus-Infected Pneumonia in Wuhan, China.</i></span></span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "stixgeneral" , serif;"><span style="font-size: 15.9991px;"><i>Wang D, Hu B, Hu C, Zhu F, Liu X, Zhang J, Wang B, Xiang H, Cheng Z, Xiong Y, Zhao Y, Li Y, Wang X, Peng Z</i></span></span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "stixgeneral" , serif;"><span style="font-size: 15.9991px;"><i>JAMA. 2020 Feb 7; ():..</i></span></span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "stixgeneral" , serif;"><span style="font-size: 15.9991px;"><i><br /></i></span></span>
<span style="font-family: "times new roman" , "stixgeneral" , serif;"><i><span style="font-size: 15.9991px;">6) 10. de Wit E, Feldmann F, Cronin J, Jordan R, Okumura A, Thomas T, Scott D, Cihlar T, Feldmann H. Prophylactic and therapeutic remdesivir (GS-5734) treatment in the rhesus macaque model of MERS-CoV infection. PNAS. 2020 doi: 10.1073/pnas.1922083117. </span></i></span>
<span style="font-family: "times new roman" , "stixgeneral" , serif;"><span style="font-size: 15.9991px;"><i><br /></i></span></span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "stixgeneral" , serif;"><span style="font-size: 15.9991px;"><i>7) </i></span></span><span style="text-align: justify;"><i>A pneumonia outbreak associated with a new coronavirus of probable bat origin.</i></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<i>Zhou P, Yang XL, Wang XG, Hu B, Zhang L, Zhang W, Si HR, Zhu Y, Li B, Huang CL, Chen HD, Chen J, Luo Y, Guo H, Jiang RD, Liu MQ, Chen Y, Shen XR, Wang X, Zheng XS, Zhao K, Chen QJ, Deng F, Liu LL, Yan B, Zhan FX, Wang YY, Xiao GF, Shi ZL</i><br />
<i>Nature. 2020 Mar; 579(7798):270-273.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
8) <i>Lam TTY, Shum MHH, Zhu HC, Tong YG, Ni XB, Liao YS, Wei W, Cheung WYM, Li WJ, Li LF, Leung GM, Holmes EC, Hu YL, Guan Y. Identification of 2019-nCoV related coronaviruses in Malayan pangolins in southern China. BioRxiv. 2020 doi: 10.1101/2020.02.13.945485</i></div>
<span style="font-family: "times new roman" , "stixgeneral" , serif;"><span style="font-size: 15.9991px;"><i><br /></i></span></span>
Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-36122951836892870562020-04-16T21:24:00.001+02:002020-04-18T11:18:35.319+02:00LE REAZIONI SIEROLOGICHE: la reazione di fissazione del complemento<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
<script async="" src="https://www.googletagmanager.com/gtag/js?id=UA-8138159-2"></script>
<script>
window.dataLayer = window.dataLayer || [];
function gtag(){dataLayer.push(arguments);}
gtag('js', new Date());
gtag('config', 'UA-8138159-2');
</script>
<br />
<div style="text-align: justify;">
L'insieme degli anticorpi che noi ritroviamo nel siero, nelle secrezioni dell'organismo, rappresentano il prodotto di specifiche reazioni immunitarie. Quando un qualcosa di estraneo al nostro organismo, ad esempio un agente eziologico riesce ad oltrepassare le difese innate, l'organismo risponde, producendo gli anticorpi che hanno lo scopo di reagire in maniera specifica, altamente specifica, con alcune componenti strutturali appartenenti al microrganismo e che ne hanno innescato la produzione. Ciò a sua volta indurrà determinate azioni, che permetteranno all'organismo di eliminarlo, sempre se tutto va per il verso giusto si intende. <br />
<br />
Se cimentiamo il siero di un animale (vertebrato) immune nei confronti di un determinato antigene, la reazione specifica tra l’anticorpo diretto nei confronti dell’antigene che ne ha evocato la formazione porterà ad un prodotto, costituito dall'interazione specifica tra l'anticorpo e l'antigene verso il quale è diretto; prodotto macromolecolare che in gergo immunobiologico viene definito <i><u><b>immunocomplesso (antigene-anticorpo).</b></u></i></div>
<div style="text-align: justify;">
Noi possiamo sfruttare, nella pratica di laboratorio, questa caratteristica peculiare del sistema immunitario, possiamo sfruttare la sua specificità d’azione. La formazione di un immunocomplesso in vitro può essere accompagnata da fenomeni direttamente apprezzabili ad occhio nudo o può, a seconda dei casi, essere rilevato in maniera indiretta, mediante specifici artifici di laboratorio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nell’uno o nell’altro caso la formazione di un immunocomplesso può essere sfruttato a scopi diagnostici mediante specifiche <b>reazioni sierologiche</b>.<br />
<u><i>“Una reazione sierologica quindi è una reazione in cui un siero immune, o presunto tale, viene cimentato con un antigene e nella quale la formazione dell’immunocomplesso può essere individuata direttamente o indirettamente.”</i></u><br />
I reagenti fondamentali quindi, se non lo si fosse capito, sono due, il <b>siero immune</b> (<i>contenente anticorpi specifici</i>) e l’<b>antigene</b> (<i>verso il quale l’anticorpo è diretto in maniera specifica</i>).<br />
Nelle reazioni sierologiche uno dei due reagenti deve essere sempre noto. Ciò teoricamente, determina che le reazioni sierologiche siano tutte ambivalenti e cioè:<br />
<ul>
<li>Disponendo di un siero immune noi possiamo dimostrare la presenza di uno specifico antigene in un determinato materiale di nostro interesse. </li>
<li>Disponendo di uno specifico antigene, possiamo dimostrare in un siero di nostro interesse la presenza dell’anticorpo diretto nei suoi confronti. </li>
</ul>
Quando si eseguono reazioni sierologiche come vedremo, si è soliti usare delle <i>tecniche semiquantitative</i>. Il loro scopo è quello di permetterci di titolare una quantità relativa di anticorpi presenti in un siero o di antigene presente in un determinato materiale. Per farlo è buona norma cimentare delle diluizioni progressivamente crescenti del reagente in esame con quantità fisse, costanti, del reagente noto.
Un esempio è il <b>titolo anticorpale</b>. Preleviamo il siero del paziente, lo trattiamo adeguatamente a seconda della metodica che andremo ad eseguire, allestiamo varie diluizioni di tale siero (1:100-1:200-1:400 ecc..) e poi andremo a verificare a quale diluizione osserviamo ancora la risposta immunitaria.</div>
<div style="text-align: justify;">
<u><i>Il titolo anticorpale quindi lo definiremo come l'inverso della più bassa concentrazione (o della più alta diluizione) del siero del paziente che mantiene ancora attività rilevabile nei confronti di un antigene noto. </i></u></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Di reazioni sierologiche ne abbiamo di vari tipi, in questo e in altri post vedremo alcune delle più comuni e famose: </div>
<div style="text-align: justify;">
<b><u><br /></u></b>
<b><u>Reazione di fissazione del complemento.</u> </b><br />
Ricordiamoci sempre che le <b>reazioni sierologiche </b>sfruttano la specificità d'interazione tra un <b>anticorpo</b> e l'<b>antigene </b>verso
il quale tale anticorpo è diretto in maniera altamente specifica; poco prima abbiamo detto che la
formazione dell'<b>immunocomplesso</b> (anticorpo+ antigene) può essere
evidenziabile direttamente attraverso reazioni o fenomeni visibili ad
occhio nudo o essere individuata e quindi dimostrata indirettamente,
attraverso alcuni artifici di laboratorio.<br />
Infatti in alcuni
contesti non è possibile evidenziare direttamente l’avvenuta formazione
dell’immunocomplesso, quindi si deve ricorrere ad altri stratagemmi, uno
di questi è la reazione di fissazione del complemento, grazie alla
quale si può dimostrare indirettamente l’avvenuta formazione
dell’immunocomplesso.<br />
<b>Il complemento</b>, molto brevemente, è un complesso sistema
di molecole, fattori e componenti proteiche presenti nel siero dei
vertebrati, che viene attivato letteralmente a cascata quando gli
anticorpi si legano ad un antigene. Qualora tale antigene, sia
rappresentato da un elemento cellulare, le componenti del complemento
sono in grado di indurre sulla superficie della cellula estranea,
qualora l'antigene sia costituito da un elemento corpuscolato, quindi una cellula, legata
dall’anticorpo, la formazione di veri e propri pori che determineranno
la morte della cellula estranea per lisi cellulare. Sia chiaro, il
complemento non si attiva solo ed esclusivamente in presenza di
anticorpi ma è un qualcosa che vedremo nei prossimi post. Ritornando al nostro discorso, noi possiamo in laboratorio sfruttare la capacità del
complemento di fissarsi e quindi di consumarsi attraverso il legame ad
un immunocomplesso.<br />
Questa reazione sierologica ci permetterà di andare alla ricerca di <b>immunocomplessi</b>,
anticorpi diretti contro specifici antigeni macromolecolari solubili,
che per vari motivi non è possibile evidenziare in altri tipi di
reazioni sierologiche, come le reazioni di agglutinazione,
emoagglutinazione passiva ecc…e in cui l’avvenuta formazione
dell’immunocomplesso non può essere rilevata direttamente.<br />
Reagenti fondamentali in una
reazione di fissazione del complemento sono quindi:<br />
<ul>
<li>L'antigene.</li>
<li>L’anticorpo
diretto in maniera specifica nei suoi confronti.</li>
<li>Il complemento che dovrà
legarsi all’immunocomplesso (antigene-anticorpo) di nostro interesse.</li>
<li>Il <b>sistema rivelatore</b>, costituito da cellule di cui sia facile apprezzare la lisi
cellulare (es.globuli rossi) e anticorpi diretti in maniera specifica contro di
essi. </li>
</ul>
La presenza del sistema rivelatore è fondamentale, ci aiuta a capire se
l’immunocomplesso si è formato e se quindi nel siero in
esame erano presenti oppure no l’anticorpo o l’antigene di nostro interesse.
Infatti se tale immunocomplesso si sarà formato, il complemento aggiunto a tale
siero si fisserà completamente ad esso e non sarà disponibile a legarsi con il
secondo immunocomplesso (rivelatore). La mancata lisi del sistema rivelatore
darà esito positivo, se osserveremo la lisi del sistema rivelatore l’esito sarà
negativo. Significa che nel siero non vi erano presenti anticorpi diretti
contro l’antigene e il complemento non si era fissato ad alcun immunocomplesso.<br />
<div class="MsoNormal">
Una reazione di fissazione del
complemento è quindi una reazione sierologica in cui: <u>“<i>un siero immune o presunto tale, viene cimentato con un antigene in
presenza di concentrazioni note e piccole di complemento e in cui la formazione
dell’immunocomplesso può essere evidenziata dimostrando l’avvenuta fissazione
del complemento all’immunocomplesso.”</i></u></div>
<div class="MsoNormal">
<br />
La reazione è più facile da
eseguire che da spiegare. Possiamo suddividerla in vari stadi.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<span style="text-indent: -18pt;">Come primo passo bisogna eliminare il
complemento dal siero di nostro interesse, è presente in quantità a noi ignota,
potrebbe reagire non solo con l’immunocomplesso che a noi interessa rilevare ma
anche con l’immunocomplesso rivelatore lisandolo, ciò non potrebbe che
inficiare il responso dell’indagine. Per eliminare il complemento bisogna
denaturare le sue componenti proteiche, il trattamento termico del siero in
esame rappresenta il trattamento elitario da questo punto di vista. In genere
il siero viene sottoposto a temperature di circa 56°C per 30 minuti. Gli
anticorpi a questa temperatura non vengono denaturati e la loro struttura e di
conseguenza la loro funzionalità non viene compromessa.</span><br />
<span style="text-indent: -18pt;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjENsbDabqmHIsgqH6XPB5plFnSfvky87bJkHte1A1uk_zCPXw8v26kqd99TU0YMgH5KumYsIPgYhcIhwC4HlBxGe6LuCeploeYSqeuwgdNXDA8u8LdEjszGc187Aa0WTAs59jhO72-SNA/s1600/Nuova+immagine+bitmap.bmp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="423" data-original-width="499" height="271" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjENsbDabqmHIsgqH6XPB5plFnSfvky87bJkHte1A1uk_zCPXw8v26kqd99TU0YMgH5KumYsIPgYhcIhwC4HlBxGe6LuCeploeYSqeuwgdNXDA8u8LdEjszGc187Aa0WTAs59jhO72-SNA/s320/Nuova+immagine+bitmap.bmp" width="320" /></a></div>
<span style="text-indent: -18pt;">Si eseguono delle diluizioni scalari del siero a
cui viene aggiunta una quantità fissa di antigene e a ciascuna miscela viene
aggiunta una quantità di siero fresco di cavia di cui si era titolata l’attività
complementare. </span><br />
<span style="text-indent: -18pt;">Il complemento aggiunto sarà presente in un quantitativo limitato.
Le miscele vengono incubate per un tempo sufficiente a permettere che le
componenti presenti reagiscano adeguatamente, portando alla formazione
dell’immunocomplesso di nostro interesse e di conseguenza, se questo si è
formato, alla fissazione del complemento.</span><br />
<span style="text-indent: -18pt;">Trascorso questo periodo di tempo dobbiamo
accertarci che si sia formato l’immunocomplesso e la fissazione del
complemento; per farlo utilizziamo il sistema rivelatore costituito da emazie
(di cui è facile apprezzare la lisi) e gli anticorpi diretti contro tali
emazie. Si aggiunge ad ogni miscela una quantità standard di emazie di pecora
trattate con il rispettivo antisiero (la cosiddetta miscela emolitica) si
incuba a temperatura e tempo adeguate (37°C per 20-30 minuti).</span><br />
<span style="text-indent: -18pt;"> Se il primo
immunocomplesso si è formato il complemento avrà reagito tutto legandosi ad
esso e non sarà disponibile a reagire con il sistema rivelatore, altrimenti in
caso contrario sarà ancora libero e liserà le emazie dando esito negativo.</span><br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9z3KOm0El3En2_SX5LtRAFmqRu2F99HZGkOee7GUhGesVk0y-RUZdtl3mUNXNoWNhOYFBbPtFEczZmOtJVkN6TmwtJ7-TcbsTO_zqjY_nXZIYdzFFI157XXWY0XnamfVBl78MG7ICVqc/s1600/Nuova+immagine+bitmap.bmp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="423" data-original-width="535" height="253" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg9z3KOm0El3En2_SX5LtRAFmqRu2F99HZGkOee7GUhGesVk0y-RUZdtl3mUNXNoWNhOYFBbPtFEczZmOtJVkN6TmwtJ7-TcbsTO_zqjY_nXZIYdzFFI157XXWY0XnamfVBl78MG7ICVqc/s320/Nuova+immagine+bitmap.bmp" width="320" /></a><span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span><span style="text-indent: -18pt;">La reazione di fissazione del complemento può mostrare
una minore sensibilità rispetto ad altre reazioni di tipo sierologico, come ad
esempio le <b>reazioni di emoagglutinazione passiva.</b> Non dimentichiamoci inoltre che gli
anticorpi, in particolar modo anche gli anticorpi di classe <b>IgM</b> sono
particolarmente efficaci nello stimolare l’attivazione del complemento. Dal momento
che tali classi anticorpali sono prodotte proprio nelle prime fasi di un’infezione,
spesso i titoli anticorpali più elevati, dimostrabili con la fissazione del
complemento, sono quelli che si osservano nei campioni di siero prelevati
durante le prime fasi di un’infezione dove le IgM sono presenti in concentrazioni maggiori.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-85424994764202386222020-04-09T12:11:00.001+02:002020-04-09T12:20:28.104+02:00COVID-19: trasmesso attraverso l'aria? Facciamo chiarezza su questo punto.<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
<script async="" src="https://www.googletagmanager.com/gtag/js?id=UA-8138159-2"></script>
<script>
window.dataLayer = window.dataLayer || [];
function gtag(){dataLayer.push(arguments);}
gtag('js', new Date());
gtag('config', 'UA-8138159-2');
</script>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Molte infezioni respiratorie possono essere trasmesse attraverso goccioline di saliva di dimensioni diverse: quando queste gioccioline hanno un diametro maggiore di 5-10 μm, vengono chiamate goccioline respiratorie o di Pflugge, mentre quando hanno un diametro inferiore a 5μm, vengono chiamate droplet nuclei. [1] </div>
<div style="text-align: justify;">
Secondo quanto sappiamo il virus che casua il <b>COVID-19</b> viene trasmesso principalmente tra le persone attraverso le goccioline respiratorie e contaminazione tramite <b>fomiti</b>. <b>[2-7]</b> In un'analisi di 75.465 casi di COVID-19 in Cina, la trasmissione aerea non è stata segnalata.<b>[8]</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Le goccioline del Pflugge</b> vengono trasmesse in modo efficace tra persone a distanza ravvicinata (entro 1 m) attraverso colpi di tosse e starnuti, ciò fa si che gli individui suscettibili ad essere contagiati, perchè non immuni, abbiano buone probabilità che le loro mucose (bocca e naso) o congiuntiva (occhi) esposte, possano essere potenzialmente contaminate, contagiando l'individuo.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTiii7rzKGmzDb9FaK5SsZ2aNV7qfJp5d33zSwmkPpClVlvUWd6KZC9kOmGTdcAiidhCIKLJAGeeYEpzbidNrq250PefyCyv_ZbgraNL5cvmOqgQbXlaMK0lDgKlpl_0qSFyDIpHvkwFU/s1600/starnuto-1280x720-1.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTiii7rzKGmzDb9FaK5SsZ2aNV7qfJp5d33zSwmkPpClVlvUWd6KZC9kOmGTdcAiidhCIKLJAGeeYEpzbidNrq250PefyCyv_ZbgraNL5cvmOqgQbXlaMK0lDgKlpl_0qSFyDIpHvkwFU/s400/starnuto-1280x720-1.png" width="400" /></a>Come accennato qualche rigo sopra la trasmissione può anche avvenire attraverso fomiti nell'ambiente circostante intorno alla persona infetta quindi contaminazione di superfici. Una caratteristica tipica di vari virus con questo tipo di trasmissione <b>[8]. </b>Pertanto, la trasmissione del COVID-19 può avvenire per contatto diretto con persone infette e contatto indiretto con superfici o con oggetti usati sulla persona infetta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La <b>trasmissione aerea</b>, tramite goccioline di diametro inferiore ai 5 micrometri è diversa dalla trasmissione delle goccioline di Pflugge, poiché si riferisce alla presenza di microbi all'interno di tali goccioline, che possono rimanere nell'aria per lunghi periodi di tempo ed essere trasmessi ad altre persone attraverso distanze maggiori di 1m.<br />
<b><br /></b>
<b>Perchè potrebbe preoccupare questo tipo di trasmissione?</b><br />
Gli aerosol possono essere prodotti anche parlando e respirando, il che potrebbe persino costituire un rischio maggiore nella trasmissione della patologia rispetto allo starnuto e alla tosse. E' più facile stare alla larga da chi tossisce, lo sentiamo e vediamo, ma se la trasmissione avenisse anche attraverso gli aerosoli le cose si complicherebbero notevolmente perchè non basterebbe mantenere la distanza di sicurezza indicata per minimizzare il rischio di contagio.<br />
Ci sono studi che hanno verificato che persone ammalate di influenza (un buon 39% come rivelato dallo studio) espiravano aerosoli veicolanti il patogeno <b>[22]</b>. Finché condividiamo uno spazio aereo con qualcun altro, abbiamo stretti contatti, respirando l'aria che essi espirano, è possibile la trasmissione del patogeno nel caso dell'influenza<b>, </b>proprio tali aereosoli tendono a diffondersi a distanze più considerevoli e a penetrare con molta più facilità in profondità nelle nostre vie aeree.<br />
<b><br /></b>
<b></b>
<b>Cosa sappiamo a riguardo della trasmissione aerea del COVID-19?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Il patogeno come accennato prima lo conosciamo da pochi mesi, qualche studio sembra sottolineare questa eventualità della trasmissione aerea o comunque sottolineare la necessità di effettuare ulteriori studi a riguardo, altri ancora sembrano escluderla. </div>
<div style="text-align: justify;">
Gli studi sono ancora pochi per poter determinare se un tale tipo di trasmissione possa in effetti giocare un ruolo ulteriore nella propagazione del patogeno oltre all'appurata trasmissione attraverso le goccioline di saliva.</div>
<div style="text-align: justify;">
Al culmine dell'epidemia di coronavirus a Wuhan, in Cina, il virologo Ke Lan dell'Università di Wuhan ha raccolto campioni di aerosol negli ospedali e negli ambienti ad essi confinanti dove venivano curate persone affette COVID-19, così come negli affollati ingressi di due grandi magazzini.<b>[20]</b>, Lan e collaboratori riferiscono di aver trovato <b>RNA virale </b>da <b>SARS-CoV-2</b> in tali ambienti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="text-decoration-line: underline;"><u>Attenzione però, lo studio non verifica se gli aerosol raccolti fossero in grado di infettare le cellule.</u> </i></div>
<div style="text-align: justify;">
L'autore con lo studio ha comunque verificato che durante la respirazione o il parlare, la trasmissione di aerosol contenenti il virus SARS-CoV-2 può verificarsi<i> </i>e quindi potrebbe avere un impatto sulle persone vicine e lontane dalla sorgente di infezione. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Uno studio simile condotto da ricercatori ha rilevato presenza di RNA virale in quasi due terzi dei campioni di aria raccolti in stanze di isolamento provenienti da un'ospedale per il trattamento di persone affette da sintomatologie gravi da COVID-19 e in una struttura di quarantena che ospita individui con infezioni lievi<b> [21]</b>. Anche in questo contesto le superfici nelle griglie di ventilazione sono risultate positive ma nessuno dei campioni di aria raccolti però è risultato contagioso nelle colture cellulari, inoltre i dati dello studio suggeriscono che le particelle di aerosol contenenti il virus sono prodotte da individui che hanno la malattia COVID-19, anche in assenza di tosse.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel contesto del COVID-19, la trasmissione aerea potrebbe essere possibile in circostanze e contesti specifici quindi, in cui vengono eseguite procedure o trattamenti di supporto che generano aerosoli di tali dimensoni; ovvero <i><u>i</u>ntubazione endotracheale, broncoscopia, aspirazione aperta, ventilazione manuale prima dell'intubazione, rotazione del paziente in posizione prona, disconnessione del paziente dal ventilatore, ventilazione a pressione positiva non invasiva, tracheostomia e rianimazione cardiopolmonare ecc..</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre vi sono prove che l'infezione da COVID-19 può portare a infezione intestinale e di conseguenza il patogeno può essere rilevato anche nelle feci. Ma ad oggi non ci sono dati che possano far pensare anche ad una trasmissione del patogeno per circuitazione oro-fecale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Quindi ad oggi, alcune pubblicazioni scientifiche forniscono delle prove che il virus Sars-CoV-2 possa essere rilevato nell'aria, ovviamente molte testate giornalistiche subito hanno lasciato intendere che la trasmissione possa avvenire probabilmente per via aerea.<br />
<i><u><br /></u></i>
<i><u>Ma attenzione! Questi risultati iniziali devono essere interpretati attentamente.</u></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Tra gli studi più famosi citati a riguardo abbiamo una recente pubblicazione sul <i style="font-weight: bold; text-decoration-line: underline;">New England Journal of Medicine </i> che ha valutato la persistenza del virus del virus negli aereosoli.[10]</div>
<div style="text-align: justify;">
In questo studio sperimentale, gli aerosol sono stati generati utilizzando un nebulizzatore Collison a tre getti e immessi in un tamburo Goldberg in condizioni di laboratorio controllate. Descrizioni tecniche a parte, in soldoni si tratta di macchinari ad alta potenza che non riflettono le normali condizioni di tosse umana. Inoltre, la scoperta del virus in particelle di aerosol fino a 3 ore non riflette un'impostazione clinica in cui vengono eseguite le procedure di generazione di aerosol, ovvero questa era una procedura di generazione di aerosol indotta sperimentalmente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ci sono anche studi in cui si è osservato che in campioni d'aria prelevati da aree dove erano presenti pazienti sintomatici da COVID-19 non mostravano rilevante presenza di RNA virale da Sars-CoV-2. [11-12]</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Insomma, sia chiaro, nessuno esclude, ma per ora prove notevoli a riguardo ancora non ci sono, stiamo pur sempre parlando di un patogeno che conosciamo si e no da quattro mesi, ci sarà ancora molto da studiare a riguardo e quindi non bisogna arrivare a conclusioni affrettate, ne tantomento sminuire. Man mano che emergeranno nuove prove, sarà importante sapere se viene trovato il virus vitale negli areosoli, in quali condizioni e concentrazioni; comprendere se il ruolo che la carica virale presente avrà nella trasmissione della patologia. Se sarà rilevante o meno. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sulla base delle prove disponibili, comprese le più recenti pubblicazioni, l'OMS continua a raccomandare quindi il distanziamento sociale e le protezioni individuali per prevenire sicuramente l'entrata in contatto con le goccioline di Pflugge che veicolano il patogeno. In quanto è assolutamente certo che attraverso questa modalità il virus si trasmetta e laddove possibile applicare a prescindere procedure volte a minimizzare la generazione di aerosol nei trattamenti di supporto in coerenza con quanto stabilito dalle linee guida nazionali e internazionali, comprese quelle sviluppate dalla <i>Società Europea di Medicina Intensiva Society of Critical Care Medicine</i> [<b>13-14]</b> e quelli attualmente utilizzati in Australia, Canada e Regno Unito.<b>[15-1]</b><br />
<br />
Anche se dobbiamo sottolineare come la distinzione tra goccioline e aerosol è un po'inutile perché le particelle che escono con il virus possono avere una vasta gamma di dimensioni. Da molto grandi fino agli aerosol, quindi non abbiamo una distinzione nettissima o un momento particolare in cui vengono prodotte particelle di dimensioni nettamente diverse. Per ora fatto sta che gli studi e le conclusioni a riguardo sono ancora deboli.<br />
Quindi sarà da valutare se il SARS-CoV-2 si stia trasmettendo con gli aerosol, o se sia possibile che le particelle di virus possano accumularsi nel tempo in spazi chiusi e essere trasmesse su distanze maggiori.<br />
L'Organizzazione mondiale della sanità ha quindi dichiarato che per il momento non ci sono prove sufficienti per suggerire che il virus SARS-CoV-2 sia sospeso nell'aria.<br />
<br />
<b>In conclusione:</b> <i><u>Quando si afferma che non ci sono prove sufficienti per affermare che il Sars-CoV-2 sia disperso nell'aria, significa in modo specifico che per ora non ci sono prove sufficienti a dire che il virus sia trasportato efficacemente dagli areosoli con diametro inferiore ai 5 micrometri i quali possono permanere nell'aria più tempo e viaggiare più a lungo rispetto alle goccioline di saliva, che sono più pesanti e che al massimo possono percorrere brevissime distanze per poi cadere e adagiarsi sulle superfici.</u></i></div>
<br />
<br />
<b><i><u>Fonti: </u></i></b><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i>1)World Health Organization. Infection prevention and control of epidemic- and pandemic-prone acute respiratory infections in health care. Geneva: World Health Organization; 2014 Available from: https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/112656/9789241507134_eng.pdf?sequence=1</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>2)Liu J, Liao X, Qian S et al. Community transmission of severe acute respiratory syndrome coronavirus 2, Shenzhen, China, 2020. Emerg Infect Dis 2020 doi.org/10.3201/eid2606.200239</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>3)Chan J, Yuan S, Kok K et al. A familial cluster of pneumonia associated with the 2019 novel coronavirus indicating person-to-person transmission: a study of a family cluster. Lancet 2020 doi: 10.1016/S0140-6736(20)30154-9</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>4)Li Q, Guan X, Wu P, et al. Early transmission dynamics in Wuhan, China, of novel coronavirus-infected pneumonia. N Engl J Med 2020; doi:10.1056/NEJMoa2001316.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>5) Huang C, Wang Y, Li X, et al. Clinical features of patients infected with 2019 novel coronavirus in Wuhan, China. Lancet 2020; 395: 497–506. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>6)Burke RM, Midgley CM, Dratch A, Fenstersheib M, Haupt T, Holshue M,et al. Active monitoring of persons exposed to patients with confirmed COVID-19 — United States, January–February 2020. MMWR Morb Mortal Wkly Rep. 2020 doi : 10.15585/mmwr.mm6909e1external icon</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>7)World Health Organization. Report of the WHO-China Joint Mission on Coronavirus Disease 2019 (COVID-19) 16-24 February 2020 [Internet]. Geneva: World Health Organization; 2020 Available from: https://www.who.int/docs/default- source/coronaviruse/who-china-joint-mission-on-covid-19-final-report.pdf</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>8)Ong SW, Tan YK, Chia PY, Lee TH, Ng OT, Wong MS, et al. Air, surface environmental, and personal protective equipment contamination by severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 (SARS-CoV-2) from a symptomatic patient. JAMA. 2020 Mar 4 [Epub ahead of print].</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>9)Zhang Y, Chen C, Zhu S et al. [Isolation of 2019-nCoV from a stool specimen of a laboratory-confirmed case of the coronavirus disease 2019 (COVID-19)]. China CDC Weekly. 2020;2(8):123–4. (In Chinese)</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>10)van Doremalen N, Morris D, Bushmaker T et al. Aerosol and Surface Stability of SARS-CoV-2 as compared with SARS-CoV-1. New Engl J Med 2020 doi: 10.1056/NEJMc2004973</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>11)Cheng V, Wong S-C, Chen J, Yip C, Chuang V, Tsang O, et al. Escalating infection control response to the rapidly evolving epidemiology of the Coronavirus disease 2019 (COVID-19) due to SARS-CoV-2 in Hong Kong. Infect Control Hosp Epidemiol. 2020 Mar 5 [Epub ahead of print]. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>12)Ong SW, Tan YK, Chia PY, Lee TH, Ng OT, Wong MS, et al. Air, surface environmental, and personal protective equipment contamination by severe acute respiratory syndrome coronavirus 2 (SARS-CoV-2) from a symptomatic patient. JAMA. 2020</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>13)WHO Infection Prevention and Control Guidance for COVID-19 available at https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/technical-guidance/infection-prevention-and-control</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>14)Surviving Sepsis Campaign: Guidelines on the Management of Critically Ill Adults with Coronavirus Disease 2019 (COVID-19). Intensive Care Medicine DOI: 10.1007/s00134-020-06022-5 https://www.sccm.org/SurvivingSepsisCampaign/Guidelines/COVID-19 </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>15)Interim guidelines for the clinical management of COVID-19 in adults Australasian Society for Infectious Diseases Limited (ASID) https://www.asid.net.au/documents/item/1873</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>16)Coronavirus disease (COVID-19): For health professionals. https://www.canada.ca/en/public-health/services/diseases/2019-novel-coronavirus-infection/health-professionals.html</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>17)Guidance on infection prevention and control for COVID-19 https://www.gov.uk/government/publications/wuhan-novel-coronavirus-infection-prevention-and-control</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>18)Interim Infection Prevention and Control Recommendations for Patients with Suspected or Confirmed Coronavirus Disease 2019 (COVID-19) in Healthcare Settings. https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/infection-control/control-recommendations.html </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>19)Infection prevention and control for COVID-19 in healthcare settings https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/infection-prevention-and-control-covid-19-healthcare-settings </i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<i>20) Santarpia, J. L. et al. Preprint at medRxiv http://doi.org/dqtw (2020).</i><br />
<i><br /></i>
<i>21) Liu, Y. et al. Preprint at bioRxiv http://doi.org/dqts (2020).</i><br />
<i><br /></i>
<i>22)Yan, J. et al. Proc. Natl Acad. Sci. USA 115, 1081–1086 (2018).</i></div>
Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-13439067178084022422020-03-24T12:00:00.000+01:002020-03-29T10:28:01.894+02:00CORONAVIRUS COVID-19: un piccolo paragone tra SARS-CoV-2 e l'influenza<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
<script async="" src="https://www.googletagmanager.com/gtag/js?id=UA-8138159-2"></script>
<script>
window.dataLayer = window.dataLayer || [];
function gtag(){dataLayer.push(arguments);}
gtag('js', new Date());
gtag('config', 'UA-8138159-2');
</script>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<!--[if gte mso 9]><xml>
<o:OfficeDocumentSettings>
<o:RelyOnVML/>
<o:AllowPNG/>
</o:OfficeDocumentSettings>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<w:WordDocument>
<w:View>Normal</w:View>
<w:Zoom>0</w:Zoom>
<w:TrackMoves/>
<w:TrackFormatting/>
<w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone>
<w:PunctuationKerning/>
<w:ValidateAgainstSchemas/>
<w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid>
<w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent>
<w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText>
<w:DoNotPromoteQF/>
<w:LidThemeOther>IT</w:LidThemeOther>
<w:LidThemeAsian>X-NONE</w:LidThemeAsian>
<w:LidThemeComplexScript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript>
<w:Compatibility>
<w:BreakWrappedTables/>
<w:SnapToGridInCell/>
<w:WrapTextWithPunct/>
<w:UseAsianBreakRules/>
<w:DontGrowAutofit/>
<w:SplitPgBreakAndParaMark/>
<w:EnableOpenTypeKerning/>
<w:DontFlipMirrorIndents/>
<w:OverrideTableStyleHps/>
</w:Compatibility>
<m:mathPr>
<m:mathFont m:val="Cambria Math"/>
<m:brkBin m:val="before"/>
<m:brkBinSub m:val="--"/>
<m:smallFrac m:val="off"/>
<m:dispDef/>
<m:lMargin m:val="0"/>
<m:rMargin m:val="0"/>
<m:defJc m:val="centerGroup"/>
<m:wrapIndent m:val="1440"/>
<m:intLim m:val="subSup"/>
<m:naryLim m:val="undOvr"/>
</m:mathPr></w:WordDocument>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<w:LatentStyles DefLockedState="false" DefUnhideWhenUsed="false"
DefSemiHidden="false" DefQFormat="false" DefPriority="99"
LatentStyleCount="371">
<w:LsdException Locked="false" Priority="0" QFormat="true" Name="Normal"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 7"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 8"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 9"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 6"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 7"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 8"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 9"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 7"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 8"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 9"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Normal Indent"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="footnote text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="annotation text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="header"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="footer"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index heading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="35" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="caption"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="table of figures"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="envelope address"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="envelope return"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="footnote reference"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="annotation reference"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="line number"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="page number"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="endnote reference"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="endnote text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="table of authorities"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="macro"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="toa heading"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="10" QFormat="true" Name="Title"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Closing"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Signature"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="1" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="Default Paragraph Font"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text Indent"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Message Header"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="11" QFormat="true" Name="Subtitle"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Salutation"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Date"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text First Indent"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text First Indent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Note Heading"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text Indent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text Indent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Block Text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Hyperlink"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="FollowedHyperlink"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="22" QFormat="true" Name="Strong"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="20" QFormat="true" Name="Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Document Map"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Plain Text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="E-mail Signature"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Top of Form"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Bottom of Form"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Normal (Web)"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Acronym"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Address"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Cite"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Code"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Definition"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Keyboard"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Preformatted"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Sample"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Typewriter"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Variable"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Normal Table"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="annotation subject"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="No List"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Outline List 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Outline List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Outline List 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Simple 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Simple 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Simple 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Classic 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Classic 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Classic 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Classic 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Colorful 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Colorful 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Colorful 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 6"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 7"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 8"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 6"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 7"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 8"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table 3D effects 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table 3D effects 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table 3D effects 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Contemporary"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Elegant"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Professional"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Subtle 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Subtle 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Web 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Web 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Web 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Balloon Text"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="Table Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Theme"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" Name="Placeholder Text"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="1" QFormat="true" Name="No Spacing"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" Name="Revision"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="34" QFormat="true"
Name="List Paragraph"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="29" QFormat="true" Name="Quote"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="30" QFormat="true"
Name="Intense Quote"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="19" QFormat="true"
Name="Subtle Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="21" QFormat="true"
Name="Intense Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="31" QFormat="true"
Name="Subtle Reference"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="32" QFormat="true"
Name="Intense Reference"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="33" QFormat="true" Name="Book Title"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="37" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="Bibliography"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="TOC Heading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="41" Name="Plain Table 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="42" Name="Plain Table 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="43" Name="Plain Table 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="44" Name="Plain Table 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="45" Name="Plain Table 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="40" Name="Grid Table Light"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46" Name="Grid Table 1 Light"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51" Name="Grid Table 6 Colorful"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52" Name="Grid Table 7 Colorful"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46" Name="List Table 1 Light"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51" Name="List Table 6 Colorful"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52" Name="List Table 7 Colorful"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 6"/>
</w:LatentStyles>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]>
<style>
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:"Tabella normale";
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-priority:99;
mso-style-parent:"";
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin-top:0cm;
mso-para-margin-right:0cm;
mso-para-margin-bottom:8.0pt;
mso-para-margin-left:0cm;
line-height:107%;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:11.0pt;
font-family:"Calibri",sans-serif;
mso-ascii-font-family:Calibri;
mso-ascii-theme-font:minor-latin;
mso-hansi-font-family:Calibri;
mso-hansi-theme-font:minor-latin;
mso-bidi-font-family:"Times New Roman";
mso-bidi-theme-font:minor-bidi;
mso-fareast-language:EN-US;}
</style>
<![endif]-->
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Come noto ormai a tutti, una nuova epidemia si è fatta largo nel mondo. Il 31 dicembre 2019, la Cina ha
avvisato l'<b>OMS (organizzazione mondiale della sanità)</b> di diversi casi di
polmonite associati a un virus sconosciuto. I casi si sono concentrati inizialmente
nella città di <b>Wuhan </b>(11 milioni di persone circa), nella provincia di <b>Hubei</b>,
nella <b>Cina</b> centrale.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Entro il 7 gennaio 2020, è arrivata la conferma che era
emerso un nuovo tipo di coronavirus, la sindrome determinata dal nuovo virus è stata temporaneamente chiamata <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">2019-nCo</b><b>V</b> e successivamente ribattezzata come <b>COVID-19 </b>(<b>CO= </b>corona<b>, VI= </b>virus<b>, D=</b>disease,<b> 19= </b>anno della scoperta)<b>. </b>Il nome del nuovo coronavirus è stato ufficializzato poi in <b>Sars-CoV-2</b>. Ovviamente non parliamo della stesso virus che causa la SARS, ricordiamo che appartengono alla stessa famiglia, causano patologia respiratoria ma non sono lo stesso virus.<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<!--[if gte mso 9]><xml>
<o:OfficeDocumentSettings>
<o:RelyOnVML/>
<o:AllowPNG/>
</o:OfficeDocumentSettings>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<w:WordDocument>
<w:View>Normal</w:View>
<w:Zoom>0</w:Zoom>
<w:TrackMoves/>
<w:TrackFormatting/>
<w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone>
<w:PunctuationKerning/>
<w:ValidateAgainstSchemas/>
<w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid>
<w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent>
<w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText>
<w:DoNotPromoteQF/>
<w:LidThemeOther>IT</w:LidThemeOther>
<w:LidThemeAsian>X-NONE</w:LidThemeAsian>
<w:LidThemeComplexScript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript>
<w:Compatibility>
<w:BreakWrappedTables/>
<w:SnapToGridInCell/>
<w:WrapTextWithPunct/>
<w:UseAsianBreakRules/>
<w:DontGrowAutofit/>
<w:SplitPgBreakAndParaMark/>
<w:EnableOpenTypeKerning/>
<w:DontFlipMirrorIndents/>
<w:OverrideTableStyleHps/>
</w:Compatibility>
<m:mathPr>
<m:mathFont m:val="Cambria Math"/>
<m:brkBin m:val="before"/>
<m:brkBinSub m:val="--"/>
<m:smallFrac m:val="off"/>
<m:dispDef/>
<m:lMargin m:val="0"/>
<m:rMargin m:val="0"/>
<m:defJc m:val="centerGroup"/>
<m:wrapIndent m:val="1440"/>
<m:intLim m:val="subSup"/>
<m:naryLim m:val="undOvr"/>
</m:mathPr></w:WordDocument>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<w:LatentStyles DefLockedState="false" DefUnhideWhenUsed="false"
DefSemiHidden="false" DefQFormat="false" DefPriority="99"
LatentStyleCount="371">
<w:LsdException Locked="false" Priority="0" QFormat="true" Name="Normal"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 7"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 8"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 9"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 6"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 7"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 8"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 9"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 7"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 8"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 9"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Normal Indent"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="footnote text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="annotation text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="header"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="footer"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index heading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="35" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="caption"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="table of figures"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="envelope address"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="envelope return"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="footnote reference"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="annotation reference"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="line number"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="page number"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="endnote reference"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="endnote text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="table of authorities"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="macro"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="toa heading"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="10" QFormat="true" Name="Title"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Closing"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Signature"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="1" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="Default Paragraph Font"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text Indent"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Message Header"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="11" QFormat="true" Name="Subtitle"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Salutation"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Date"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text First Indent"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text First Indent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Note Heading"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text Indent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text Indent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Block Text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Hyperlink"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="FollowedHyperlink"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="22" QFormat="true" Name="Strong"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="20" QFormat="true" Name="Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Document Map"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Plain Text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="E-mail Signature"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Top of Form"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Bottom of Form"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Normal (Web)"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Acronym"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Address"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Cite"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Code"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Definition"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Keyboard"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Preformatted"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Sample"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Typewriter"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Variable"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Normal Table"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="annotation subject"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="No List"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Outline List 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Outline List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Outline List 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Simple 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Simple 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Simple 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Classic 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Classic 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Classic 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Classic 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Colorful 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Colorful 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Colorful 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 6"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 7"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 8"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 6"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 7"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 8"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table 3D effects 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table 3D effects 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table 3D effects 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Contemporary"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Elegant"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Professional"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Subtle 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Subtle 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Web 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Web 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Web 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Balloon Text"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="Table Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Theme"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" Name="Placeholder Text"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="1" QFormat="true" Name="No Spacing"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" Name="Revision"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="34" QFormat="true"
Name="List Paragraph"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="29" QFormat="true" Name="Quote"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="30" QFormat="true"
Name="Intense Quote"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="19" QFormat="true"
Name="Subtle Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="21" QFormat="true"
Name="Intense Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="31" QFormat="true"
Name="Subtle Reference"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="32" QFormat="true"
Name="Intense Reference"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="33" QFormat="true" Name="Book Title"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="37" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="Bibliography"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="TOC Heading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="41" Name="Plain Table 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="42" Name="Plain Table 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="43" Name="Plain Table 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="44" Name="Plain Table 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="45" Name="Plain Table 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="40" Name="Grid Table Light"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46" Name="Grid Table 1 Light"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51" Name="Grid Table 6 Colorful"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52" Name="Grid Table 7 Colorful"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46" Name="List Table 1 Light"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51" Name="List Table 6 Colorful"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52" Name="List Table 7 Colorful"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 6"/>
</w:LatentStyles>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]>
<style>
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:"Tabella normale";
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-priority:99;
mso-style-parent:"";
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin-top:0cm;
mso-para-margin-right:0cm;
mso-para-margin-bottom:8.0pt;
mso-para-margin-left:0cm;
line-height:107%;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:11.0pt;
font-family:"Calibri",sans-serif;
mso-ascii-font-family:Calibri;
mso-ascii-theme-font:minor-latin;
mso-hansi-font-family:Calibri;
mso-hansi-theme-font:minor-latin;
mso-bidi-font-family:"Times New Roman";
mso-bidi-theme-font:minor-bidi;
mso-fareast-language:EN-US;}
</style>
<![endif]-->Nel nostro paese il contagio è presente molto probabilmente dalla fine Gennaio o poco prima, il primo caso registrato è risalente al 21 Febbraio 2020 e il numero di individui positivi al virus è salito di giorno in giorno.<br />
Il governo Conte ha messo in atto una serie di provvedimenti e di protocolli che hanno lo scopo di contenere quanto più possibile la diffusione del patogeno, senso civico delle persone permettendo aggiungerei ma questo è un'altro paio di maniche.<br />
<i><u>E 'il settimo coronavirus identificato che può causare malattie del tratto respiratorio nell'uomo</u></i>. Il 9 gennaio 2020 c'è stata la prima morte segnalata dal virus, un uomo di 61 anni che aveva visitato l'ormai chiuso mercato all'ingrosso di frutti di mare dell'Huanan, dove si ritiene che sia partita la diffusione del patogeno.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i><u>Come riportato dall'OMS, dai primi studi ed altri ancora in corso, sembra che vi sia una relazione tra il patogeno causante la patologia COVID-19 e altri coronavirus (CoV) simili che circolano nei pipistrelli e più specificamente quelli della sottospecie <b>Rhinolophus</b>. Queste sottospecie sono particolarmente abbondanti e ampiamente presenti nella Cina meridionale e in Asia ma anche Medio-Oriende, Africa ed Europa</u></i>. Studi recenti indicano che sono stati identificati più di 500 diversi Coronavirus nei pipistrelli in Cina. Da notare inoltre che gli studi sierologici condotti nella popolazione rurale che vive vicino agli habitat naturali dei pipistrelli delle caverne hanno rilevato una siero-prevalenza di bat-CoV (coronavirus dei pipistrelli) del 2,9%, dimostrando che l'esposizioone dell'uomo ai CoV potrebbe essere cosa comune. <b>[1]</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<!--[if gte mso 9]><xml>
<o:OfficeDocumentSettings>
<o:RelyOnVML/>
<o:AllowPNG/>
</o:OfficeDocumentSettings>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<w:WordDocument>
<w:View>Normal</w:View>
<w:Zoom>0</w:Zoom>
<w:TrackMoves/>
<w:TrackFormatting/>
<w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone>
<w:PunctuationKerning/>
<w:ValidateAgainstSchemas/>
<w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid>
<w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent>
<w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText>
<w:DoNotPromoteQF/>
<w:LidThemeOther>IT</w:LidThemeOther>
<w:LidThemeAsian>X-NONE</w:LidThemeAsian>
<w:LidThemeComplexScript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript>
<w:Compatibility>
<w:BreakWrappedTables/>
<w:SnapToGridInCell/>
<w:WrapTextWithPunct/>
<w:UseAsianBreakRules/>
<w:DontGrowAutofit/>
<w:SplitPgBreakAndParaMark/>
<w:EnableOpenTypeKerning/>
<w:DontFlipMirrorIndents/>
<w:OverrideTableStyleHps/>
</w:Compatibility>
<m:mathPr>
<m:mathFont m:val="Cambria Math"/>
<m:brkBin m:val="before"/>
<m:brkBinSub m:val="--"/>
<m:smallFrac m:val="off"/>
<m:dispDef/>
<m:lMargin m:val="0"/>
<m:rMargin m:val="0"/>
<m:defJc m:val="centerGroup"/>
<m:wrapIndent m:val="1440"/>
<m:intLim m:val="subSup"/>
<m:naryLim m:val="undOvr"/>
</m:mathPr></w:WordDocument>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<w:LatentStyles DefLockedState="false" DefUnhideWhenUsed="false"
DefSemiHidden="false" DefQFormat="false" DefPriority="99"
LatentStyleCount="371">
<w:LsdException Locked="false" Priority="0" QFormat="true" Name="Normal"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 7"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 8"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 9"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 6"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 7"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 8"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 9"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 7"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 8"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 9"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Normal Indent"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="footnote text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="annotation text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="header"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="footer"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index heading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="35" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="caption"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="table of figures"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="envelope address"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="envelope return"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="footnote reference"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="annotation reference"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="line number"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="page number"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="endnote reference"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="endnote text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="table of authorities"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="macro"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="toa heading"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="10" QFormat="true" Name="Title"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Closing"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Signature"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="1" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="Default Paragraph Font"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text Indent"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Message Header"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="11" QFormat="true" Name="Subtitle"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Salutation"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Date"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text First Indent"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text First Indent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Note Heading"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text Indent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text Indent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Block Text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Hyperlink"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="FollowedHyperlink"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="22" QFormat="true" Name="Strong"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="20" QFormat="true" Name="Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Document Map"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Plain Text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="E-mail Signature"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Top of Form"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Bottom of Form"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Normal (Web)"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Acronym"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Address"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Cite"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Code"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Definition"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Keyboard"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Preformatted"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Sample"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Typewriter"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Variable"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Normal Table"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="annotation subject"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="No List"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Outline List 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Outline List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Outline List 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Simple 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Simple 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Simple 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Classic 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Classic 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Classic 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Classic 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Colorful 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Colorful 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Colorful 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 6"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 7"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 8"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 6"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 7"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 8"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table 3D effects 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table 3D effects 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table 3D effects 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Contemporary"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Elegant"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Professional"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Subtle 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Subtle 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Web 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Web 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Web 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Balloon Text"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="Table Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Theme"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" Name="Placeholder Text"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="1" QFormat="true" Name="No Spacing"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" Name="Revision"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="34" QFormat="true"
Name="List Paragraph"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="29" QFormat="true" Name="Quote"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="30" QFormat="true"
Name="Intense Quote"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="19" QFormat="true"
Name="Subtle Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="21" QFormat="true"
Name="Intense Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="31" QFormat="true"
Name="Subtle Reference"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="32" QFormat="true"
Name="Intense Reference"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="33" QFormat="true" Name="Book Title"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="37" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="Bibliography"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="TOC Heading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="41" Name="Plain Table 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="42" Name="Plain Table 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="43" Name="Plain Table 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="44" Name="Plain Table 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="45" Name="Plain Table 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="40" Name="Grid Table Light"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46" Name="Grid Table 1 Light"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51" Name="Grid Table 6 Colorful"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52" Name="Grid Table 7 Colorful"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46" Name="List Table 1 Light"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51" Name="List Table 6 Colorful"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52" Name="List Table 7 Colorful"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 6"/>
</w:LatentStyles>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]>
<style>
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:"Tabella normale";
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-priority:99;
mso-style-parent:"";
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin-top:0cm;
mso-para-margin-right:0cm;
mso-para-margin-bottom:8.0pt;
mso-para-margin-left:0cm;
line-height:107%;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:11.0pt;
font-family:"Calibri",sans-serif;
mso-ascii-font-family:Calibri;
mso-ascii-theme-font:minor-latin;
mso-hansi-font-family:Calibri;
mso-hansi-theme-font:minor-latin;
mso-bidi-font-family:"Times New Roman";
mso-bidi-theme-font:minor-bidi;
mso-fareast-language:EN-US;}
</style>
<![endif]--><span style="font-family: "calibri" , sans-serif; font-size: 11.0pt; line-height: 107%;"> </span></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma come è avvenuta questa trasmissione all'essere umano? Non è chiaro o per meglio dire, il virus in questione avrà subito sicuramente una mutazione che ne ha permesso il passaggio all'uomo ma il quando e come sia stato trasmesso dall'organismo animale all'essere umano non è molto chiaro; viene fatto notare che i pipistrelli in realtà non sono molto presenti nei mercati cinesi, non come si possa pensare almeno; ma in alcuni contesti sembrano essere cacciati e venduti direttamente ad alcuni ristoranti, laddove vengano eventualmente consumati.<b> [2] </b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<!--[if gte mso 9]><xml>
<o:OfficeDocumentSettings>
<o:RelyOnVML/>
<o:AllowPNG/>
</o:OfficeDocumentSettings>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<w:WordDocument>
<w:View>Normal</w:View>
<w:Zoom>0</w:Zoom>
<w:TrackMoves/>
<w:TrackFormatting/>
<w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone>
<w:PunctuationKerning/>
<w:ValidateAgainstSchemas/>
<w:SaveIfXMLInvalid>false</w:SaveIfXMLInvalid>
<w:IgnoreMixedContent>false</w:IgnoreMixedContent>
<w:AlwaysShowPlaceholderText>false</w:AlwaysShowPlaceholderText>
<w:DoNotPromoteQF/>
<w:LidThemeOther>IT</w:LidThemeOther>
<w:LidThemeAsian>X-NONE</w:LidThemeAsian>
<w:LidThemeComplexScript>X-NONE</w:LidThemeComplexScript>
<w:Compatibility>
<w:BreakWrappedTables/>
<w:SnapToGridInCell/>
<w:WrapTextWithPunct/>
<w:UseAsianBreakRules/>
<w:DontGrowAutofit/>
<w:SplitPgBreakAndParaMark/>
<w:EnableOpenTypeKerning/>
<w:DontFlipMirrorIndents/>
<w:OverrideTableStyleHps/>
</w:Compatibility>
<m:mathPr>
<m:mathFont m:val="Cambria Math"/>
<m:brkBin m:val="before"/>
<m:brkBinSub m:val="--"/>
<m:smallFrac m:val="off"/>
<m:dispDef/>
<m:lMargin m:val="0"/>
<m:rMargin m:val="0"/>
<m:defJc m:val="centerGroup"/>
<m:wrapIndent m:val="1440"/>
<m:intLim m:val="subSup"/>
<m:naryLim m:val="undOvr"/>
</m:mathPr></w:WordDocument>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml>
<w:LatentStyles DefLockedState="false" DefUnhideWhenUsed="false"
DefSemiHidden="false" DefQFormat="false" DefPriority="99"
LatentStyleCount="371">
<w:LsdException Locked="false" Priority="0" QFormat="true" Name="Normal"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" QFormat="true" Name="heading 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 7"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 8"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="9" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="heading 9"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 6"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 7"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 8"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index 9"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 7"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 8"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="toc 9"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Normal Indent"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="footnote text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="annotation text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="header"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="footer"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="index heading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="35" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="caption"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="table of figures"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="envelope address"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="envelope return"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="footnote reference"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="annotation reference"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="line number"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="page number"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="endnote reference"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="endnote text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="table of authorities"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="macro"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="toa heading"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Bullet 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Number 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="10" QFormat="true" Name="Title"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Closing"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Signature"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="1" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="Default Paragraph Font"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text Indent"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="List Continue 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Message Header"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="11" QFormat="true" Name="Subtitle"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Salutation"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Date"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text First Indent"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text First Indent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Note Heading"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text Indent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Body Text Indent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Block Text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Hyperlink"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="FollowedHyperlink"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="22" QFormat="true" Name="Strong"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="20" QFormat="true" Name="Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Document Map"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Plain Text"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="E-mail Signature"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Top of Form"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Bottom of Form"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Normal (Web)"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Acronym"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Address"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Cite"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Code"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Definition"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Keyboard"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Preformatted"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Sample"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Typewriter"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="HTML Variable"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Normal Table"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="annotation subject"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="No List"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Outline List 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Outline List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Outline List 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Simple 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Simple 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Simple 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Classic 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Classic 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Classic 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Classic 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Colorful 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Colorful 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Colorful 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Columns 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 6"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 7"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Grid 8"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 4"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 5"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 6"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 7"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table List 8"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table 3D effects 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table 3D effects 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table 3D effects 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Contemporary"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Elegant"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Professional"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Subtle 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Subtle 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Web 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Web 2"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Web 3"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Balloon Text"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" Name="Table Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" UnhideWhenUsed="true"
Name="Table Theme"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" Name="Placeholder Text"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="1" QFormat="true" Name="No Spacing"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" SemiHidden="true" Name="Revision"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="34" QFormat="true"
Name="List Paragraph"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="29" QFormat="true" Name="Quote"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="30" QFormat="true"
Name="Intense Quote"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="60" Name="Light Shading Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="61" Name="Light List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="62" Name="Light Grid Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="63" Name="Medium Shading 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="64" Name="Medium Shading 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="65" Name="Medium List 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="66" Name="Medium List 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="67" Name="Medium Grid 1 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="68" Name="Medium Grid 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="69" Name="Medium Grid 3 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="70" Name="Dark List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="71" Name="Colorful Shading Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="72" Name="Colorful List Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="73" Name="Colorful Grid Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="19" QFormat="true"
Name="Subtle Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="21" QFormat="true"
Name="Intense Emphasis"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="31" QFormat="true"
Name="Subtle Reference"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="32" QFormat="true"
Name="Intense Reference"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="33" QFormat="true" Name="Book Title"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="37" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" Name="Bibliography"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="39" SemiHidden="true"
UnhideWhenUsed="true" QFormat="true" Name="TOC Heading"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="41" Name="Plain Table 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="42" Name="Plain Table 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="43" Name="Plain Table 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="44" Name="Plain Table 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="45" Name="Plain Table 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="40" Name="Grid Table Light"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46" Name="Grid Table 1 Light"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51" Name="Grid Table 6 Colorful"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52" Name="Grid Table 7 Colorful"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="Grid Table 1 Light Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="Grid Table 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="Grid Table 3 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="Grid Table 4 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="Grid Table 5 Dark Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="Grid Table 6 Colorful Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="Grid Table 7 Colorful Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46" Name="List Table 1 Light"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51" Name="List Table 6 Colorful"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52" Name="List Table 7 Colorful"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 1"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 2"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 3"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 4"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 5"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="46"
Name="List Table 1 Light Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="47" Name="List Table 2 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="48" Name="List Table 3 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="49" Name="List Table 4 Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="50" Name="List Table 5 Dark Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="51"
Name="List Table 6 Colorful Accent 6"/>
<w:LsdException Locked="false" Priority="52"
Name="List Table 7 Colorful Accent 6"/>
</w:LatentStyles>
</xml><![endif]--><!--[if gte mso 10]>
<style>
/* Style Definitions */
table.MsoNormalTable
{mso-style-name:"Tabella normale";
mso-tstyle-rowband-size:0;
mso-tstyle-colband-size:0;
mso-style-noshow:yes;
mso-style-priority:99;
mso-style-parent:"";
mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt;
mso-para-margin-top:0cm;
mso-para-margin-right:0cm;
mso-para-margin-bottom:8.0pt;
mso-para-margin-left:0cm;
line-height:107%;
mso-pagination:widow-orphan;
font-size:11.0pt;
font-family:"Calibri",sans-serif;
mso-ascii-font-family:Calibri;
mso-ascii-theme-font:minor-latin;
mso-hansi-font-family:Calibri;
mso-hansi-theme-font:minor-latin;
mso-bidi-font-family:"Times New Roman";
mso-bidi-theme-font:minor-bidi;
mso-fareast-language:EN-US;}
</style>
<![endif]-->
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sia chiaro, ciò non significa assolutamente che è in tal modo che sia avvenuta la trasmissione. Anzi, le prime ipotesi prevedono che molto probababilmente a giocare un ruolo importante possa essere stata stata la presenza di
un organismo intermedio che ha svolto un ruolo primario nella trasmissione del nuovo patogeno. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Si sta cercando di individuare quale sia l’organismo animale dal quale è partito il tutto.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><br />
<span style="mso-spacerun: yes;"></span>Scoprirlo potrebbe aiutare molto nel
comprendere come ha iniziato a diffondersi il nuovo virus, comprendere qualche
tassello in più sulla sua origine e come abbia iniziato a diffondersi anche
all’uomo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Spesso è stato dichiarato nei primi periodi durante il quale il patogeno si è diffuso, che tale patologia è fondamentalmente un'influenza, minimizzando anche tale patologia contro la quale è sempre bene vedersi, che solo chi è anziano deve temere qualcosa, è solo un banale raffreddore, un "virus qualsiasi". <i style="font-weight: bold; text-decoration-line: underline;">Parliamoci chiaro, c'è stata una bassa percezione del rischio </i><i><u><b>e tali affermazioni sono state un errore comunicativo.</b></u></i> Al termine di tutto ciò si dovrà anche fare i conti con ciò che non ha funzionato a livello di prevenzione mondiale non solo riguardante il nostro territorio e dovrà essere da lezione per il futuro.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sia <b>COVID-19</b> che l'<b>influenza</b> sono malattie respiratorie, eppure ci sono importanti differenze tra i due virus e sul come si diffondono nella popolazione.</div>
<span style="text-align: justify;">E' importante conoscere le modalità con
cui una patologia si diffonde all’interno di una popolazione, perché ciò può
avere enormi ripercussioni sulle misure da mettere in atto, di prevenzione
primaria e non, necessarie per contrastare la patologia, per comprendere come
queste misure possano essere anche rafforzate per rispondere adeguatamente al
virus circolante.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
L'OMS è stata abbastanza chiara fin dall'inizio. </div>
<div class="MsoNormal">
<i><b><br /></b></i>
<i><b>1) Quanto sono simili il virus influenzale e il Sars-CoV-2?</b></i></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="text-align: left;">In primo luogo, il virus del COVID-19 e il virus influenzale hanno una presentazione simile della malattia. Cioè, entrambi causano malattie respiratorie, in entrambi i casi possiamo avere individui asintomatici, individui che mostrano sintomi lievi/modesti, in altri invece, purtroppo, si possono presentare complicanze che nei casi più gravi possono condurre alla morte. </span></div>
<div class="MsoNormal">
In secondo luogo, entrambi i virus vengono trasmessi
per via aerea e <b>fomiti</b> <i style="text-decoration-line: underline;">(materiale contaminato di recente), </i>una caratteristica che sicuramente accomuna molti patogeni a trasmissione aerea.<i style="text-decoration-line: underline;"> </i><br />
Da qui il rispetto di quelle norme individuali di protezione, lavarsi spesso e adeguatamente le mani, evitare di tossire a bocca aperta; azioni importanti che tutti possono adottare per minimizzare la trasmissione della patologia. </div>
<div class="MsoNormal">
La trasmissione avviene per via aerea dunque, in questo caso i virus possono essere
trasmessi attraverso le famose <b>goccioline del Pflugge, </b>microgocce di saliva
contenenti l’agente eziologico, che vengono emesse con il semplice parlare,
starnutire, respirare e che possono veicolare efficacemente l’agente eziologico
dall’individuo infetto a quello suscettibile a subire la patologia. In casi rari il contagio sembra poter può avvenire anche attraverso contaminazione fecale.</div>
<div class="MsoNormal">
Normalmente le malattie respiratorie non si tramettono con gli alimenti, che comunque devono essere manipolati rispettando le buone pratiche igieniche ed evitando il contatto fra alimenti crudi e cotti.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
I<b>n cosa differiscono il patogeno Sars-CoV-2 e il virus influenzale?</b><br />
<div class="MsoNormal">
Il virus influenzale ha un <b><u><i>periodo di incubazione</i></u></b> medio decisamente più breve ( <u style="font-style: italic;">il periodo di incubazione è il tempo che
intercorre tra l’entrata in contatto con il patogeno e la comparsa dei primi
sintomi della patologia).</u> L'influenza mostra anche un <b><u><i>intervallo seriale </i></u></b>più breve (il tempo tra i casi
successivi) rispetto al virus SARS-CoV-2 che sembra essere compreso tra 1-14 giorni. Molto brevemente senza approfondire, vedremo di farlo in un secondo momento, quando si verifica un'epidemia in una popolazione di individui o in una comunità chiusa, il primo caso di patologia viene definito <b>caso indice</b> o <b>caso primario</b>, mentre tutti gli altri individui che da questo sono contagiati vengono definiti secondari; l'intervallo di tempo che intercorre è detto seriale cioè il periodo di tempo che intercorre fra la comparsa dei sintomi in un infetto e la comparsa dei sintomi in un individuo infettato dal primo.</div>
<div class="MsoNormal">
Per il virus SARS-CoV-2 l'intervallo seriale è stimato in 5-6 giorni, mentre per il virus dell'influenza,
l'intervallo seriale è di 3 giorni. Ciò significa che l'influenza può
diffondersi più velocemente del COVID-19.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
I
bambini sono importanti motori della trasmissione del virus dell'influenza
nella comunità. Per il virus SARS-CoV-2, i dati iniziali indicano che i bambini
sono meno colpiti rispetto agli adulti e che i tassi di attacco clinico nella
fascia di età 0-19 anni sono bassi. Ulteriori dati preliminari dagli studi
sulla trasmissione delle famiglie in Cina suggeriscono che i bambini sono
infettati dagli adulti, piuttosto che viceversa.<br />
Come accennato sopra, in entrambi i casi possiamo avere una percentuale di individui che può andare incontro a gravi complicazioni. Questo è vero ma attenzione, nel caso del coronavirus a differenza dell'influenza una delle principali complicanze è un'infezione virale primaria a carico dei polmoni, in grado di causare una grave forma di polmonite. Per quanto riguarda le percentuali, numeri sempre da rivedere alla fine di tutto quando avremo un quadro finalmente completo e non in continuo mutamento<b> </b>i casi sono per l’80% di bassa gravità o sono asintomatici, un buon 15% circa presenta gravi complicazioni, e un buon 5% che richiedono ventilazione ed interventi più intensi a carico dell’individuo. Percentuali che per ora sarebbero superiori a quanto osservato per la sindrome influenzale. In Italia a causa anche di una fascia di popolazione con età superiore ai 60 anni maggiore rispetto a quanto osservato altrove la percentuale di casi severi è purtroppo maggiore, con un tasso di letalità particolarmente alto; a confronto, l’influenza presenta invece una percentuale di casi critici più bassa.<br />
I dati a disposizione oggi, indicano che la percentuale di mortalità (intesa come il rapporto tra il numero dei decessi e quello dei casi) oscilla tra il 3 e il 4%; la percentuale di mortalità da infezione (inteso come il rapporto dei casi di decessi riportati e il numero delle infezioni riportate) è tendenzialmente più bassa.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Il numero
riproduttivo di base</b> - <i><u>il numero
di infezioni secondarie generate da un individuo infetto</u></i> - è compreso
tra 2 e 2,5 per il virus SARS-CoV-2 ed è superiore a quello per l'influenza
(circa 1,3).</div>
<div class="MsoNormal">
Qui dobbiamo aprire una piccola parentesi, cosa si intende
per numero di infezioni secondarie generate da un individuo infetto?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://images.theconversation.com/files/312353/original/file-20200128-120039-bogv2t.png?ixlib=rb-1.1.0&q=45&auto=format&w=754&fit=clip" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="Risultato immagini per R0" border="0" height="400" src="https://images.theconversation.com/files/312353/original/file-20200128-120039-bogv2t.png?ixlib=rb-1.1.0&q=45&auto=format&w=754&fit=clip" width="386" /></a> E’ abbastanza intuibile ovviamente. In
epidemiologia viene indicato con il termine di <b>R0 </b>detto anche “<b>numero di riproduzione di base</b>”, sta ad
indicare il numero medio di infezioni secondarie che un individuo infetto è in
grado di provocare in una popolazione di individui che è suscettibile a subire
la patologia. Insomma può aiutare a capire quanto la patologia sia in
potenzialmente trasmissibile. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Quindi rifacendoci a quanto detto
poche righe sopra, avere un R0 compreso tra 2 e 2,5 significa che un individuo
infetto può potenzialmente infettare tra le 2 e le 2,5 persone.<br />
Questo è
importante, perché altri due infettati ne infetteranno quattro, quattro altri
otto e cosi via in modo esponenziale o quasi. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Anzi come anche riportato sempre
dall’OMS e anche dall’ISS (istituto superiore di sanità) da quando ha iniziato
a diffondersi il nuovo virus, le stime dell’R0 sono state
calcolate tra l’1,4 e il 3,8. Non è un valore proprio assoluto, fisso ed
immutabile, come ogni misurazione che viene effettuata in corso può subire
delle modifiche, ma è molto importante e sembra abbastanza affidabile, perché quantifica la probabilità di
trasmissione già da un solo contatto che può avvenire tra un infetto e una
persona suscettibile a subire la patologia. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Ci permette di comprendere anche
l’eventuale numero di contatti che la persona infetta può aver contagiato e
quindi la durata dell’infettività. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
In questa fase ci sono tre
parametri importanti che dobbiamo considerare,<br />
<br />
<ul>
<li><b><i>La probabilità di trasmissione
dall’infetto ai contatti.</i></b></li>
<li><b><i>Il numero dei contatti che la persona infetta ha
incontrato. </i></b></li>
<li><b><i>La durata dell’infettività. </i></b></li>
</ul>
Se si riduce almeno uno dei tre
parametri si può ridurre il valore di R0 e quindi si può intervenire in modo da
provare a ridurre la diffusione della malattia nella popolazione. Ci sono cose
su cui ovviamente non possiamo intervenire in maniera immediata, perché ci
mancano gli strumenti in questo momento, quali sono?<br />
Tali parametri sono <b><u>la probabilità
della trasmissione </u></b>e <b><u>la durata dell’infettività,</u></b> perché?</div>
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Senza un vaccino, con il quale vaccinare una buona fetta di popolazione inducendo un'immunità di gregge, o un trattamento
di tipo farmacologico da applicare alla massa dei malati, che può influenzare positivamente il decorso della patologia, attenuando le sintomatologie da questa provocata; questi parametri non sono in questa fase modificabili di
molto.<br />
Però intervenire si può, attraverso altre metodiche, come l’immediata diagnosi e identificazione dei casi (prevenzione secondaria) o degli individui entrati in contatto con la
sorgente di infezione (individui potenzialmente infettati, i famosi contatti) e la messa in atto
di misure volte a diminuire drasticamente la possibilità che possano a loro
volta entrare in contatto con altre persone, ciò può permettere una riduzione
del valore di R0.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
In particolare, come è avvenuto e sta ancora avvenendo in Cina, o come si sta
attuando nel nostro paese. Misure empiriche quindi (<b>isolamento, quarantena ecc..</b>),
misure di modifica dei comportamenti sociali e di comportamenti anche
culturalmente scorretti, tossire in faccia alla gente, non restare a casa se si
hanno sintomi o se si è stati in zone a rischio o a contatto con chi è stato in
zone a rischio ecc…minimizzare assembramenti di persone in luoghi chiusi dove
il patogeno può trasmettersi con successo, lavarsi spesso le mani, uscire di
meno, possono determinare una riduzione del numero di produzione di base del patogeno e del numero di contagiati.<o:p></o:p><br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Inoltre per l’ifluenza abbiamo un vaccino, abbiamo la
possibilità di usare antivirali, abbiamo varie modalità di intervento anche in
caso di infezioni secondarie batteriche. Nel caso del covid ci ritroviamo di
fronte ad un nuovo patogeno per il quale non vi è alcuna copertura anticorpale
nella popolazione, ciò favorisce il suo propagarsi con facilità, assenza di un
vaccino, assenza di farmaci antivirali specifici, probabilità di polmonite
primaria virale come accennato prima.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
La
mortalità per COVID-19 sembra superiore a quella dell'influenza, in particolare
dell'influenza stagionale. Anche in questo caso il vero tasso di mortalità lo
sapremo solo al termine di tutto, sono parametri che ad epidemia in corso ci
danno si una certa visione, ma non completa. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Fin da subito l’OMS ha cercato di stimare i parametri che
permettono di comprendere l’epidemia in corso; il periodo di incubazione (l’intervallo
di tempo che intercorre tra l’entrata in contatto con il patogeno e
l’insorgenza dei sintomi) ; il tasso di letalità e l’<b>intervallo seriale</b> <i><u>che
corrisponde al tempo medio che intercorre tra l'insorgere dei sintomi
nell'individuo che è sorgente dell’infezione e l'insorgere dei sintomi
nell'individuo che è stato contagiato.</u></i> <br />
Qui
abbiamo un primo rapporto <b>[3]</b> dell'OMS che riassume le prove che fin da subito sono state
elaborate. <o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Il periodo di incubazione si aggira in un arco di tempo che
varia tra i <b>0 e 14 giorni</b> (con una mediana di 5,6 giorni) e un l’intervallo
seriale dai 4,4 ai 7,5 giorni.<br />
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b>Il tasso di letalità (numero di decessi/numero totale di
casi confermati) in Cina</b>, secondo quanto riportato dal Centro cinese per il
controllo e la prevenzione delle malattie, è del 2,3% e si basa sui 1.023
decessi tra 44.415 casi confermati in laboratorio all'11 febbraio. Tale dato
non include il numero di infezioni più lievi che potrebbero sfuggire
all'attuale sorveglianza, ampiamente focalizzata su pazienti con polmonite che
necessitano di ricovero; né considera che i casi recentemente confermati che
potrebbero sviluppare una malattia grave e, in alcuni casi, fatale. Anche
queste cifre, nel corso dell’epidemia, potranno variare e saranno aggiornate. In Italia al momento il tasso di letalità si aggira attorno all'8,7% <b>[4]</b><o:p></o:p><br />
<br />
Un'ultima cosa, il presidente del consiglio ha approvato decreti e restrizioni che tutti conosciamo. Lo scopo in soldoni è di raccomandare e creare un distanziamento sociale. Ricordiamo quanto abbiamo accennato prima sul fattore R0 (numero di riproduzione di base) ogni infetto ne contagia in questo caso un numero compreso tra 2 e 2,5 individui. Le misure di salute pubblica introdotte in questi giorni hanno lo scopo di evitare una grande ondata epidemica, evitare che si crei un picco di casi in un lasso di tempo molto breve. Avere una miriade di malati tutti in un momento è estremamente difficoltoso da gestire. Bisogna impegnarsi quindi a seguire rigorosamente le norme consigliate. l'immagine sottostante è presa da uno studio dell'ECDC centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive <b>[5]</b><br />
<img data-fileentryid="5284598" src="https://www.iss.it/documents/20126/0/20200304_curva.png/439f55b4-99db-82dd-2ddd-e79343e40d6b?t=1583345682503&imagePreview=1" style="display: block; height: auto; margin-left: auto; margin-right: auto; width: 633.994px;" /><br />
<br />
Lo studio riporta una guida sulle misure da attuare in caso di pandemia influenzale, il cui scopo è quello di ridurre l'impatto che la patologia può avere a carico delle popolazioni colpite. E'un ragionamento applicabile anche ad altre patologie come nel caso del COVID-19.<br />
<br />
L'applicazione delle misure delle misure di sanità pubblica che ormai tutta Italia stiamo osservando in questi giorni hanno l'importante scopo di ridurre, in una certa misura:<br />
<br />
<ul>
<li>Il numero delle persone infettate.</li>
<li>Il numero di persone che necessitano di cure mediche.</li>
<li>Il numero di individui che muoiono durante una pandemia.</li>
</ul>
Abbassare e ritardare il picco di una curva pandemica è quindi importante. Le misure potrebbero anche mitigare le conseguenze secondarie delle pandemie che si verificano quando molte persone si ammalano contemporaneamente, vale a dire l'impatto che un numero elevato di persone può avere sulla sanità (vedasi le continue e ripetute preoccupazioni su un eventuale collasso del sistema sanitario di fronte ad un'emergenza così imponente), il mantenimento delle scorte alimentari, la distribuzione di carburante, dei servizi pubblici, ecc. Le misure di sanità pubblica possono anche ritardare il picco della curva epidemica di una pandemia fino al momento in cui un vaccino contro la patologia inizia a diventare disponibile, intervenendo positivamente sul suo decorso. Inoltre, teoricamente ritardare il picco, spalmarlo può permettere una maggiore possibilità da parte delle strutture sanitarie di accogliere e curare chi ne ha bisogno.<br />
L'obiettivo di queste norme dunque è quello di ridurre la capacità di riproduzione del patogeno, dobbiamo abbassare questo valore, far rallentare il patogeno, in modo che possiamo "raggiungerlo"e far si che la sua velocità di propagazione sia compatibile con le nostre capacità di mettere in atto azioni di prevenzione primaria e secondaria (identificazione precoce dei casi e isolamento), sta accadendo ancora in Cina oggi dove tutto questo ora si può fare, proprio perchè si è riusciti a forzare un drastico calo dei contagi.<br />
<br />
Sempre per quanto riguarda un ulteriore paragone con l'influenza, abbiamo sottolineato come sia sbagliato minimizzare anche quest'ultima patologia, non solo per le complicanze dirette o indirette che può comunque dare. Ricordate la pandemia da H1N1 a cui lo studio sopra dell'ECDC si riferisce anche in quel contesto la preoccupazione fu tanta e l'OMS lanciò molti allarmi. Quando si ha a che fare con un nuovo agente patogeno, nei suoi confronti non vi è alcuna risposta specifica immunitaria nella popolazione. Il sistema immunitario risponde con estrema efficacia agli agenti eziologici estranei che entrano in contatto con l'organismo, sviluppando i famosi anticorpi, proteine prodotte ad hoc dal nostro organismo per indiviuare e reagire in maniera altamente specifica contro le sue componenti strutturali e ciò mette in atto una serie di effetti che culmineranno nella sua disfatta. Però per produre questa risposta, si deve per l'appunto entrare in contatto con l'agente patogeno e questo significa contrarre la patologia con tutte le conseguenze che ne derivano. Inoltre dal momento che non vi è copertura anticorpale nella popolazione, il patogeno avrà un'autostrada libera davanti a se e se parliamo di agenti eziologici in grado di diffondersi con estrema rapidità, trasmissioni tra l'altro facilitata da innumerevoli fattori comporamentali, climatici ecc...il risultato non può essere che uno: diffusione del patogeno su ampia scala e tutti noi stiamo osservando cosa sta comporando a livello mondiale, migliaia di morti, danni economici notevoli, un impatto notevole sull'esistenza delle comunità e dei singoli individui che le compongono.<br />
<br />
<b><i>Fonti:</i></b><br />
<b>1)</b> <i><a href="https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6178078/">https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6178078/</a></i><br />
<b>2)</b> <i><a href="https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2590053619300308" target="_blank">Li, H., Mendelsohn,E., Zong, C., Zhang, W., Hagan, E., Wang, N., Li, S., Yan, H., Huang, H., Zhu,G. and Ross, N., 2019. Human-animal interactions and bat coronavirus spilloverpotential among rural residents in Southern China. BiosafetyandHealth,1(2), pp.84-90.</a></i><br />
<div class="MsoNormal">
<i><o:p></o:p></i></div>
<b>3) </b><a href="https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/situation-reports/20200219-sitrep-30-covid-19.pdf?sfvrsn=6e50645_2"><i>https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/situation-reports/20200219-sitrep-30-covid-19.pdf?sfvrsn=6e50645_2</i></a><br />
<b>4) </b><a href="https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Infografica_23marzo%20ITA.pdf">https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/bollettino/Infografica_23marzo%20ITA.pdf</a></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="tw-ta-container tw-nfl" id="tw-target-rmn-container">
<pre class="tw-data-placeholder tw-text-small tw-ta" data-placeholder="" dir="ltr" id="tw-target-rmn" style="text-align: left;"></pre>
</div>
<a href="https://onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.1002/jmv.25766">https://onlinelibrary.wiley.com/doi/pdf/10.1002/jmv.25766</a></div>
<b>5)</b> <span style="text-align: justify;"><a href="https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/guide-public-health-measures-reduce-impact-influenza-pandemics-europe-ecdc-menu">https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/guide-public-health-measures-reduce-impact-influenza-pandemics-europe-ecdc-menu</a></span><br />
6) <a href="https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/situation-reports/20200306-sitrep-46-covid-19.pdf?sfvrsn=96b04adf_2">https://www.who.int/docs/default-source/coronaviruse/situation-reports/20200306-sitrep-46-covid-19.pdf?sfvrsn=96b04adf_2</a><br />
<b>7) <a href="https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/tmi.13383" target="_blank"> https://onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1111/tmi.13383</a></b>Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-32818929040517830752018-07-31T18:24:00.002+02:002018-07-31T18:24:57.069+02:00GIUSTO DUE COSE, SOLO DUE.<!-- Global site tag (gtag.js) - Google Analytics -->
<script async="" src="https://www.googletagmanager.com/gtag/js?id=UA-8138159-2"></script>
<script>
window.dataLayer = window.dataLayer || [];
function gtag(){dataLayer.push(arguments);}
gtag('js', new Date());
gtag('config', 'UA-8138159-2');
</script>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Come qualcuno avrà potuto notare, questo blog è stato per un bel po' di tempo fermo. Non me ne sono mai dimenticato, è solo che certe volte le situazioni che viviamo possono portarci lontani dai progetti che avevamo in mente di portare avanti. Ovviamente non starò qui a raccontare cose e cose; ma sono qua per dire che il blog ripartirà, giusto una manciata di giorni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Riprenderemo vecchi discorsi lasciati in sospeso, ne porteremo avanti degli altri, ripeteremo meglio cose di cui abbiamo già parlato, insomma, sicuramente torneremo a parlare della biologia, nel miglior modo possibile e quanto più possibile. Restate in ascolto, a prestissimo!</div>
Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-85122415410107056742017-07-28T17:54:00.001+02:002018-01-10T15:08:36.923+01:00APPROVATO IL NUOVO PIANO VACCINALE: una piccola considerazione personale.<div style="text-align: justify;">
<script>
(function(i,s,o,g,r,a,m){i['GoogleAnalyticsObject']=r;i[r]=i[r]||function(){
(i[r].q=i[r].q||[]).push(arguments)},i[r].l=1*new Date();a=s.createElement(o),
m=s.getElementsByTagName(o)[0];a.async=1;a.src=g;m.parentNode.insertBefore(a,m)
})(window,document,'script','https://www.google-analytics.com/analytics.js','ga');
ga('create', 'UA-8138159-2', 'auto');
ga('send', 'pageview');
</script>In genere evito di scrivere post dove esprimo il parere personale su questa o quella faccenda, non rientra tanto negli scopi del blog ecco, creato con lo scopo di voler condividere e parlare di ciò che studio e che mi appassiona. Ma per una volta farò uno strappo alla regola.<br />
E' stato finalmente approvato il piano vaccinale. Parliamoci chiaro, vi era la necessità di prendere una netta posizione sul drastico calo delle vaccinazioni nel nostro paese, soprattutto dopo l'epidemia di morbillo che ormai è presente nel nostro paese. La vaccinazione è un dovere oltre che un diritto, proteggendo se stessi si protegge anche chi ci sta intorno evitando tutte le conseguenze a cui molte patologie ci espongono.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sul dilagare dei movimenti no-vax non mi voglio soffermare ne dilungare assolutamente, sicuramente alla base vi è una grave disinformazione.<br />
Le vaccinazioni obbligatorie passano quindi da quattro a dieci, restano facoltative quelle anti-pneumococco ed anti-rotavirus, i vaccini contro meningococco B e C.<br />
Innanzitutto bisogna sottolineare che le vaccinazioni raccomandate non sono vaccinazioni di serie B così come non lo sono le patologie verso le quali sono indirizzate. E' sicuramente una vecchia distinzione fatta nel passato, una misura obbligatoria resa necessaria per rispondere in maniera coatta nei confronti di quelle terribili malattie che avevano causato migliaia di morti o gravi danni alla salute. Le vaccinazioni da questo punto di vista hanno avuto un indiscutibile successo e diciamocelo pure lo ha avuto anche la scelta di renderle obbligatorie, diminuendo enormemente e in alcuni casi annullando le catene di trasmissione dei patogeni. Quindi alcune vaccinazioni furono considerate obbligatorie, rispetto ad altre sicuramente a causa dell’emergenza epidemica del tempo e dalla necessità di dare una copertura immunitaria a tutti. Raccomandato o obbligatorio è solo una distinzione obsoleta in parole povere. Ogni stato opta sicuramente per quelle che ritiene le strategie più adeguate, ma qui ci sarebbe da discutere molto. In Inghilterra si sono verificati anche seri problemi sanitari a causa della scelta di non obbligare le vaccinazioni, ed eventuali corse ai ripari. Personalmente ritengo giusto da parte di uno stato prendere una netta posizione riguardo ad un argomento così importante, ritengo giusto "imporre" un'obbligatorietà, soprattutto a fronte di un netto calo della copertura vaccinale e quindi di quella famosa immunità di gregge che ci permette di proteggere le comunità. Mi rendo conto che il concetto di obbligatorietà può far storcere il naso o lasciare interdetti. Ma è assolutamente necessario! Qualcuno parla di responsabilizzare le persone alla vaccinazione, ma attenzione non è così semplice. Parliamoci chiaro, promuovere, significa informare, educare, ma per farlo c'è bisogno anche di una controparte che con senso civico risponda positivamente, con responsabilità appunto; e quando la responsabilità manca si verificano brutte cose!</div>
<div style="text-align: justify;">
A questo aggiungiamo una non adeguata lotta alla disinformazione portata avanti da movimenti anti-vaccinisti (tra le cui fila annoveriamo persone dal basso profilo culturale e di istruzione perdonatemi, non saprei come altro definire ciarlatani che si improvvisano cultori della materia e offrono cure miracolose o alternative), una scarsa attenzione e non adeguata comunicazione dei rischi ed una brutta e culturalmente scorretta avversione nei confronti della prevenzione (dal non voler rispettare o impegnarsi a capire perchè certe cose vengono fatte), nei confronti non solo di se stessi ma anche del prossimo, della comunità in cui si vive, perché la salute non è solo un sacrosanto diritto, ma diventa un dovere altrettanto sacrosanto. Con le vaccinazioni si protegge anche il prossimo. Ovviamente con ciò non significa che sia stata limitata la libertà delle persone, libertà non significa libertinaggio, non significa fare quello che ci pare e piace. Quando si vive in una comunità bisogna prendersi delle responsabilità e vaccinarsi rientra tra queste. Evitare che le patologie si diffondano, con tutte le conseguenze del caso. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-53032810118525203752017-07-26T19:47:00.000+02:002017-07-26T19:47:15.043+02:00IL MORBILLO<script>
(function(i,s,o,g,r,a,m){i['GoogleAnalyticsObject']=r;i[r]=i[r]||function(){
(i[r].q=i[r].q||[]).push(arguments)},i[r].l=1*new Date();a=s.createElement(o),
m=s.getElementsByTagName(o)[0];a.async=1;a.src=g;m.parentNode.insertBefore(a,m)
})(window,document,'script','https://www.google-analytics.com/analytics.js','ga');
ga('create', 'UA-8138159-2', 'auto');
ga('send', 'pageview');
</script><br />
<div style="text-align: justify;">
Il <b>morbillo </b>è una patologia particolarmente contagiosa, causata dal <b>virus del morbillo.</b><br />
<b>Famiglia:</b> <i>Paramyxoviridae.</i><br />
<b>Sottofamiglia:</b> <i>Paramyxovirinae.</i><br />
<b>Genere</b>: <i>Morbillovirus.</i><br />
Colpisce principalmente nella prima infanzia, i bambini in particolar modo in un età compresa già a partire dagli 1 ai 3 anni di età.<br />
Il<b> serbatoio </b>è rappresentato dall'essere umano, è quindi una patologia esclusivamente umana.<br />
Una volta contratto, da un'immunizzazione che dura potenzialmente tutta la vita.<br />
La patologia in Italia è sottoposta a <b><a href="http://bios-project.blogspot.it/2017/07/patologie-sottoposte-notifica.html" target="_blank">notifica obbligatoria</a> </b>alle autorità sanitarie.<br />
<b><br /></b>
<b>Caratteristiche generali.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Il morbillo è caratterizzato dalla comparsa di un esantema, simile a quello che si osserva nella <b>scarlattina</b> e nella <b>rosolia</b>, la sua durata varia tra i 10 e i 20 giorni. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nei primi stadi, la patologia presenta sintomatologie simili a quelle di un comune raffreddore (tosse secca, congiuntivite, naso che cola) a cui subentra febbre che tende a diventare sempre più alta. </div>
<div style="text-align: justify;">
Tra gli altri segni abbiamo le famose <b>macchie del koplik </b>che compaiono nel retrobocca (<b>segni prodromici</b>) e dopo 3 o 4 giorni circa fa la sua comparsa il tipico esantema che tende a comparire prima dietro le orecchie, poi sul viso e infine su tutto il corpo. L'eruzione cutanea in genere tende a durare dai 4 ai 7 giorni per poi sparire gradualmente. A volte può restare una desquamazione della pelle per qualche giorno. </div>
<div style="text-align: justify;">
Se da un lato il morbillo è una patologia che, con le dovute accortezze tende, in genere a decorrere senza troppe problematiche, bisogna sottolineare che siamo di fronte ad una malattia che non bisogna assolutamente sottovalutare, anzi al contrario; può presentare delle complicazioni che si rendono responsabili di conseguenze anche letali, tra l'altro in una percentuale non troppo ridotta di individui. Tra le complicazioni principali abbiamo ad esempio sovrainfezioni e superinfezioni batteriche, che si rendono responsabili di <b>otite media</b>, <b>laringite</b>, <b>polmoniti</b>, <b>encefaliti;</b> che in molti casi tendono ad essere letali.</div>
<div style="text-align: justify;">
I neonati tendono ad essere particolarmente soggetti a queste complicazioni, così come i bambini malnutriti o individui che presentano problematiche a livello immunitario. Ciò non toglie ovviamente che le complicazioni possano colpire tranquillamente anche individui che prima della patologia non presentavano apparentemente complicazioni di alcun tipo. La diagnosi tende ad essere clinica, ovviamente anche le indagini di laboratorio possono confermare la presenza della patologia, tramite ricerca nel siero degli anticorpi diretti contro il virus. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il <b>periodo di incubazione </b>del virus è di circa 10 giorni. Tale periodo inizia nel momento in cui il virus entra nell'organismo e termina nel momento in cui si manifesta la febbre. L'individuo tende ad essere contagioso fino a 5 giorni dopo l'eruzione cutanea, ed è massima tre giorni prima, quando si ha la febbre. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Trasmissione.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Il morbillo è una patologia particolarmente contagiosa, non è un caso che, come accennato sopra, rientri tra le patologie da <b>notifica obbligatoria (classe II).</b> </div>
<div style="text-align: justify;">
Il contagio avviene tramite l'entrata in contatto con le secrezioni naso-faringee del malato o tramite le <b>goccioline del Flugge</b>, micro-gocce di saliva contenente l'agente eziologico, che vengono emesse attraverso il respirare, lo starnutire o il tossire.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Prevenzione: vaccinazione.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
La vaccinazione ad oggi rappresenta una grande arma di prevenzione contro questa patologia. Il vaccino del morbillo appartiene alla classe dei vaccini contenente virus vivi attenuati. Esiste anche in forma trivalente, il famoso (<b>Mpr: morbillo-parotite-rosolia</b>) che permette di vaccinare anche contro il <b>virus della rosolia</b> e il <b>virus della parotite.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Come tutti i vaccini contenenti virus vivi attenuati, il vaccino è sconsigliato a persone immunodepresse o sotto terapia immunosoppressiva, cosi come per le donne gravide o che desiderano esserlo nel mese successivo. Consigliato alle persone affette da <b>HIV</b> e che non hanno ancora sviluppato la sindrome nota come <b>AIDS.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>PESS (Panencefalite sclerosante subacuta)</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tra le altre complicazioni causate dal Morbillo vi è la<b> Panencefalite sclerosante subacuta (PESS)</b>, ne parleremo in maniera più approfondita in un post successivo; anticipiamo qui che è una grave affezione ad esito generalmente letale, colpisce i bambini nella seconda infanzia o i giovani adolescenti e rappresenta una complicanza tardiva di un'infezione da morbillo, ciò è stato dimostrato da molti studi, che hanno rilevato:</div>
<ul>
<li style="text-align: justify;">Presenza di un elevato numero di anticorpi, presenti nel liquor e nel siero dei pazienti, neutralizzanti e inibenti l'<b>emoagglutinazione</b> nei confronti del virus del morbillo. </li>
<li style="text-align: justify;">Presenza di componenti antigeniche tipiche dei <b>paramyxovirus </b>e del <b>morbillovirus </b>nei <b>neuroni</b> e nelle <b>cellule gliali.</b></li>
<li style="text-align: justify;">Isolamento da biopsie cerebrali coltivate in vitro di una variante del morbillo che riproduce sperimentalmente nei roditori la patologia umana. </li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
In questo caso il virus presenta delle differenze a livello strutturale e genomico, tra i quali abbiamo mutazioni e riarrangiamenti del genoma virale, che determinano un'alterazione nei normali processi di replicazione del virus. Ad esempio mancanza, scarsa produzione o alterata struttura e quindi funzionalità, di alcune proteine strutturali tipiche del virus; la proteina M (proteina di matrice) l'<b>emoagglutinina</b> e la proteina coinvolta nel processo della fusione cellulare. Queste tre componenti proteiche sono molto importanti per il virus, per il suo ciclo vitale; sono necessarie per l'infezione e la maturazione dei virioni al termine del proprio ciclo litico. </div>
<div style="text-align: justify;">
Grazie alla vaccinazione è possibile prevenire questa pericolosa complicanza. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Questo in soldoni è ciò che il morbillo può provocare nelle persone che vengono interessate dalla sua azione patogena.<br />
Vediamo brevemente alcune delle sue altre proprietà biologiche.<br />
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQuksrnG5pDqPN0yqjv6L71DEuUIx5W8PzEsTwN5d5N6d2xC6M1Pt1XPH6Tb2s1LD1EAOc6b-BpxYbOg5fzL_oN3R6jjhwuIMVJ3PdPlAEKkXTAl3UNagt8gvNa2euQHwTTnhCp6Ac_g4/s1600/morbillovirus.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="410" data-original-width="490" height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQuksrnG5pDqPN0yqjv6L71DEuUIx5W8PzEsTwN5d5N6d2xC6M1Pt1XPH6Tb2s1LD1EAOc6b-BpxYbOg5fzL_oN3R6jjhwuIMVJ3PdPlAEKkXTAl3UNagt8gvNa2euQHwTTnhCp6Ac_g4/s320/morbillovirus.jpg" width="320" /></a><b><br /></b>
<b>Struttura del virus.</b><br />
Il virus del morbillo, presenta una morfologia tipica dei <b>paramyxovirus</b>. Il diametro delle particelle pleomorfiche risulta compreso tra i 120-250 nm (nanometri). Il <b>nucleocapside</b> possiede un genoma costituito da un'unica molecola di acido nucleico, non segmentato, un singolo filamento genomico di RNA a polarità negativa.<br />
E' circondato dalla proteina nucleocapsidica N e risulta associato alla fosfoproteina enzimatica attiva P e alla grande proteina L, entrambe coinvolte nella trascrizione virale e nella replicazione. Il gene P, codifica anche per proteine non strutturali C e V (<u><i>non presenti nell'immagine a lato</i></u>), il doppio strato lipidico è in parte derivante dalla cellula ospite. Ritroviamo poi la proteina di matrice M e le componenti proteiche fondamentali per la fusione cellulare e l'attività emoagglutinante.</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<b>Moltiplicazione del virus.</b><br />
La modalità attraverso la quale il virus del morbillo si moltiplica nell'organismo ospite è del tutto simile a quella degli altri membri della famiglia dei Paramyxoviridae.<br />
L'associazione della particella virale alla superficie della cellula ospite è seguita dalla fusione tra l'involucro virale e la membrana cellulare, processo che permette la penetrazione della struttura nucleocapsidica all'interno del citoplasma. L'RNA a polarità negativa viene in seguito trascritto grazie all'azione delle proteine, enzimaticamente attive associate al nucelocapside, note come proteine P e L. L'ordine dei geni in termini dei loro prodotti è N, P, M, F, H e L. Dopo la replicazione dell'RNA genomico e la sintesi delle proteine strutturali all'interno del citoplasma della cellula ospite, la maturazione del virus termina con la sua fuoriuscita dalla cellula ospite. Durante il processo di replicazione si possono verificare delle mutazioni, le quali diventano responsabili della mancata fuoriuscita del virus dalla cellula ospite. Ciò può causare delle infezioni inapparenti. </div>
<div style="text-align: justify;">
Inoltre il virus del morbillo può persistere silenziosamente per anni (con replicazione lenta e costante), rendendosi responsabile nel futuro di problematiche come la panencefalite sclerosante subacuta (PESS) e fenomeni di epatite cronica autoimmune.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<b>Patogenesi. </b><br />
Il virus del morbillo provoca un'infezione sistemica, in particolar modo a carico del sistema linfatico, respiratorio e a livello del sistema nervoso centrale. Le infezioni inapparenti sono molto rare. Come accennato sopra, la modalità di contagio possono essere dirette o indirette, tramite entrata in contatto con le secrezioni naso-faringee dell'ospite o le goccioline del Pflugge. Il virus quindi può penetrare nell'ospite suscettibile attraverso l'orofaringe e probabilmente la congiuntiva. La sua moltiplicazione a carico del tratto respiratorio e dei lifonodi regionali è seguita da una <b>viremia </b>primaria con diffusione del virus al resto del <b>sistema reticolo endoteliale, </b>dove avverrà un'ampia replicazione del patogeno.<br />
Una seconda viremia si verifica tra i 5-7 giorni dopo, durante questo periodo il virus si diffonderà a livello della mucosa dei tratti respiratori, gastrointestinali, urinari, pelle e sistema nervoso centrale. </div>
<div style="text-align: justify;">
In questi organi il virus si replica nelle cellule epiteliali, nelle cellule endoteliali, nei monociti e nei macrofagi. Con lo sviluppo di anticorpi sierici, il virus libero viene rapidamente eliminato dal sangue e dai fluidi corporei, ma persiste per diversi periodi nei tessuti linfoidi, polmonari, vescicali e nei leucociti polimorfonucleati. La replicazione del virus negli organi interessati alla sua azione determina inevitabilmente una risposta infiammatoria.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le cellule infettate dal virus contengono antigeni virali, mostrano inclusioni nel citoplasma e nei nuclei. Le cellule infette possono fondere per formare cellule giganti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il tipico esantema che si osserva durante il morbillo è dovuto all'interazione tra le cellule endoteliali infettate dal virus e i linfociti T. L'inizio simultaneo del rush cutaneo e la comparsa degli anticorpi in circolo suggerisce un'azione immunitaria citotossica a carico delle cellule infettate dal virus.</div>
<div style="text-align: justify;">
Altra caratteristica è che nei casi di alterata funzionalità dei linfociti T, non si osserva alcuna eruzione cutanea e la progressione dell'infezione può portare a polmoniti con esito fatale. Gli encefalogrammi anormali sono comuni durante il morbillo, suggerendo frequenti invasioni virali del cervello.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<u><i><b>Fonti:</b></i></u><br />
<ol>
<li style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: x-small;">Anderson LJ, Heilman CA. Protective and disease-enhancing immune responses to respiratory syncytial virus. J Infect Dis. 1995;171:1. </span></i></li>
<li style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: x-small;">CDC Measles-United States, 1994. MMWR. 1995;44(26):486. </span></i></li>
<li style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: x-small;">Chen RT, Markowitz LE, Albrecht P. et al. Measles antibody: reevaluation of protective titers. J Infect Dis. 1990;162:1036.</span></i></li>
<li style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: x-small;">Ekom A, Wkefield AJ, Zack M, Adami HO. Perinatal measles infection and subsequent Crohn's disease. Lancet. 1994;344:508. [PubMed] </span></i></li>
<li style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: x-small;">Godec MS, Asher DM, Swoveland PT. et al. Detection of measles virus genomic sequences in SSPE brain tissue by the polymerase chain reaction. J Med Virol. 1990;30:237. [PubMed] </span></i></li>
<li style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: x-small;">Groothuis JR. Treatment and prevention of severe respiratory syncytial virus infection in young children. Current Opin Infect Dis. 1995;8:206.
Haddock G, Coupar G, Youngson GG. Acute pancreatitis in children: a 15-year review. J Pediatr Surg. 1994;29:719. [PubMed]</span></i></li>
<li style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: x-small;"> Karron RA, Froehlich JL, Bobo L. et al. Rapid detection of parainfluenza type 3 RNA in respiratory specimens: Use of reverse transcription PCR enzyme immunoassay. J Clin Microbiol. 1994;32:484. [PMC free article] [PubMed] </span></i></li>
<li style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: x-small;">Karron RA, Wright PF. et al. A live attenuated bovine parainfluenza virus type 3 vacine is safe, infectious, immunogenic, and phenotypically stable in infants and children. J. Inf. Dis. 1995;171:1107. [PubMed] </span></i></li>
<li style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: x-small;">McIntosh K. Respiratory syncytial virus-successful immunoprophylaxis at last. New Engl J Med. 1993;329:1572. [PubMed] </span></i></li>
<li style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: x-small;">McLean DM: Parainfluenza viruses. p.257. In Zuckerman AJ, Banatvala JE, Pattison JR (eds): Principles and Practice of Clinical Virology (3rd ed). John Wiley & Sons Ltd. Chichester, 1994 .
Miller E, Goldacre M, Pugh S. et al. Risk of aseptic meningitis after measles, mumps, and rubella vaccine in UK children. Lancet. 1993;341:979. [PubMed] </span></i></li>
<li style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: x-small;">Peltola H, Heinonen OP, Valle M. et al. The elimination of indigenous measles, mumps, and rubella from Finland by a 12-year, two-dose vaccination program. N Engl J Med. 1994;331:1397. [PubMed] </span></i></li>
<li style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: x-small;">Thompson NP, Montgomery SM, Pounder RE. et al. Is measles vaccination a risk factor for inflammatory bowel disease? Lancet. 1995;345:1071. [PubMed]</span></i></li>
<li style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: x-small;"> Toms GL. Respiratory syncytial virus: virology, diagnosis, and vaccination. Lung. 1990;168S:388. [PubMed] </span></i></li>
<li style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: x-small;">Welliver RC, Won DT, Middleton E Jr. et al. Role of parainfluenza virus-specific IgE in pathogenesis of croup and wheezing subsequent to infection. J Pediatrics. 1982;101:889. [PubMed]</span></i></li>
</ol>
Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-79581226760541444462017-07-24T16:03:00.000+02:002017-07-24T16:14:18.761+02:00PATOLOGIE SOTTOPOSTE A NOTIFICA OBBLIGATORIA.<div style="text-align: justify;">
Ci sono patologie che vengono sottoposte ad una sorveglianza speciale da parte delle autorità, si tratta di patologie infettive che sono considerate particolarmente pericolose per la salute non solo dei singoli individui, ma della comunità tutta. I dati vengono comunicati alle ASL, e all'istituto superiore di sanità, ma anche l'ISTAT svolge un ruolo molto importante da questo punto di vista; attraverso i censimenti è possibile effettuare delle stratificazioni per fasce d'età, ciò può essere molto importante negli studi epidemiologici ad esempio. La sorveglianza delle malattie infettive è affidata al <b>SIMI (sistema informativo delle malattie infettive). </b>La raccolta dei dati riguardanti le patologie infettive viene svolta dai medici curanti e dalle notifiche che quest'ultimi inviano alle autorità sanitarie locali qualora se ne presenti la necessità. Le modalità con cui le patologie infettive vengono notificate seguono le direttive del <b><a href="http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_normativa_1357_allegato.pdf" target="_blank">decreto ministeriale del 15/12/90</a> </b>e successive modifiche relative alla tubercolosi e altre patologie da micobatteriosi <b>(<a href="http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_normativa_1358_allegato.pdf" target="_blank">decreto ministeriale 28 Luglio 1998)</a></b>. Il decreto ministeriale del 15/12/90, ha regolamentato la notifica della patologie trasmissibili, la programmazione sanitaria e gli eventuali interventi di prevenzione da mettere in atto. Il sistema informativo delle malattie trasmissibili è inoltre affiancato, per alcune patologie di particolare interesse, da specifici flussi informativi, sorveglianze speciali, che integrano tutti gli altri dati acquisiti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ogni paese europeo ha il suo buon parco di patologie che sottopone a notifica obbligatoria secondo specifiche modalità. Si va da un minimo di 22 in Francia ad un massimo di 80 in Finlandia. Alcuni paesi coinvolgono anche i laboratori di analisi nella segnalazione dei casi di patologia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tra i sistemi di sorveglianza speciali citati poco prima abbiamo:</div>
<br />
<ol>
<li style="text-align: justify;"> La sorveglianza nei confronti delle <b>meningiti</b> (<b>circolari Min. Sanità del 29 dicembre 1993 e del 27 luglio 1994</b>), </li>
<li style="text-align: justify;"><span style="background-color: white;">La sorveglianza nei confronti della <b>legionellosi</b> </span>(<b>circolare del Min. della Sanità del 29 dicembre 1993</b>).</li>
<li style="text-align: justify;">Sorveglianza nei confronti della <b>malattia di Creutzfleld-Jacob (D.M. del 21 dicembre 2001).</b></li>
<li style="text-align: justify;">Sorveglianza nei confronti delle<b> tossinfezioni alimentari (D.G.R. del 6 aprile 1999 e D.G.R. del 1 giugno 1999.</b></li>
<li style="text-align: justify;">Sorveglianza nei confronti del morbillo (<b>Circolare 20 aprile 2007</b>).</li>
<li style="text-align: justify;">La sorveglianza integrata nei confronti di<b> morbillo</b> e <b>rosolia </b>(<b>Circolare 20 febbraio 2013</b>).</li>
<li style="text-align: justify;"> Sistemi di sorveglianza attivate dall'Istituto Superiore di Sanità volte ad individuare casi di <b>epatiti virali acute</b> <b>(SEIEVA</b>).</li>
<li style="text-align: justify;">Sorveglianza nei confronti della <b>sindrome emolitica-uremica</b> (<b>SEU).</b></li>
<li style="text-align: justify;">Sorveglianza per le malattie sessualmente trasmissibili <b>(MST)</b>. </li>
</ol>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo detto che anche i laboratori di analisi possono svolgere un ruolo importante nella notifica delle patologie infettive, esistono infatti i sistemi di sorveglianza di laboratorio per le diarree infettive <b>(D.G.R. 4259 del 04/08/98),</b> le meningiti e le altre forme invasive da batteri (<b>D.G.R. 4260 del 04/08/98</b>), le micobatteriosi e la legionellosi (<b>D.G.R. 2488 del 11/05/99) </b>che permettono una migliore accuratezza diagnostica e facilitano l'indirizzo di eventuali azioni di profilassi da intraprendere.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Sotto una tabella riassuntiva delle patologie sottoposte a notifica nel nostro paese in base alle classi di appartenenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<script>
(function(i,s,o,g,r,a,m){i['GoogleAnalyticsObject']=r;i[r]=i[r]||function(){
(i[r].q=i[r].q||[]).push(arguments)},i[r].l=1*new Date();a=s.createElement(o),
m=s.getElementsByTagName(o)[0];a.async=1;a.src=g;m.parentNode.insertBefore(a,m)
})(window,document,'script','https://www.google-analytics.com/analytics.js','ga');
ga('create', 'UA-8138159-2', 'auto');
ga('send', 'pageview');
</script>Nelle prime due classi vengono inserite patologie particolarmente contagiose e che possono causare gravi danni in caso di epidemie. Sono patologie che devono essere notificate entro pochissime ore alle autorità sanitarie locali (ASL) dalla loro rilevazione. Ad esempio nella classe 1 abbiamo patologie come le febbri emorragiche virali (Ebola, Marburg...) patologie estremamente pericolose, esotiche, non presenti quindi sul nostro territorio di osservazione. Per molte di queste patologie bisogna assolutamente isolare il paziente in maniera tempestiva, con tutte le precauzioni per la sua salute e chi lo circonda. Ancora ad esempio abbiamo il <b>tifo esantematico</b> o petecchiale, da non confondere con il tifo causato dalla Salmonella typhi, ma dovuto alla <b>Ricketssia prowazekii.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Tra queste come possiamo notare, nella classe seconda per la precisione, vi sono molte delle patologie interessate dai piani di vaccinazione nazionale, il<b> morbillo </b>ad esempio, purtroppo ancora ai vertici della cronaca soprattutto negli ultimi periodi. Saranno argomenti di cui parleremo presto.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCtnpR5jj6b-dnuQj39bEplJNY8W_tH_IuPwW30IlQ41WduJe40Lrgt2d092IJI-fwJ_cHzZItaeNUE9h5-D0wRh8gwd126B1SjD9V2rlCf_k8S7pB1zTYl_9qqg92ioGqiCixdNtzlmY/s1600/Nuova+immagine+bitmap+%25283%2529.bmp" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="714" data-original-width="1024" height="444" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCtnpR5jj6b-dnuQj39bEplJNY8W_tH_IuPwW30IlQ41WduJe40Lrgt2d092IJI-fwJ_cHzZItaeNUE9h5-D0wRh8gwd126B1SjD9V2rlCf_k8S7pB1zTYl_9qqg92ioGqiCixdNtzlmY/s640/Nuova+immagine+bitmap+%25283%2529.bmp" width="640" /></a></div>
<br />
Per maggiori approfondimenti, consultare i seguenti indirizzi.<br />
Fonti:<br />
<br />
<br />
<ol>
<li><span style="font-size: x-small;"> <span style="font-size: xx-small;"><a href="http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=902&area=Malattie%20infettive&menu=vuoto">http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=902&area=Malattie%20infettive&menu=vuoto</a></span></span></li>
<li><a href="http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=650&area=Malattie%20infettive&menu=vuoto" style="font-size: small;"><span style="font-size: x-small;">http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?id=650&area=Malattie%20infettive&menu=vuoto</span></a></li>
<li><a href="http://www.epicentro.iss.it/temi/infettive/sorveglianza.asp" target="_blank"><span style="font-size: x-small;">Banca dati SIMI</span></a></li>
</ol>
Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-55051780746206633672017-07-13T10:49:00.000+02:002017-07-13T10:49:06.251+02:00LA PULCE DELLA SABBIA: Tunga penetrans.<script>
(function(i,s,o,g,r,a,m){i['GoogleAnalyticsObject']=r;i[r]=i[r]||function(){
(i[r].q=i[r].q||[]).push(arguments)},i[r].l=1*new Date();a=s.createElement(o),
m=s.getElementsByTagName(o)[0];a.async=1;a.src=g;m.parentNode.insertBefore(a,m)
})(window,document,'script','https://www.google-analytics.com/analytics.js','ga');
ga('create', 'UA-8138159-2', 'auto');
ga('send', 'pageview');
</script><br />
<div style="text-align: justify;">
La <b>tungiasi </b>è una parassitosi della pelle, provocata da una piccola pulce conosciuta con svariati nomi <b>(jiggers, pulce della sabbia, nigua, chica, pico, pique, suthi)</b> sembra essere originaria del Sud America, si è diffusa in seguito anche nel continente nero, probabilmente importata nelle regioni dell'Africa Sub-Sahariana a partire dal 19° secolo.
E' una patologia che tende a colpire principalmente le comunità emarginate, tendenti a vivere in forti condizioni di povertà e dallo scarso tenore igienico sanitario, ciò contribuisce notevolmente all'elevata morbilità nelle comunità colpite; determinando tra l'altro una seria compromissione della qualità della vita delle persone e delle comunità colpite da questa patologia...</div>
Il post completo lo potete leggere sul blog satellite a questo indirizzo <a href="https://biosproject-earth.blogspot.com/2017/07/la-pulce-della-sabbia-tunga-penetrans.html" target="_blank"><b>Biosproject:earth: Tunga Penetrans</b>.</a>Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-55267966428472479912017-04-12T18:53:00.002+02:002017-04-12T18:53:04.255+02:00COME PASSANO IN FRETTA 4 ANNI...A pensare che avevo intenzione solo di prendermi una piccola pausa...A chiunque legga questo post, sappia che Biosproject vive. Giusto qualche altro giorno di pazienza...Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-31439260065322831712013-07-11T10:32:00.002+02:002016-10-29T17:43:30.892+02:00DIBATTITO SCIENZA: Appello ai parlamentari sulla mozione anti-OGM<script type="text/javascript">
var _gaq = _gaq || [];
_gaq.push(['_setAccount', 'UA-8138159-2']);
_gaq.push(['_trackPageview']);
(function() {
var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true;
ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://ssl' : 'http://www') + '.google-analytics.com/ga.js';
var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s);
})();
</script><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh25ST9hzAL28zumxTLKR5Wxeu-0IKusbpIpHH_F3s_mnpkfGqBdHyKvkuGMw5Poa9_PjWEk1f4ZxKLN4KxqAiX4I4lX79rW4x1P6Ty7_QMXlXlz4RY-TEgMHTXB_DfBatPOs99MP22JQE/s1600/935749_10201309432797337_1225461273_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh25ST9hzAL28zumxTLKR5Wxeu-0IKusbpIpHH_F3s_mnpkfGqBdHyKvkuGMw5Poa9_PjWEk1f4ZxKLN4KxqAiX4I4lX79rW4x1P6Ty7_QMXlXlz4RY-TEgMHTXB_DfBatPOs99MP22JQE/s640/935749_10201309432797337_1225461273_n.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi in Parlamento verrà discussa e votata una <b><a href="http://www.camera.it/leg17/995?sezione=documenti&tipoDoc=assemblea_allegato_odg&idlegislatura=17&anno=2013&mese=07&giorno=10" target="_blank">mozione</a></b> (potete leggerla all'indirizzo) anti OGM.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Dibattito Scienza,</b> partito come un piccolo gruppo Facebook, oggi conta centinaia di utenti. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sono ricercatori, insegnanti, giornalisti, docenti universitari, blogger e semplici cittadini accomunati da un forte interesse per la scienza, che si ritrovano online per ricordare ai nostri politici che il progresso di un Paese dipende in maniera determinante dalle scelte fatte in materia di ricerca, tecnologia, energia, salute e istruzione. </div>
<div style="text-align: justify;">
Dibattito Scienza ha inviato un appello ai parlamentari riportato in buona parte nel testo sottostante, la lettera potete leggerla anche al seguente indirizzo (<b><a href="http://www.dibattitoscienza.it/2013/07/11/mozione-anti-ogm-appello-di-dibattito-scienza/" target="_blank">dibattito scienza mozione OGM</a></b>).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Onorevole Parlamentare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il gruppo “Dibattito Scienza” è formato da oltre duemila persone accomunate dall’interesse per la scienza, che si sono poste l’obiettivo di promuovere il dialogo tra il mondo scientifico e la classe politica italiana. Crediamo infatti che un buon governo debba trovare le proprie linee guida anche nell’approccio razionale che contraddistingue il metodo scientifico.
Siamo a conoscenza del fatto che in queste ore il Parlamento sta discutendo una mozione concernente “iniziative in merito alla diffusione in agricoltura di organismi geneticamente modificati, con particolare riferimento all’esercizio della clausola di salvaguardia”. Con la presente lettera, il nostro gruppo vuole esprimere il proprio dissenso in merito ai contenuti della mozione suddetta.
A lasciarci perplessi è innanzitutto la richiesta di adottare la clausola di salvaguardia per una coltura geneticamente modificata già approvata dall’Unione Europea. Una coltura OGM, prima di essere autorizzata dall’UE, subisce un lungo e severo processo di valutazione che ne certifica la sicurezza per l’ambiente e per la salute umana. L’adozione della clausola di salvaguardia diventa possibile solo quando vi siano “nuove o ulteriori informazioni divenute disponibili dopo la data dell’autorizzazione e che riguardino la valutazione di rischi ambientali o una nuova valutazione delle informazioni esistenti basata su nuove o supplementari conoscenze scientifiche” (dir. 2001/18/CE, Art. 23). Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, tuttavia, riteniamo un simile provvedimento ingiustificato e guidato più da idee preconcette che non dai fatti. Lo studio di Séralini et al. a cui si fa riferimento nella mozione, oltre a essere stato duramente criticato dalla comunità scientifica per gravi debolezze metodologiche, è già stato esaminato dall’EFSA (European Food Safety Authority), che ha espresso il seguente parere: “Gravi vizi di progettazione e metodologia nello studio di Séralini et al. comportano che esso non soddisfi standard scientifici accettabili e che non ci sia necessità di riesaminare le precedenti valutazioni sulla sicurezza del mais geneticamente modificato NK603″.
L’avversione ideologica nei confronti di questa tecnologia è stata confermata dal ministro Nunzia De Girolamo, che ha annunciato di voler lavorare a un decreto volto a rendere illegale, su tutto il territorio italiano, anche la coltivazione di OGM già autorizzati dalla UE. Un simile provvedimento esporrebbe il nostro Paese a una procedura di infrazione (l’ennesima!) da parte dell’Unione Europea, e negherebbe a ogni agricoltore italiano il diritto di coltivare legittimamente un prodotto già autorizzato dall’autorità competente in materia.
Spesso si dice che gli OGM sono sinonimo di quantità e non di qualità, ragion per cui sarebbero un pericolo per il nostro settore agroalimentare, fatto di eccellenze e di prodotti locali apprezzati in tutto il mondo. Ebbene, occorre ricordare che gli allevatori italiani utilizzano enormi quantità di mangime OGM importato dall’estero, e che molti dei nostri prodotti Made in Italy, come il Parmigiano Reggiano, derivano proprio da animali alimentati con OGM. Perché, quindi, non permettere la coltivazione sul nostro territorio a chi ne vorrà fare uso, piuttosto che rimanere dipendenti da costose derrate estere che stanno peraltro danneggiando la filiera italiana? Un clima più favorevole a questa tecnologia, inoltre, consentirebbe ai nostri ricercatori di mettere a punto colture geneticamente modificate adatte alla tipicità del nostro sistema agro-alimentare (come il pomodoro San Marzano resistente a un virus, sviluppato da un’azienda italiana), riducendo la dipendenza dalle grandi società sementiere straniere. Per ridimensionare il potere delle multinazionali bisognerebbe incentivare davvero la ricerca pubblica sugli OGM – compresa la sperimentazione in campo aperto, e non soltanto in ambiente confinato, come riportato nella mozione. Al contrario, distruggere i campi sperimentali dell’Università della Tuscia, come è stato fatto nel giugno 2012, non ci sembra affatto un modo per promuovere la ricerca sugli OGM.
Vogliamo infine ricordarle come esistano prodotti molto diffusi (il grano Creso con cui produciamo la nostra pasta ed il pompelmo rosa come esempi notevoli) ottenuti con tecniche come l’irraggiamento con radiazioni nucleari o l’uso di sostanze chimiche mutagene. Di fatto sono organismi geneticamente modificati, eppure non sono stati ostacolati allo stesso modo degli OGM.
Prima di salutarla, vorremmo segnalarle alcuni articoli, libri e link a supporto delle nostre considerazioni. Ci auguriamo che troverà queste letture interessanti, che possa discuterne serenamente con i suoi colleghi onorevoli e che possa esprimere il suo voto con razionalità e senza condizionamenti ideologici. </div>
Link utili:<br />
<ul style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; list-style: square; margin: 0px 0px 18px 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<li style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="http://www.scienzainrete.it/contenuto/articolo/roberto-defez/trenta-anni-di-ogm/maggio-2013" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #098ac6; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank">Trent’anni di OGM</a></li>
<li style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="http://www.nature.com/news/specials/gmcrops/index.html" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #098ac6; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank">GM crops: promises and reality (Nature)</a></li>
<li style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="http://www.geneticagraria.it/attachment/SocietaScuolaRicerca/Consensus_ITA.pdf" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #098ac6; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank">Sicurezza alimentare e OGM (Consensus document a cura di diverse società scientifiche italiane)</a></li>
<li style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="http://www.geneticagraria.it/attachment/SocietaScuolaRicerca/Consensus_Coesistenza.pdf" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #098ac6; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank">Coesistenza tra colture tradizionali, biologiche e geneticamente modificate (Consensus document a cura di diverse società scientifiche italiane)</a></li>
<li style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/121128.htm" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #098ac6; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank">Parere dell’EFSA su mais NK603</a></li>
<li style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/category/ogm/" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #098ac6; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank">Articoli di Dario Bressanini sugli OGM</a></li>
</ul>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 15px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Libri:</div>
<ul style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; list-style: square; margin: 0px 0px 18px 1.5em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<li style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="http://www.einaudi.it/libri/libro/anna-meldolesi/organismi-geneticamente-modificati/978880615952" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #098ac6; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank">Anna Meldolesi: “Organismi geneticamente modificati – Storia di un dibattito truccato”</a></li>
<li style="background-color: transparent; border: 0px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="http://online.scuola.zanichelli.it/chiavidilettura/ogm-tra-leggende-e-realta/" style="background-color: transparent; border: 0px; color: #098ac6; font-weight: bold; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" target="_blank">Dario Bressanini: “OGM tra leggende e realtà”</a></li>
</ul>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #555555; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Distinti saluti<br />
Il gruppo Dibattito Scienza</div>
Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-54002786220300809112013-04-15T12:31:00.001+02:002017-04-12T18:54:35.524+02:00LA PREVISIONE DEI TERREMOTI E DIS-CREDITI FORMATIVI <script type="text/javascript">
var _gaq = _gaq || [];
_gaq.push(['_setAccount', 'UA-8138159-2']);
_gaq.push(['_trackPageview']);
(function() {
var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true;
ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://ssl' : 'http://www') + '.google-analytics.com/ga.js';
var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s);
})();
</script><br />
<div style="text-align: justify;">
Su Facebook c'è un gruppo noto come <strong>dibattito scienza</strong>, si discute di tanti argomenti, invito chiunque capiti su questo post a dare un occhiata e ad iscriversi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Alcuni dei membri hanno fatto notare che il giorno 19 Aprile, a Frascati, si terrà una conferenza da parte di <strong>Giampaolo Giuliani</strong>. <br />
Non ha bisogno di presentazioni, bene o male tutti sanno di chi stiamo parlando.</div>
<div style="text-align: justify;">
In ogni caso una ricerca su Google potrà sfatare ogni dubbio e rinfrescare la memoria.</div>
<div style="text-align: justify;">
Direte voi: il signor Giuliani terrà una conferenza e dove sta il problema?<br />
Nessun problema su questo, però da alcuni membri del gruppo è stato fatto notare che la partecipazione alla conferenza, tra l'altro senza contradittorio, verrà considerata come <strong>credito formativo</strong> per gli studenti delle scuole superiori... e questo può essere un problema.<br />
Il motivo? I terremoti non possono essere previsti, le conoscenze scientifiche a riguardo non lo permettono ancora. Sia ben chiaro, nessuno vuole ostacolare nessuno, la libertà di espressione deve essere valida per tutti, ma il dover offrire crediti formativi, come se le suddette teorie sull'incredibile ma vero con questo metodo è possibile prevedere i terremoti, quando a favore non vi sono prove, lascia alquanto perplessi. Soprattutto se vengono rilasciati in questo caso. E'come si desse adito a favorire la divulgazione di quelle che, fino a prova contraria, sono teorie pseudoscientifiche. Con il rischio della creazione di falsi miti e credenze. <br />
<br />
<a name='more'></a><br /><br />
Il gruppo <a href="https://www.facebook.com/groups/dibattitoscienza/" target="_blank"><strong>dibattito scienza</strong></a><strong> </strong>ha inviato un appello,a cui hanno aderito molti blogger e giornalisti scientifici, riportato sotto. <br />
Per chi volesse aderire alla raccolta firme, può lasciare un commento al post, lasciando nome e cognome, entro lunedi 16 aprile, per poter essere tra i firmatari della lettera. Inoltre si può inviare una email a <a href="mailto:petizionigiuliani@outlook.com">petizionigiuliani@outlook.com</a><br />
per tutto il resto sotto è riportato un appello rivolto agli istituti superiori di Frascati </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<br />
Ai signori Dirigenti Scolastici e Consigli di Classe: </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Istituto Tecnico Industriale “E. Fermi” – Via Cesare Minardi 14 – Frascati</div>
<div style="text-align: justify;">
Istituto Professionale per i Servizi Commerciali “M. Pantaleoni” – Via B. Postorino 27 – Frascati </div>
<div style="text-align: justify;">
Liceo Classico “Marco Tullio Cicerone” – Via Fontana Vecchia 2 – Frascati </div>
<div style="text-align: justify;">
Istituto Tecnico Commerciale “Michelangelo Buonarroti” – Via Angelo Celli 1 – Frascati </div>
<div style="text-align: justify;">
Liceo Scientifico “Bruno Touschek” – Via Kennedy – Grottaferrata </div>
<div style="text-align: justify;">
Scuola Superiore “Giovanni Falcone” – Via Garibaldi,19 – Grottaferrata </div>
<div style="text-align: justify;">
Scuola Superiore “San Nilo” – Piazza Marconi, 7 – Grottaferrata Istituto Salesiano Villa Sora - Via Tuscolana, 5 - Frascati </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
e, per conoscenza: </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Italia Nostra – Settore Educazione al Patrimonio - <a href="mailto:educazioneformazione@italianostra.org">educazioneformazione@italianostra.org</a> </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>Oggetto: Crediti formativi per conferenza Giampaolo Giuliani</strong> </div>
<div style="text-align: justify;">
Egregi Signori,</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
scriviamo per richiedere una vostra presa di posizione in merito all’evento del titolo “È possibile prevedere i terremoti?”, che si terrà il 19 Aprile a Frascati. Questo evento prevede la presenza di Giampaolo Giuliani, che ha recentemente fatto parlare di sé perché sostiene di poter prevedere i terremoti osservando le emissioni di radon, affiancato da Leonardo Nicoli, direttore della Fondazione Giuliani. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dobbiamo con rammarico osservare che un’associazione meritoria, Italia Nostra, offra il proprio patrocinio a un evento in cui un signore che si muove all’esterno della comunità scientifica può liberamente divulgare le sue opinabili ipotesi su un tema alquanto delicato e sensibile, il tutto senza alcun contraddittorio. Certamente ognuno ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, il rammarico nasce dalla perentorietà di certe affermazioni del signor Giuliani, che non risultano a tutt’oggi verificate (vedi approfondimento allegato), diffuse sull’onda emotiva in un paese che negli ultimi anni ha avuto a che fare con eventi sismici particolarmente distruttivi. Il rammarico si trasforma però in sdegno nell’apprendere che la partecipazione a questo incontro verrà considerata come credito formativo per gli studenti, nonostante non ci sia alcun riconoscimento ufficiale delle idee del Sig. Giuliani, né da parte del MIUR né da parte di altri Istituti che si occupano di territorio, a qualunque titolo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Una cosa che vorremmo fosse insegnata agli studenti è che qualunque teoria riguardante fenomeni naturali deve umilmente sottoporsi al giudizio di tutti coloro che studiano, nei vari aspetti, questo stesso fenomeno (peer-review). Questo giudizio dovrà avvenire attraverso procedure standard, che non possono prescindere da metodologie condivise di indagine; dall’elaborazione di ipotesi e previsioni potenzialmente verificabili; da adeguata pubblicazione dei risultati sperimentali; dal controllo di esperti indipendenti; dalla verifica sperimentale indipendente delle ipotesi formulate, ecc. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’insieme di queste procedure non è un capriccio di qualche fantomatico establishment; al contrario, queste regole hanno lo scopo di garantire una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. Esse costituiscono il metodo scientifico, che si è andato costruendo nel corso dei secoli con il contributo di tutti coloro che si occupano di Scienza e di Conoscenza, nella consapevolezza che la conoscenza scientifica ha come giudice unico la Natura stessa, non un’autorità terrestre, non sicuramente l’opinione pubblica. Chi si colloca al difuori di queste pratiche collaudate – che, proprio in virtù del fatto di ammettere la possibilità di errore, forniscono gli strumenti per individuarlo e correggerlo – si colloca al di fuori del mondo della scienza. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Purtroppo – e l’esame delle cause sarebbe lungo è complesso – in questi ultimi anni in Italia stiamo assistendo al fiorire di sedicenti “ricercatori indipendenti” in vari campi del sapere; personaggi che si fanno vanto dell’essere “emarginati dalla scienza ufficiale”, e trovano così la maniera di diventare noti all’opinione pubblica, propugnando fantomatiche “scoperte eccezionali”, rifiutate a causa di chissà quali indegni complotti. Questi venditori di illusioni giocano spesso con la sofferenza delle persone, e trovano chi li sostiene per meri interessi politici, ideologici od economici. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Contemporaneamente viene sottovalutato, non finanziato, ostacolato il lavoro di tanti ricercatori seri (spesso precari e malpagati) la cui colpa è quella di non far parte del grande circuito mediatico, di non “far notizia”. Il vero scandalo non è il presunto ostracismo verso Giuliani o quelli come lui: il vero scandalo è che l’Italia destina sempre meno risorse alla ricerca seria, all’Università, all’Istruzione, mettendo una seria ipoteca sul nostro futuro come nazione sviluppata e costringendo molti dei nostri ingegni più brillanti a trasferirsi all’estero. Dare legittimità agli outsider come Giuliani di certo non aiuta a muoversi in questa direzione. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In conclusione chiediamo a tutti voi, Dirigenti Scolastici e Docenti, di dare la massima visibilità a questo documento e di non riconoscere, in sede di consiglio di classe, crediti formativi a fronte della presentazione dell’attestato di frequenza all’evento. </div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>Possiamo suggerire, in alternativa, la partecipazione all’incontro "La previsione dei terremoti: tra miti e realtà" di Warner Marzocchi, direttore di ricerca presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia – INGV, che si terrà il 18 aprile ore 16-18 presso il Dipartimento di Fisica, Università la Sapienza, Aula Amaldi.</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ci auguriamo, ove possibile e compatibilmente con il carico didattico, che quanto scritto funga da stimolo per aprire una discussione con gli studenti sull’importanza di una corretta e rigorosa informazione scientifica. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Distinti saluti. Marco Fulvio Barozzi, blogger scientifico e insegnante </div>
<div style="text-align: justify;">
Luca Di Fino, ricercatore TD Dip. Fisica, Università Tor Vergata</div>
<div style="text-align: justify;">
Aldo Piombino, blogger scientifico </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong>Simone Angioni, chimico, Università di Pavia, Segretario Associazione Culturale Scientificast Marzia Bandoni, esperta e-learning Martino Benzi, </strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong>ingegnere </strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong>Paolo Bianchi, blogger scientifico, Associazione Culturale Scientificast </strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong>Marco Casolino, Primo Ricercatore INFN e Dip. Fisica, Università Roma Tor Vergata </strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong>Pellegrino Conte, professore associato di Chimica Agraria, Università degli Studi di Palermo </strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong>Carlo Cosmelli, docente di Fisica, Dipartimento di Fisica, Università Roma Sapienza </strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong>Marco Ferrari, giornalista scientifico </strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong>Mario Genco, Dibattito Scienza </strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong>Milena Macciò, Dibattito Scienza </strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong>Silvano Mattioli, Dibattito Scienza </strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong>Marco Messineo </strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong>Silvia Onesti, Elettra-Sincrotrone Trieste</strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong> Daniele Oppo, cronista free lance e blogger.</strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong> Giuseppe Perelli, studente di dottorato in Scienze Computazionali e Informatiche </strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong>Lisa Signorile, biologa e blogger scientifica. </strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong>Fabrizio Tessari, Dibattito Scienza </strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong>Luca Vanini, studente in Ingegneria Meccanica </strong></span></u></div>
<div style="text-align: justify;">
<u><span style="color: red;"><strong>Bruna Vestri, blogger Veronica Zaconte, fisico …</strong></span></u> </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un breve approfondimento Le idee di Giampaolo Giuliani non sono così originali e rivoluzionarie come certa stampa afferma: sulle relazioni fra emissioni di radon e terremoti ci sono diversi studi in molte aree sismiche del mondo, da Taiwan all'Islanda, passando per la California. Tutte le principali riviste scientifiche specializzate ne hanno prima o poi parlato. Che non sia propriamente una novità lo dimostrano le prime tracce in bibliografia, che risalgono al 1967. In California il sistema fu usato regolarmente per un po' di tempo negli anni '70. Ci furono dei riscontri per un paio di eventi nel 1979, ma poi il metodo è stato sostanzialmente eliminato perché la sua affidabilità era scadente; per esempio, il terremoto di Landers del 1972 fu seguito un paio di settimane dopo l'evento da anomali valori del gas e nel 1981 ci fu un brusco innalzamento dei livelli nell'area di Los Angeles, ma non accadde nulla. A Taiwan, dove vi sono aree particolarmente idonee a questi studi, sia geologicamente che climaticamente, si sono registrati diversi episodi di correlazione tra radon e sismicità. Ad esempio, la sorveglianza della faglia di Chuko ha dimostrato un aumento delle emissioni di radon prima di eventi sismici lungo quella specifica faglia, ma ancora senza raggiungere una predizione degli eventi stessi in qualche misura soddisfacente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il problema è che questi studi hanno dato troppi falsi positivi mettendo in evidenza quanto poco il radon sia predittivo. Una previsione è valida quando funziona, cioè quando l'evento si verifica. Una previsione è sbagliata sia se prevede qualcosa che poi non avviene (falso positivo), sia quando non prevede qualcosa che invece avviene (falso negativo). Dire che prima o poi pioverà a Roma è sicuramente una previsione che sarà confermata dai fatti, ma non può considerarsi di certo rivoluzionaria, anche se basata su osservazioni condivise. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
C'è poi una differenza fondamentale fra Giuliani e queste ricerche: tutte si basano sullo studio di una singola faglia, quando invece Giuliani parla genericamente di aree. Questo è un particolare di non trascurabile importanza: prevedere un terremoto significa fare un comunicato in cui si scrive che “circa il tal giorno alla tal ora si verificherà lungo quella faglia un evento di magnitudo n il quale provocherà uno scuotimento come da cartografia allegata”. Come si può definire l'area in cui vanno presi provvedimenti di protezione civile senza sapere quale faglia si muoverà? </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ricordiamo inoltre che Giuliani non ha mai realmente previsto nulla di significativo, come dimostra un video del Marzo 2010 preparato dai ricercatori dell’INGV, grazie al quale vengono messe in evidenza tutte le sue contraddizioni: infatti non riesce, nemmeno successivamente al tragico sisma che il 6 Aprile del 2009 colpì la città dell’Aquila, a fornire una informazione coerente sulla sua presunta previsione del terremoto. Anzi, risulta agli atti che una settimana prima del fatale terremoto aquilano voleva sgomberare Sulmona a seguito dell'evento di Magnitudo 4.0 che aveva colpito la cittadina il 29 marzo 2009. Insomma, si prevede pioggia a Frascati e poi aprono gli ombrelli a Ladispoli. Che previsione è? </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo convinti che la ricerca sui segnali premonitori dei terremoti sia importante, ma debba essere condotta contesti davvero affidabili, non certo sull’onda dell’emotività o della personalizzazione. Siamo tuttavia altrettanto certi che in un paese come il nostro sia più importante investire nella prevenzione, con una adeguata gestione del territorio e con norme e controlli più stringenti sul patrimonio edilizio. La lezione ci viene dal Giappone, paese con sismicità anche superiore alla nostra: costruire in maniera corretta e nei luoghi corretti vuol dire anzitutto abbattere drasticamente la perdita di vite umane, anche in caso di forti terremoti, oltre a ridurre sensibilmente i costi per la ricostruzione post-sismica. Certo che ci vogliono precise scelte politiche, e all’orizzonte non si vedono segnali confortanti. </div>
Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-58228734350233059112013-03-22T18:28:00.000+01:002017-04-12T18:54:56.274+02:00CARNEVALE DELLA CHIMICA: La chimica delle difese (il sistema del complemento).<div style="text-align: justify;">
Questo post partecipa alla 26esima edizione del <strong><a href="http://www.carnevaledellachimica.org/" target="_blank">carnevale della chimica</a></strong>;(al presente link trovate il bando di questaa edzione) questa tornata sarà ospitata dal blog di teresa celestino <strong><a href="http://www.teresacelestino.net/teresacelestino.net/Blog/Blog.html" target="_blank">Pensieri in provetta</a></strong>. Invito tutti i lettori a visitare il suo blog, dove saranno esposti e presentati tutti i contributi scitti dai vari blogger per questo carnevale. Buona lettura.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il sistema immunitario viene comunemente suddiviso in innato e acquisito. Per innato ci si riferisce a quell'insieme di cellule e molecole immediatamente attive nella difesa dell'organismo contro invasioni esterne, ma che non possied i cosidetti meccanismi della memoria tipici dell'immunita acquisita. <br />
<br />
<a name='more'></a><br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tra i protagonisti dell'immunità innata abbiamo il gruppo delle cellule comunemente indicate con il termine di fagociti, anche se bisogna sottolineare che le componenti del sistema immunitario innato non sono rappresentate solo da tali cellule ma annoverano tante altre componenti dell'organismo, tra cui gli epiteli, enzimi (lisozima, fosfolipasi A ecc...) lo stesso ambiente acido dello stomaco e via discorrendo...solo se un agente infettivo riesce ad oltrepassare queste difese innate, ad eludere le cellule fagocitarie e a replicarsi silenziosamente per poi "sovraccaricare di lavoro" tali difese intervengono altri meccanismi, tipici dell'immunità acquisita; con formazione di cellule effetrici antigene specifiche, i cui prodotti cellulari, come gli anticorpi saranno diretti contro specifiche componenti dei patogeni favorendone la distruzione e di cellule della memoria in grado di prevenire future infezioni da parte degli stessi patogeni. </div>
<div style="text-align: justify;">
Vi è anche un altra componente del sistema immunitario che svolge un ruolo importante nella difesa dell'organismo ed è il sistema del complemento.</div>
<div style="text-align: justify;">
Venne chiamamato così in quanto si scopri che le molecole che lo componevano erano in grado di legarsi agli immunocomplessi, facilitando l'opsonizzazione e l'uccisione dei batteri da parte degli anticorpi, in realtà il complemento può operare anche senza la presenza di anticorpi specifici diretti contro uno specifico antigene, quindi svolgendo anche un ruolo fondamentale e attivo nell'immunita innata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il sistema del complemento è composto da diverse proteine presenti nel plasma, che interagiscono tra di loro per opsonizzare (detto in soldoni è una specie di etichettatura molecolare, le componenti del complemento si associano al patogeno rivestendolo e facilitandone l'eliminazione da parte delle componenti del sistema immunitario) i microrganismi patogeni e di indurre una serie di risposte infiammatorie fondamentali nel combattere l'infezione. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il sistema del complemento è composto da diverse proteine presenti nel plasma, che interagiscono tra di loro per opsonizzare (detto in soldoni è una specie di etichettatura molecolare, le componenti del complemento si associano al patogeno rivestendolo e facilitandone l'eliminazione da parte delle componenti del sistema immunitario) i microrganismi patogeni e di indurre una serie di risposte infiammatorie fondamentali nel combattere l'infezione. </div>
Molti enzimi del complemento sono appartenenti ad una particolare classe di enzimi noti come zimogeni. <br />
distribuiti ampiamente nei fluidi corporei, ma la loro funzionalità è inibita. Qualora si verifichi una infezione, questi zimogeni vengono attivati localmente e si innesca quella che in biochimica viene definita "una cascata di enzimi". <br />
Alcuni zimogeni del complemento vengono attivati, ciò può verificarsi in vari modi, tra questi abbiamo una modifica delle strutture di queste proteine che si ripercuote sulla loro funzionalità. In casi come questo la modifica è rappresentata da un vero e proprio taglio della proteina. La proteina così attivata legherà a sua volta un subtrato, rappresentato in questo caso da un'altra proteina del complemento inattiva, tagliandola e attivandola, a sua volta questa proteina legherà un altro substrato portando avanti lo stesso processo di quella precedente e via dicendo. In questo modo l'attivazione di un piccolo gruppo di proteine porterà ad una risposta che sarà enormemente amplficata. <br />
<br />
Tre sono i meccanismi distinti tramite i quali il complemento porta avanti la sua azione di difesa dell'organismo.<br />
1) Genera un grande numero di molecole che si legano alla superficie dei patogeni, rivestendoli ed etichettandoli, in modo che possano essere facilmente riconosciuti dai fagociti del sistema immunitario innato. <br />
2) I piccoli frammenti di alcune proteine del complemento hanno proprietà chemiotattiche in grado di reclutare nel sito di attivazione del complemento numerosi fagociti.<br />
3) Alcune componenti terminali della via del complemento sono in grado di poter costruire dei veri e propri pori nella membrana batterica danneggiandole gravemente e causandone la lisi.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgj3oi2C2t963toUbDhji11ZCINbs7wKdsAYsV25g41O2MCA2cwDbyVeZyEXVLB98zRWcNqOWLbmLvr69E8lgdfNbHWQxW9at57eoU6MrDgcOAFyH9VUu7E_HcVgV2uU920hrUqkv2QPL0/s1600/ch2f7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="161" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgj3oi2C2t963toUbDhji11ZCINbs7wKdsAYsV25g41O2MCA2cwDbyVeZyEXVLB98zRWcNqOWLbmLvr69E8lgdfNbHWQxW9at57eoU6MrDgcOAFyH9VUu7E_HcVgV2uU920hrUqkv2QPL0/s320/ch2f7.jpg" usa="true" width="320" /></a></div>
<br />
L'azione del complemento si può esplicare attraverso tre vie. <br />
<ul>
<li>la via classica</li>
<li>la via della lectina che lega il mannosio</li>
<li>la via alternativa.</li>
</ul>
Ognuna di queste differenti sarà caratterizzata da una sequenza di reazioni che porteranno alla formazione di un complesso molecolare chiamato genericamente <strong>C3 convertasi</strong>. La generazione del complesso noto come C3 convertasi sarà di fondamentale importanza per l'attivazione di tutti quei processi che porteranno alle fasi tardive di attivazione del complemento. <br />
L'ostacolo più grande nella comprensione del suo funzionamento è rappresentato dalla nomenclatura delle componenti proteiche. <br />
<strong>La via classica.</strong><br />
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqBwfzUUBv200Dr1qJxNJ-tluCE4-dF8N-uaCfvcPdVPNTo_HcjiCYj6uqNyhToi6kMX70BpQfqw_q4PIaRpFHc5xMCgqIDKR-EZbIZ55UllxKkUGhCr6VR8ixbOMlfXL57m294I7m2jw/s1600/complesso+C1.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqBwfzUUBv200Dr1qJxNJ-tluCE4-dF8N-uaCfvcPdVPNTo_HcjiCYj6uqNyhToi6kMX70BpQfqw_q4PIaRpFHc5xMCgqIDKR-EZbIZ55UllxKkUGhCr6VR8ixbOMlfXL57m294I7m2jw/s320/complesso+C1.jpg" usa="true" width="184" /></a></div>
La via classica di attivazione del complemento ha come protagonista principale il complesso proteico indicato dalla sigla C1. <br />
Tale complesso proteico è costituito da 3 componenti: C1q; C1r; C1s.<br />
C1q ha sei domini globulari in grado di legarsi a strutture molecolari presenti sulla superficie dei patogeni o all'immunocomplesso (antigene + anticorpo). Il legame alla superficie di un patogeno o ad un immunocomplesso, provoca una alterazione strutturale che si ricpercuote sulla funzionalità delle altre proteine associate. La modifica strutturale di C1q causa l'attivazione enzimatica autocatalitica in C1r che sarà a sua volta in grado di eseguire un taglio a livello della struttura di C1s, portando alla formazione di una serina proteasi attiva. Una serina proteasi attiva è un enzima in grado di ....<br />
Il complesso C1 legato alla superficie del patogeno potrà, grazie all'attività catalitica di C1s eseguire dei tagli a livello delle successive componenti della via classica <strong>C4</strong> e <strong>C2</strong>.<br />
Verranno tagliate portando alla formazione di frammenti grandi (C4b e C2b) e di frammenti più piccoli (C4a e C2a). <br />
Come riassunto nell'immagine sotto il proceso lo possiamo suddividere per comodità in più stadi:<br />
<strong>Stadio 1</strong>: C1s taglia C4, producendo due frammenti di dimensioni differenti. Il frammento maggiore (C4b) si associerà alla superficie del patogeno, una volta che tale legame sarà avvenuto potrà avvenire il legame con C2, (<strong>stadio 2</strong>) il legame causerà una modifica strutturale e funzionale in C2 che ne determinerà l'attivazione della azione autocatalitica che ne determinerà la suddivisione in due frammenti; quelo più grande noto come C2b rimarrà legato a C4 portando alla formazione del complesso proteico noto come C3 convertasi della via classica (C4b2b).<br />
L'attività di questo complesso sarà quello di tagliare numerose molecole di C3, il taglio anche in questo caso comporterà formazione di frammenti grandi e piccoli. I frammenti grandi noti come C3b si legeranno alla superficie del patogeno etichettandolo, mentre C3a fungerà da mediatore infiammatorio.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXAaNedpws5tV-mlUr_q82B64c_BDC_L12MXyLtiYkK2F4wPG_v1tXrfmwtbdJNPy3S0ZE2s9mhN3NMmZnkVERTFszYsemwbLZ1DVo-55qK1mCvi5EYdlKijYNW6gqIorqLnI6RS3oUM8/s1600/ch2f11.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="138" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXAaNedpws5tV-mlUr_q82B64c_BDC_L12MXyLtiYkK2F4wPG_v1tXrfmwtbdJNPy3S0ZE2s9mhN3NMmZnkVERTFszYsemwbLZ1DVo-55qK1mCvi5EYdlKijYNW6gqIorqLnI6RS3oUM8/s320/ch2f11.jpg" usa="true" width="320" /></a></div>
<br />
<strong>La via della lectina che lega il mannosio.</strong><br />
<div class="separator" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none; clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwhpyU7V_ZRNtAg4e9eMiOl-uyI5STGb7c88R7tusaKppwKGsaatAu_f59cI14hiH9hV2F3teXTNJknnBdqB4MI_AxRnZH4bPXL-cPadbXGW2VMLxNHV5L-OiCF_RK69r5_jt1b9Ky8BE/s1600/ch2f13.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwhpyU7V_ZRNtAg4e9eMiOl-uyI5STGb7c88R7tusaKppwKGsaatAu_f59cI14hiH9hV2F3teXTNJknnBdqB4MI_AxRnZH4bPXL-cPadbXGW2VMLxNHV5L-OiCF_RK69r5_jt1b9Ky8BE/s320/ch2f13.jpg" usa="true" width="174" /></a></div>
La via della lectina che lega il mannosio utilizza una proteina molto simile al complesso C1q, tale proteina è nota con la sigla MBL (mannose binding lectine).<br />
Questa proteina lega specificamente residui di mannosio e altri zuccheri, presenti sulla superficie dei patogeni, e disposte in determinati schemi, nelle cellule dei vertebrati tali residui sono ricoperti da altri zuccheri (acido sialico), quindi la lectina che lega il mannosio è in grado di legarsi solo alle strutture dei patogeni evitando in questo modo di dare l'avvio al complemento sulle strutture dell'ospite. <br />
Come C1q ha 6 domini globulari tramite i quali interagisce con le strutture del patogeno. Inoltre ad essa strettamente associata troviamo due complessi (MASP1 e MASP2) con funzioni strettamente omologhe a quelle di C1r e C1s della via classica. Anche in questo caso il legame del complesso più grande alla superficie del patogeno induce un cambiamento strutturale che si ripercuote sulla funzionalità di MASP1-2 i quali taglieranno C4 e C2 e portando alla formazione della <strong>C3 convertasi.</strong><br />
<br />
<br />
<br />
<strong>L'attivazione del complemento deve essere confinata alla superficie sulla quale viene originata. </strong><br />
Una delle funzioni principali del complemento è quella di reclutare fagociti nei siti di infezione, i quali avendo sulla loro superficie recettori proteici sono in grado di riconoscere il complemento e fagocitare i patogeni. <br />
Il complemento si attiva a partire da poche molecole che a lro volta legano altre componenti inattive del complemento modificandole e attivandole e via dicendo, la risposta viene quindi amplificata enormemente con il risultato che migliaia di molecole rivestono le superfici dei patogeni. Un processo simile deve necessariamente essere tenuto sotto controllo e varie devono essere le modalità di controllo, in quanto una attivazione incontrollata che per caso coinvolgesse anche le strutture dell'ospite porterebbe ad enormi danni.<br />
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEik1Ho4fPPirduwBFYgzERm_pHXnLSsOGsdL_zhn1wd3VfLuPSBmor35lPjotSC2omi7SOSmYq1aWulx2R2qyUwRj3TuaVnSqYI1F-0H4xKW0kS_4eoIzyF4XoXIRlhfT4_yQ6ipm4Kj-8/s1600/ch2f14.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEik1Ho4fPPirduwBFYgzERm_pHXnLSsOGsdL_zhn1wd3VfLuPSBmor35lPjotSC2omi7SOSmYq1aWulx2R2qyUwRj3TuaVnSqYI1F-0H4xKW0kS_4eoIzyF4XoXIRlhfT4_yQ6ipm4Kj-8/s320/ch2f14.jpg" usa="true" width="199" /></a>Se rileggiamo quanto scritto sopra, noteremo che la via classica e della lectina che lega il mannosio sono attivate dal legame con la superficie del patogeno e che tutte le reazioni che ne conseguono avvengono in strettissima vicinanza con la superficie del patogeno e come il taglio di C3 e successivo rivestimento da parte di C3b della superficie del patogeno avvengano solo sulla superficie del patogeno e non nel plasma o altrove, con il rischio di interazione con le cellule dell'ospite. </div>
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">
Tale controllo avviene durante il taglio di C4 nelle componenti grandi e piccole, C4b associato alla struttura dell'ospite espone un legame tioestere estremamente reattivo che permette di legare molecole nell'immediato sito di reazione. C4 viene tagliato a livello della superficie del patogeno dalle componenti della via classica o di MBL, ciò permette un suo rapidissimo legame alle strutture del patogeno.</div>
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">
Se C4b non forma rapidamente un legame con queste strutture viene inattivato tramite una idrolisi spontanea del legame tioestere, l'idrolisi avviene grazie all'ambiente acquoso circostante, e rende C4 incapace di potersi legare a qualsiasi struttura cellulare. Di conseguenza anche il legame di C2 a C4 deve necessariamente avvenire a livello della superficie del patogeno, e di conseguenza una volta che si è formata la C3 convertasi , il tglio di C3 e la successiva opsonizzazione avviene a livello della superficie del patogeno. </div>
<br />
<strong>L'idrolisi di C3 e la via alternativa del complemento.</strong><br />
La via alternativa del complemento è chiamatain questo modo perchè fu scoperto com secondo meccanismo alternativo alla via classica. Questa via può avere luogo sulla superifcie di diversi microbi anche in assenza di anticorpi specifici. La via alternativa porta alla formazione di una C3 convertasi differente da quella della via classica, costituita dalle componenti (C3bBb).<br />
Altra differenza è che in questo caso la via alternativa non inizia tramite complessi proteici associati alla superficie del microrganismo, ma in prosimità di esso grazie ad una reazione di idrolisi di C3. <br />
C3 è una proteina particolarmente abbondante nel plasma, un frmmento grande (C3b) viene prodotto spontaneamente mediante taglio proteolitico spontaneo del legame tioestere in C3; tale taglio porta alla formazione di un frammento grande idrato (C3bH2O). La conformazione alterata di tale proteina favorice l'imediato legame del fattore B, proteina plasmatica, il legame di questa proteina a C3bH20 favorirà a sua volta il legame del fattore D il quale taglierà il fattore B in due frammenti, dei quali quello più grande rimane legato alla C3bH20. Questo complesso è noto come C3 convertasi di fase fluida. <br />
Viene prodotto in basse quantità ma è in grado di poter tagliare molte molecole di C3 in frammenti grandi e piccoli, i frammenti grandi (C3b). Molti frammenti C3b vengono inattivati mediante idrolisi, con un meccanismo analogo a quello descritto sopra, un parte si associerà al patogeno e sarà legato dal fattore B, che diventerà substrato per il fattore D portando alla formazione della C3 convertasi (C3bBb) della via alternativa). <br />
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY-Tdx2mwfiAE9X6hP8luGEaf2k905fE1xqCF7S6VLiGuIeZ4k9kyj_6yCMYLrNe9emz9mzUd0quDbTmQzOpgY17qUawQO6xYjQYB-OIUdgJ-ME2TuDGHIW0TEzr97dZpqCOxXyYB47D0/s1600/ch2f17.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="92" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgY-Tdx2mwfiAE9X6hP8luGEaf2k905fE1xqCF7S6VLiGuIeZ4k9kyj_6yCMYLrNe9emz9mzUd0quDbTmQzOpgY17qUawQO6xYjQYB-OIUdgJ-ME2TuDGHIW0TEzr97dZpqCOxXyYB47D0/s320/ch2f17.jpg" usa="true" width="320" /></a></div>
<br /></div>
<strong>Regolazione.</strong><br />
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">
Quando C3b lega la cellula ospite, molte proteine regolatorie del cmplemento presenti nel plasma e sulla membrana cellulare della cellula ospite, si combinano per prevenire la continuazione dell'attivazione del complemento. Queste proteine interagiscono con C3b, sia preveendo la formazione della convertasi sia promuovendo la sua rapida dissociazione. Infatti, abbiamo proteine e molecole che competono con le componenti del complemento. Un esempio è rappresentato dalla proteina di membrana CR1 e dal fattore di accelerazione di decadimento (DAF) competono con il fattore B per il legame a C3b sulla superficie cellulare e possono spiazzare Bb da una convertasi appena formata, ancora C3b può essere inattivata dal fattore I, tutte queste proteine inibitorie le troviamo in genere sulla superficie delle cellule dell'ospite, mentre i microrganismi non possiedono tali meccanismi. </div>
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1xdmuYba1uiJB51CXsFRV0oodW6n73PYkYIBVGHoEXdnTmPAVPqezU_2pPRybrpX7IGFpZWo-rJF_e24RXiDui3JQghE21zP1EH73huNAw4hH2R5RVXhhXuhLr1t6ZKCxYcd1d_vAAXg/s1600/ch2f15.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh1xdmuYba1uiJB51CXsFRV0oodW6n73PYkYIBVGHoEXdnTmPAVPqezU_2pPRybrpX7IGFpZWo-rJF_e24RXiDui3JQghE21zP1EH73huNAw4hH2R5RVXhhXuhLr1t6ZKCxYcd1d_vAAXg/s400/ch2f15.jpg" usa="true" width="198" /></a></div>
<div style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">
<strong>La C3 convertasi di membrana deposita un grande numero di frammenti C3b sulla superficie dei patogeni generando la C5 convertasi.</strong></div>
L'effetto principale della formazione della C3 convertasi è di ricoprire le superfici dei patogeni con grandissime quantità di molecole di C3b. In seguito si avrà la formazione della C5 convertasi. Nella via classica e nella via della lectina che lega il mannosio la C5 convertasi sarà formata dal legame di C4b2b3b, nella via alternativa dal legame di C3b2Bb. La molecola C5 viene catturata dal complesso di convertasi medinte un legame ad un sito accettore su C3b ed è quindi reso sensibile al taglio proteolitico da parte dell'attività proteasica di C2b o Bb. <br />
La produzione di C5b determinerà l'inizio dell'attività delle coponenti terminali del complemento.<br />
<br />
<strong>La formazione dei pori sulla superficie cellulare.</strong><br />
Le componenti terminali del complemento possono portare alla formazione di pori sulla superficie dei microrganismi, causando in questo modo la lisi delle cellule. Nell'immagine sotto è mostrato in sintesi il processo.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHNHHSXOm2HQRJPrjmcDfOi2-KqT9x08ESIWi54oqasf8UXLWbbaHiBrpUKVo8UYq5MaEqjA1QHlbumAJnqTPPipAVB-98mWWiYYnevmYg9PP6EuBqiDHhxroUy_5UKI944ZskVSkdm68/s1600/ch2f24.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="201" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHNHHSXOm2HQRJPrjmcDfOi2-KqT9x08ESIWi54oqasf8UXLWbbaHiBrpUKVo8UYq5MaEqjA1QHlbumAJnqTPPipAVB-98mWWiYYnevmYg9PP6EuBqiDHhxroUy_5UKI944ZskVSkdm68/s320/ch2f24.jpg" usa="true" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
In questo caso si viene a creare un vero e proprio complesso di attacco alla membrana. Il primo passo nella formazione del taglio di C5 attraverso una C5 convertasi che rilascia C5b. Nello stadio successivo C5b sarà fondamentale nel dare inizio all'assemblaggio dei succesivi componenti del complemento e la loro inserzione all'interno dela membrana cellulare. Saranno legare in successione le molecole di C6, formando un complesso noto come C5b6 che lega C7, il quale interagirà successivamente con C8 e C9, tali proteine come riassunto nell'immagine si immeteranno all'interno del doppio strato lipidico portando alla formazione di pori danneggiando le membrane cellulari dei microrganismi.<br />
<br />
<strong>La fissazione del complemento.</strong><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
La fissazione del complemento. In alcuni casi l’avvenuta formazione di un immunocomplesso può essere individuata indirettamente attraverso la dimostrazione dell’avvenuta “fissazione” di una quantità nota di complemento ad un immunocomplesso. Come abbiamo visto nei precedenti post, il complemento è un complesso sistema di molecole e proteine che svolgono un ruolo di fondamentale importanza nella risposta immunitaria, con l’importante compito di innescare una serie di risposte infiammatorie notevolmente imponenti in grado di scatenare una risposta immunitaria forte ed efficace nei confronti delle componenti estranee dell’organismo che vengono opsonizzate e quindi etichettate molecolarmente da tali componenti. Le componenti del complemento possono interagire direttamente con gli antigeni, o legarsi agli con anticorpi legati ad un antigene, quindi interagire con un immunocomplesso. Nel caso della via alternativa abbiamo visto come le componenti del complemento una volta legatesi ad un immunocomplesso, davano il via ad una serie di reazioni che permettevano ad altre componenti del complemento di inserirsi all’interno delle membrane cellulari di microrganismi estranei e indurre la formazione di veri e propri pori, la cui formazione alterava irrimediabilmente l’omeostasi cellulare portando alla morte il microrganismo per “lisi” cellulare. Nel caso si debba utilizzare la reazione di fissazione del complemento per individuare la formazione di un immunocomplesso, ad esempio nel caso di anticorpi e antigeni solubili e quindi di complessi non in grado, come nel caso degli antigeni corpuscolati, di formare aggregati visibili ad occhio nudo e facilmente rilevabili, si utilizzeranno cellule di cui sia facile apprezzare la lisi cellulare, in tal caso si utilizzano i globuli rossi. Quindi la reazione di fissazione del complemento la possiamo definire come una reazione in cui un siero immune o presunto tale viene in contatto con un antigene , in presenza di quanità nota di complemento e dove la formazione dell’immunocomplesso non si accompagna a fenomeni visibili, viene evidenziata indirettamente dimostrando la fissazione del complemento all’immunocomplesso. Primo passaggio fondamentale è quello di eliminare il complemento presente in quantità ignota dal siero che vogliamo esaminare. Ciò viene eseguito tramite incubazione del siero a temperature superiori ai 50°C (in genere 56°C per 20-30 minuti), le componenti del complemento sono termolabili, quindi vengono denaturate a temperature elevate. Vengono eseguite varie diluizioni del siero in esame, le quali sono poi mescolate ad una quantità di antigene noto. A ciascuna diluizione viene aggiunto una piccola quantità nota di siero di cavia di cui si è precedentemente titolata l’attività complementare. In seguito le provette contenenti il siero in esame vengono incubate a temperature e tempi necessari a permettere il legame tra gli antigeni e gli eventuali anticorpi diretti contro quest’ultimo presenti nel siero in esame. Ora non rimane che scoprire se è avvenuta o meno la reazione di formazione dell’immunocomplesso e la fissazione del complemento, oppure se non erano presenti anticorpi se il complemento è libero. A tale scopo si aggiunge una quantità standard di emazia di montone o pecora trattate con anticorpi anti-globuli rossi. Se il siero esaminato conteneva anticorpi per l’antigene presente in soluzione si sarà formato l’immunocomplesso che avrà permesso al complemento di fissarsi sequestrandolo, quindi non avverrà lisi delle emazie in quanto non vi sarà complemento disponibile per legarsi agli anticorpi anti globuli rossi. In caso contrario avverrà la lisi. La comparsa di lisi dunque avrà esito negativo, esito positivo nel caso non avvenga. Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-91479751699241729692013-02-20T00:26:00.000+01:002017-04-12T18:55:08.127+02:00SEGMENTAZIONE NEI MOLLUSCHI.<div style="text-align: justify;">
La segmantazione dei molluschi è <strong>oloblastica spirale.</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E'un tipo di segmentazione caratteristica di molti anellidi, platelminti, molluschi, comprese le chiocciole dove questo tipo di segmentazione è stato particolarmente studiato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le differenze rispetto alla segmentazione radiale sono molte. I piani di segmentazione, non sono perpendicolari al polo animale-vegetativo, sono obliqui; ciò conferisce ai blastomeri un orientamento a spirale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa particolare disposizione permette alle cellule di poter avere un maggior numero di punti di contatto, ciò assicura una aggregazione particolarmente stabile alle cellule.</div>
<div style="text-align: justify;">
Altra particolare caratteristica è che le cellule degli embrioni che vanno incontro a segmentazione a spirale, subiscono un minor numero di divisioni cellulari, prima di entrare nello stadio della gastrulazione.<br />
<a name='more'></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Ciò ha permesso ai ricercatori di poter seguire meglio il destino di ciascuna cellula nella blastula rispetto a quanto avviene negli organismi a segmentazione radiale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Le blastule prodotte per segmentazione a spirale non portano alla formazione di blastocele e sono definite con il termine di stereoblastule.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nell'imagine possiamo osservare un esempio tipico di segmentazione a spirale.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5gAIV-wb81Ttvj0xtSWBxtCHpnYYGnNkYfJ_YvfjIYqn_Kih3HbBTXHR21MV-C6GwYJOmFp-ao4LQVGbY7dAbzE1kPfjjMfDv5A2c9_CP9fnZOwhrSfn0BnTFx-7u31OMUMMzkKawVhc/s1600/SAM_2576.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" mea="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5gAIV-wb81Ttvj0xtSWBxtCHpnYYGnNkYfJ_YvfjIYqn_Kih3HbBTXHR21MV-C6GwYJOmFp-ao4LQVGbY7dAbzE1kPfjjMfDv5A2c9_CP9fnZOwhrSfn0BnTFx-7u31OMUMMzkKawVhc/s320/SAM_2576.JPG" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCLqTOTIoV9CAaKpcVhIsvk98DYhQ0_HNGAPX9rwmgSW7CQISy_g5XEmvjw4dskRymB-T5r-jhWO30fueNKMp7hQwNQp3Kg36gjFUKbNi-roJxuK2iCZH9dIS78LRrgV-kNMVQgnO_cOc/s1600/SAM_2575.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" mea="true" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCLqTOTIoV9CAaKpcVhIsvk98DYhQ0_HNGAPX9rwmgSW7CQISy_g5XEmvjw4dskRymB-T5r-jhWO30fueNKMp7hQwNQp3Kg36gjFUKbNi-roJxuK2iCZH9dIS78LRrgV-kNMVQgnO_cOc/s320/SAM_2575.JPG" width="320" /></a></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Le prime divisioni avvengono secondo un piando quasi meridiano portando alla formazione di quattro macromeri (A, B, C,D), i blastomeri indicati da queste quattro lettere in molte specie possono avere una grandezza differente, ad esempio il blastomero D ha una dimensione notevolmente più grande delle altre. </div>
<div style="text-align: justify;">
Da questo stadio ogni divisione che segue ciascun blastomero, in direzione del polo animale darà origine ad un piccolo micromero. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nella terza divisione avremo quattro micromeri, e nelle successive divisioni ogni qartetto di micromeri saranno spostati leggermente sulla sinistra o alla destra del macromero da cui sono derivati. Questa particolare disposizione farà si che si venga a creare una disposizione a "spirale" delle cellule. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nella terza divisione il macromero indicato dalla lettera A da origine ad un macromero indicato con la sigla 1A e ad un micromero indicato con la sigla 1a, altrettanto faranno le altre cellule (B,C,D). Altra caratteristica è che nella stragrande maggioranza delle specie i micromeri si vengono a trovare leggermente spostati sulla destra, rispetto al macromero. Alla quarta divisione il macromero 1A va incontro a divisione producendo il macromero 2A e il micromero 2a, il micromero 1a andrà incontro a divisione portando alla formazione del micromero 1a(1) e del micromero 1a(2).</div>
<div style="text-align: justify;">
Con il passare delle divisioni, dal macromero 2A si formano i blastomeri 3A e 3a e il micromero 1a2 continua a dividersi portando alla formazione di 1a21 e 1a22.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'orientamento del piano di segmentazione a sinistra o a destra è regolato da fattori citoplasmatici presenti nell'oocito. Lo si è scoperto analizzando varie mutazioni dell'avvolgimento della conchiglia. In alcune chiocciole l'avvolgimento ha l'apertura a destra della conchiglia, la cui struttura presenta un avvolgimento destrorso mentre altre hanno l'apertura a sinistra e quindi un avvolgimeno sinistrorso. Di solito il senso dell'avvolgimento è lo stesso per tutti gli individui di una determinata specie ma in genere compaiono mutanti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Durante la quarta divisione di segmentazione il fuso mitotico cambia orientamento di circa 90° in questo modo i micromeri danno origine ad un secondo quartetto di micromeri che è orientato in senso antiorario e naturalmente ad altri quattro macromeri in contemporanea il primo quartetto di micromeri si divide in modo simile. </div>
<div style="text-align: justify;">
Nelle successive segmentazioni l'orientamento del fuso si sposta nuovamente di 90° ecc...</div>
<div style="text-align: justify;">
Di norma dai primi quattro mcromeri derivano le strutture del capo mentre dal secondo quartetto di micromeri derivano la statocisti, che rappresenta l'organo dell'equilibrio e nei gasteropodi la conchiglia.</div>
<div style="text-align: justify;">
I destini di questi due gruppi di microeri sono specificati sia dalla presenza di determinanti citoplasmatici, sia da processi di induzione. </div>
Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-88217367839292213262013-02-18T23:13:00.002+01:002016-10-29T17:43:30.952+02:00SEGMENTAZIONE NEI MOLLUSCHI.Tra poche ore il post....Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-40217696913203910782013-02-16T19:42:00.001+01:002016-10-29T17:43:30.895+02:00AVVISO.<script type="text/javascript">
var _gaq = _gaq || [];
_gaq.push(['_setAccount', 'UA-8138159-2']);
_gaq.push(['_trackPageview']);
(function() {
var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true;
ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://ssl' : 'http://www') + '.google-analytics.com/ga.js';
var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s);
})();
</script>Chiedo scusa ai lettori, soprattutto a chi mi ha contattato nei giorni scorsi, chiedendo se era possibile da parte mia avere delucidazioni o altro materiale riguardante certi argomenti inerenti al blog...purtroppo ho avuto seri problemi con il pc...e di conseguenza non sono riuscito a pubblicare niente...<br />
Ho aggiornato la pagina <strong>Biologia dello sviluppo</strong> che potete trovare nella barra in alto nell'home page; vi sono i link dei post di biologia trattati fin'ora.<br />
In oltre entro domani saranno pubblicati dei post che avrei dovuto pubblicare la settimana scorsa: <br />
<strong>Segmentazione dei molluschi</strong>.<br />
<strong>Segmentazione riccio di mare: i micromeri e le cellule vegetative: specificazione</strong>.<br />
<br />Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-29075634991609583812013-02-06T14:56:00.000+01:002016-10-29T17:43:30.883+02:00SEGMENTAZIONE ANFIBI: uova mesolecitiche e segmentazione oloblastica radiale.<script type="text/javascript">
var _gaq = _gaq || [];
_gaq.push(['_setAccount', 'UA-8138159-2']);
_gaq.push(['_trackPageview']);
(function() {
var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true;
ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://ssl' : 'http://www') + '.google-analytics.com/ga.js';
var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s);
})();
</script><br />
<div style="text-align: justify;">
La segmentazione nelle uova di molti anfibi è di tipo oloblastica e radiale, come negli echinodermi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Tra le caratteristiche delle uova di anfibi abbiamo che esse sono molto più ricche di vitello soprattutto livello del polo vegetativo, che costituisce un ostacolo alla segmentazione. </div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>L</strong>a prima divisione è meridiana, inizia al polo animale proseguendo verso il polo vegetale dove poi rallenta drasticamente a causa della presenza elevata di vitello, ciò comporterà che mentre il primo solco di divisione a causa del vitello stia ancora dividendo il polo vegetativo, al polo animale inizia gia la seconda divisione meridiano ma perpendicolare al primo.</div>
<div style="text-align: justify;">
La terza divisione genera un piano di segmentazione equatoriale, tuttavia, a differenza di quanto avviene negli organismi come gli echinodermi, i fusi mitotici sono spostati di molto verso il polo animale. </div>
<div style="text-align: justify;">
In seguito verranno a formarsi quattro piccoli blastomeri, nell'emisfero animale noti come micromeri e quattro blastomeri di dimensioni maggiori al polo vegetativo, i macromeri.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dal momento che tengono meno vitello i micromeri del polo animale andranno velocemente incontro a divisione cellulare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Con il passare del tempo avremo due regioni distinte e con caratteristiche ben delineate, in corrispondenza del polo animale avremo un maggiore numero di cellule (micromeri) e al polo vegetativo un numero limitato di macromeri. </div>
<div style="text-align: justify;">
Un embrione di anfibio di circa 16-32 blastomeri ha la forma di una sfera solida di cellue che prende il nome di morula. </div>
<div style="text-align: justify;">
Con il passare dle tempo viene a formarsi il blastocele. Le cellule del polo vegetale essendo più grandi rispetto a quelle del polo animale, il blastocele sarà nettamente spostato verso il polo animale, allo stadio di 128 blastomeri l'embrione di rana è considerata una blastula.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tra le caratteristiche presentanti, un epitelio pluristratificato nel quale lo strato più esterno presenta giunzioni strette che impediscono l'ingresso di molecole dall'esterno all'interno dell'embrione e desmosomi, che consenton una notevole resistenza dell'epitelio alle tnsioni esterne. Inoltre tutte le celule contifue della blastula formano giunzioni serrate, che rappresentano canali i comunicazion tra cellule adiacenti attraverso le uali posso transitare ioni e piccole molecole. Durante la segmentazione inoltre i blastomeri sono unite tra di loro da molecole note come EP-caderina il cui mRNA è presente nel citoplsma dell'ovocita. </div>
<div style="text-align: justify;">
Da vari esperimenti è stato visto che annullando l'azione di tali mRNA la Ep caderina non venendo prodotta causa una drastica riduzione di adesione tra i blastomeri con conseguente schiacciamento del blastocele. Come vedremo meglio in seguito il blastocele svolge due funzioni importantissime: permette la migrazione di cellule duante la gastrulazione e poi impedisce che le cellule del polo vegetativo destinate a dare l'endoderma prendano contatto prematuramente con quelle dell'emisfero animale, destinate a dare l'epidermide e il tessuto nervoso. </div>
<br />
In attesa di aggiornare il post con immagini al seguente link trovate una animazione.<br />
<strong><a href="http://89.97.218.226/web1/sviluppo/animations/kr26_001.html">Segmentazione rana</a></strong>Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-52554215445726486552013-02-05T23:04:00.003+01:002016-10-29T17:43:30.909+02:00PROSSIMAMENTE: segmentazione anfibi<script type="text/javascript">
var _gaq = _gaq || [];
_gaq.push(['_setAccount', 'UA-8138159-2']);
_gaq.push(['_trackPageview']);
(function() {
var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true;
ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://ssl' : 'http://www') + '.google-analytics.com/ga.js';
var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s);
})();
</script>Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-18069887430955537632013-02-04T13:34:00.001+01:002016-10-29T17:43:30.866+02:00CARNEVALE DELLA BIODIVERSITA' VIII: IL BANDOAl seguente link potete leggere il bando dell'ottava edizione del carnevale della biodiversità, troverete informazioni per inviare le candidature.<br />
<a href="http://biosproject-earth.blogspot.it/2013/02/carnevale-della-biodiversita-viii-il.html"><strong>Bando</strong></a><br />
<script type="text/javascript">
var _gaq = _gaq || [];
_gaq.push(['_setAccount', 'UA-8138159-2']);
_gaq.push(['_trackPageview']);
(function() {
var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true;
ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://ssl' : 'http://www') + '.google-analytics.com/ga.js';
var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s);
})();
</script>Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-24894885706583514112013-01-30T23:36:00.001+01:002016-10-29T17:43:30.875+02:00GENI IN CIS E TRANS...<strong>Cis e trans.</strong><br />
<div style="text-align: justify;">
Cis e trans, sono due importanti termini in genetica, vengono usati per lo studio della regolazione genica ei batteri e negli altri organismi. Detto in soldoni è un modo per descrivere la disposizione degli alleli su un cromosoma, ricordi il concetto di cis e trans in chimica organica? cis significava che gruppi sostituenti erano dallo stesso lato, trans dal lato opposto diciamo che il concetto è lo stesso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non scendendo troppo nei particolari, rendiamo subito l'esempio con un disegnino </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjclPCn6TSAzfcKu8LfhWeWgDiXnDVXa7we_VagkwvY1bkt0uzE0ygUvjf1UUQExP-SvWulgIz3KYoivkrAbJZW6vzkN-vrdVDnSY3nvlwIlhI9oKgyuKcFMn2HN4df82w4ppBaDw7XlmE/s1600/SAM_2570.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" ea="true" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjclPCn6TSAzfcKu8LfhWeWgDiXnDVXa7we_VagkwvY1bkt0uzE0ygUvjf1UUQExP-SvWulgIz3KYoivkrAbJZW6vzkN-vrdVDnSY3nvlwIlhI9oKgyuKcFMn2HN4df82w4ppBaDw7XlmE/s320/SAM_2570.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
I gameti prodotti dal genitore eterozigote sono: 1/2 AB e 1/2 ab <strong>se la configurazione è in cis</strong>; oppure <strong>se la configurazione è in trans</strong> 1/2 Ab e 1/2 aB<br />
<br />
Esempio: <br />
abbiamo un incrocio tra due piante AaBb X aabb rispettivamente stelo alto/fiore rossoXstelo basso/fiore bianco. (prendendo come esempio il numero di individui dato durante l'esercizio)...<br />
(alleli in configurazione di accoppiamento quindi cis) abbiamo come risultato:<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMUGsj3p9wa6ujtROhg5PtC3zkvM7PESRHk5G0pUANGUV5rkh-LlleJm59ROs-PgBiCxDOBouGgrTt1p1x9oYlktwM-ids3SH_RyEoouVgayI9vrz2mMmzgGxoxxPMijSPW9sMYBmzWBs/s1600/SAM_2569.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" ea="true" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMUGsj3p9wa6ujtROhg5PtC3zkvM7PESRHk5G0pUANGUV5rkh-LlleJm59ROs-PgBiCxDOBouGgrTt1p1x9oYlktwM-ids3SH_RyEoouVgayI9vrz2mMmzgGxoxxPMijSPW9sMYBmzWBs/s320/SAM_2569.JPG" width="320" /></a></div>
40 AaBb: stelo alto/fiore rosso<br />
40 aabb: stelo basso/fiore bianco<br />
10 Aabb: stelo alto/fiore bianco<br />
10aaBb: stelo basso/fiore rosso.<br />
<br />
Dall'incrocio con alleli in configurazione di repulsione e cioè in trans abbiamo che: <br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnwXcJayWCV36o5t7o3n-hbBQyThyu61JXijZgJAk4JAmw6gcAy-7-zw6YVhuAJy5oHRnZfq7QESoVo4SoEzPcQRr4VEH_o59oHeh3gOBERphgILVR3WgacpXSv883ypDQbkbqzlu1uQE/s1600/SAM_2571.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" ea="true" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnwXcJayWCV36o5t7o3n-hbBQyThyu61JXijZgJAk4JAmw6gcAy-7-zw6YVhuAJy5oHRnZfq7QESoVo4SoEzPcQRr4VEH_o59oHeh3gOBERphgILVR3WgacpXSv883ypDQbkbqzlu1uQE/s320/SAM_2571.JPG" width="320" /></a></div>
supponiamo allora che si formi questa progenie con i seguenti risultati: <br />
40 Aabb: stelo alto/ fiore bianco<br />
40 aaBb: stelo basso/ fiore rosso<br />
10 AaBb: stelo alto /fiore rosso<br />
10 aabb: stelo basso/fiore bianco<br />
<br />
<strong>I fenotipi sempre identici sono ma varia il numero a seconda che gli alleli siano in cis o in trans </strong><br />
supponiamo che si formi questa progenie con i seguenti risultati: <br />
40 Abb= stelo alto/fiore bianco<br />
40 aaB= stelo alto/fiore rosso<br />
10AB= stelo alto/fiore rosso<br />
10ab= stelo basso/fiore bianco.<br />
<br />
Quindi gli alleli erano in trans. Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-12692815959452140662012-12-29T14:17:00.003+01:002016-10-29T17:43:30.857+02:00LA LEGGE DI HARDY-WEINBERG CORRELA LE FREQUENZE ALLELICHE E GENOTIPICHECi sono diverse malattie ereditarie causate da alleli difettivi, recessivi rispetto a quelli selvatici. Una domanda fondamentale è quanto sono comuni questi alleli recessivi in una popolazione? E quanto comuni sono i portatori eterozigoti? <br />
La legge di Hardy-Weinberg cerca di rispondere a questi quesiti. Questa legge cerca di offrire una legge generale che possa permettere di descrivere l'eredità degli alleli in una popolazione. <br />
Tale legge prevede però che debbano essere effettuate delle considerazioni sulla natura della popolazione, sugli individui all'interno di essa e sui geni che questi individui all'interno di essa e sui geni che questi individi portano. La Legge di Hardy-Weinberg si può applicare se si verificano cinque condizioni principali: 1) La popolazione comprende un numero di individui molto ampio, quasi infinito. 2) Gli individui incrociano a caso, nel senso che il genotipo di ogni individuo per il locus di interesse non influenza la scelta del compagno/a con cui incrociarsi. 3)Non devono sorgere nuove mutazioni nel pool genico 4)Non si verifica alcun tipo di migrazione 5)Nessun genotpo influenza il fenotipo e la capacità di sopravvivenza dell'organismo fino all'età riproduttiva e di trasmettere quindi i propri geni alla generazione successiva. Le popolazioni che rispettano queste leggi sono in equilibrio con la legge di Hardy-Weinberg. Ovviamente nella realtà queste cose non accadono, nessuna popolazione rispetta tutte queste caratteristiche, le condizioni che una popolazione deve avere per essere in equilibrio con la legge di Hardy-weinberg permettono di elaborare un'equazione matematica per calcolare le frequenze genotipiche (e quindi fenotipiche), nella realtà però nessuna popolazione obbedisce a queste regole. Le popolazioni hanno sempre un numero limitato di organismi, anche la migrazione avviene spesso, le mutazioni sono sempre presenti, non possono non essere prese in considerazioni alterazioni genotipiche che sono alla base di malattie anche letali, e prattutto queste alterazioni influenzano notevolmente la sopravvivenza e la riproduzione di questi organismi. La legge di H-W può comunque essere sfruttata per ottenere delle stime sulle frequenze genotipiche e fenotipiche.<br />
<strong>Esempio:</strong> prendiamo in considerazione una popolazne di organismi diploidi, gli individui che la compongono possono riprodursi sessualmente, devono essere eseguii due passaggi per convertire la frequenza genotipica di una popolazione, nella frequenza genotipica della generazione successiva. <br />
Se la possibilità che un individuo riesca a diventare adulto, non dipenda dal genotipo, (quindi non vi sono differenze di fitness tra gli individui), allora le frequenze alleliche negli dulti sono le stesse anche nei gameti.<br />
Assumiamo che negli adulti frequenza dell'allele A sia dato dalla lettera p e quella dell'allele a è indicata con q, i valori p e q saranno anche le frequenze dei due alleli nei gameti prodotti dall'intera popolazione di quegli adulti. <br />
Le frequenze alleliche dei gameti possono essere utilizzate le frequenze genotipiche degli zigoti nella generazione successiva. <br />
Usiamo un quadrato di Punnet per rendere l'esempio, ci permette di poter prendere in considerazione tutte le possibili combinazioni di unione dei gameti. <br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_2n_JKL6Ef72JlS9thY2KcoKQOPGQ4SJfz0nr0HmRNOXGy-_thJLSAMRjm3i0A3h_N2bYcfsx9vXwMvTdzVnvPzzMQiksDqemFH3oPDhYSaqtzLv9s0szoMO_zFQ9pwRu-fZnmjjFObg/s1600/SAM_2518.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" eea="true" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi_2n_JKL6Ef72JlS9thY2KcoKQOPGQ4SJfz0nr0HmRNOXGy-_thJLSAMRjm3i0A3h_N2bYcfsx9vXwMvTdzVnvPzzMQiksDqemFH3oPDhYSaqtzLv9s0szoMO_zFQ9pwRu-fZnmjjFObg/s320/SAM_2518.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
Come possiamo osservare nell'immagine, se la fecondazione è casuale, con probabilità che unione della cellula uovo e spermatozoo non dipenda dal genotipo di queste due cellule, e la popolazione di gameti è molto elevata avremo ciò che osserviamo nel quadrato di punnet.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSc5pbPWw39mfY2DOvnAdsTWxNGpkOU2vJXiFWgaZYEjlk3gGmzGzDFBYE0leh6cwa3idfGP9UUgFST4oHwy_MQYGRTQAGvHf-pJ_A6qoTzmVW7_ms__CKIXAXkXEwXNQxxf0R9CwLGls/s1600/SAM_2517.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" eea="true" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSc5pbPWw39mfY2DOvnAdsTWxNGpkOU2vJXiFWgaZYEjlk3gGmzGzDFBYE0leh6cwa3idfGP9UUgFST4oHwy_MQYGRTQAGvHf-pJ_A6qoTzmVW7_ms__CKIXAXkXEwXNQxxf0R9CwLGls/s320/SAM_2517.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
Gli zigoti AA sono il risultato della fecondazione di cellule uovo con allele A che sono fecondate da spermatozooi che portano l'allele A. <br />
Abbiamo accennato poc'anzi che con la lettera p andiamo ad indicare la frequenza dei gameti A. Applicando la regola del prodotto avremo p X p = p^2<br />
Discorso analogo lo facciamo per gli alleli recessivi a, gli zigoti aa saranno il risultato della fecondazione delle cellule uovo che portano l'allele a da parte di spermatozooi che portano allele a. Quindi per la regola del prodotto avremo q X q= q^2. <br />
Gli zigoti Aa sono il risultato della fecondazione di cellule uovo A da parte di spermatozooi a; la frequenza è data da p X q= pq; la frequenza totale è data da pq Xpq= 2pq.<br />
Riassumendo: le frequenze dei genotipi, degli zigoti in una popolazione numerosa di organismi diploidi, a riproduzion sessuale, sono p^2 per AA; 2pq per Aa e q^2 per aa. <br />
Queste frequenze genotipiche sono note come frequenze di Hardy-Weinberg, esse si verificano nelle popolazioni che soddisfano la legge di Hardy-Weinberg: un vasto numero di individui, incroci casuali, nesna mutazione, nessuna migrazione e nessuna differenza genotipica nella fitness.<br />
Dal momento che queste frequenze genotipiche rappresentano la totalità dei genotipi nella popolazione, la loro somma deve essere uguale a 1. <br />
Otteniamo in questo modo un equazione:<br />
p^2 + 2pq +q^2 = 1.<br />
Abbiamo assunto che non ci siano differenze nella fitness, le frequenze genotipiche degli zigi saranno le frequenze genotipiche della generazione adulta che si sviluppa da quegli zigoti.<br />
Questa equazione ci permette di utilizzare le informazioni su un genotipo e sulle frequenze alleliche per prevedere le frequenze genotipiche nella generazione successiva. <br />
<strong>Esempio:</strong><br />
Abbimo una popolzione di 100000 individui in cui è presente un allele recessivo a che causa una malattia genetica. <br />
Nella popolazione abbiamo 100 individui omozigoti per l'allele recessivo (aa), 1800 eterozigoti (Aa).<br />
Per conoscere i portatori eterozigoti nella generazione successiva, dobbiamo calcolare la frequenza allelica nella popolazione parentale.<br />
98100 individui AA, 1800 individui Aa; 100 individui aa<br />
<br />
su 200000 alleli totali circa abbiamo che p= 0,99, per l'allele a la frequenza è q=0,01. Sostituiamo questi valori nell'equazione di Hardy-Weinberg e calcoliamo la frequenza genotipica della generazione successiva. <br />
Possiamo prevedere che nella generazione successiva di 100000 individui avremo :<br />
1) 98010 individui AA<br />
2)1980 individui Aa <br />
3)10 individui a<br />
<br />
Le frequenze genotipiche sono leggermente cambiate. Le frequenze alleliche? <br />
Una frazione degli individui p^2 è AA, con due alleli A e una frazione 2pq degli individui Aa , 1/2 dei quali è A. Ragionamento analogo, q^2 , una frazione è aa con due alleli a, una frazione è Aa, 1/2 dei quali è a. <br />
Se p+q=1 allora q-1=p e la frequenza nell'allele A nella generazione successiva è: <br />
p^2 + 1/2 [2p(1-p)] =p^2+p (1-p) =p^2+p-p^2=p.<br />
<br />
In maniera simile p= 1-q e la frequenza dell'allele r nella generazione successiva è:<br />
q^2 +1/2[2q(1-q)]= q^2+q (1-q)= q^2+q-q^2= q.<br />
Utilizzando queste formule per calcolare le frequenze alleliche di A e a nella seconda generazione di 100000 indiidui alcuni dei quali sono malati geneticamente si ottiene per p=0,99 frequenza per l'allele A e 0,01 per l'allele a, le stesse della generazione precedente. Quindi anche se sono cambiate le frequenze genotipiche quelle alleliche non lo sono ciò vale sia per il dominante che per il recessivo.<br />
Qundi in una popolazione in euilibrio con la legge di Hardy-Weinberg le frequenze alleliche non cambiano di generazione in generazione fino a quando particolari eventi non influenzano il tutto, tramite introduzione o rimozione di alleli.Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-64073613355063328722012-12-29T13:20:00.001+01:002016-10-29T17:43:30.921+02:00RELAZIONE TRA FREQUENZE GENOTIPICHE E FENOTIPICHE: La legge di Hardy-Weinberg parte1<div style="text-align: justify;">
<script type="text/javascript">
var _gaq = _gaq || [];
_gaq.push(['_setAccount', 'UA-8138159-2']);
_gaq.push(['_trackPageview']);
(function() {
var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true;
ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://ssl' : 'http://www') + '.google-analytics.com/ga.js';
var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s);
})();
</script>La stima delle frequenze alleliche ha valore predittivo? Possiamo usarle per predire le frequenze genotipiche?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>La legge di Hardy-Weinberg.</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
Prendiamo in considerazione una popolazione di 16 individui; sei appartenenti a questa popolazione sono affetti da una malattia causata da alleli recessivi, li indichiamo con la lettera (a), variante allelica del selvatico A.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il nostro scopo è di prevedere come il numero di individui che affetti dalla malattia, nella popolazione evolveranno nel tempo. Per farlo determiniamo la frequenza di ciascun genotipo (omozigoti AA, eterozigoti Aa, omozigoti aa), di ciascun fenotipo (normale, malato) e di ciascun allele (A; a). </div>
<div style="text-align: justify;">
La frequenza fenotipica la possiamo descrivere come la proporzione di individui in una popolazione che presenta un particolare fenotipo .</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel nostro caso la frequenza fenotipica è data da 6/16 cioè 3/8 di persone che presentano la malattia (quindi omozigoti aa), 10/16 cioè 5/8 per i normali (persone con genotipo AA e Aa).</div>
<div style="text-align: justify;">
La frequenza genotipica è la proporzione di individui in una popolazione che presentano un particolare genotipo. In questo caso per determinare la frequenza genotipica dobbiamo contare necessariamente il numero degli individui della popolazione. Per i caratteri recessivi, è semplice, ma per gli individui che sono sia omozigoti per l'allele selvatico ed eterozigoti, entrambi danno individui sani, per determinarne la frequenza si deve ricorrere ad analisi più raffinate, quali ad esempio l'utilizzo di sonde molecolari per individuare e distinguere alleli diversi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Supponiamo di aver eseguito le nostre analisi e i risulati ci dimostrano che: (8/16 sono AA; 2/16 sono Aa, 6/16 sono aa). La frequenza genotipica è: 1/2 AA; 1/8 Aa; 3/8 aa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<strong>Frequenza allelica.</strong></div>
<div style="text-align: justify;">
E'la proporzione in una popolazione di tutte le copie di un gene che compaiono sotto forma di un particolare allele. Per frequenza allelica intendiamo la proporzione di un determinato allele rispetto al totale degli alleli di quel gene presenti in una popolazione. Dal momento che ogni individuo possiede due copie di ciascun gene, il numero totale delle copie geniche è due volte il numero degli individui nella popolazione di nostro interesse. quindi nel nostro caso 32 copie del gene responsabile della malattia. Omozigoti ed eterozigoti contribuiscono alla frequenza di un allele. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ovviamente l'omozigote contribuisce due volte, gli eterozigoti una volta sola. </div>
<div style="text-align: justify;">
Per calcolare la frequenza di A e a dobbiamo utilizzare il numero di persone di ogni genotipo per valutare il numero di alleli A; a. </div>
<div style="text-align: justify;">
8 AA--->16 copie di A</div>
<div style="text-align: justify;">
2 Aa--->2 copie di A</div>
<div style="text-align: justify;">
6 aa--->0 copie di A</div>
<div style="text-align: justify;">
facendo la somma abbiamo 18 copie del gene A. Ripetendo il ragionamento per l'allele a abbiamo:</div>
<div style="text-align: justify;">
8 AA--->0 copie di a</div>
<div style="text-align: justify;">
2Aa---> 2 copie di a</div>
<div style="text-align: justify;">
6 aa---> 12 copie di a</div>
<div style="text-align: justify;">
la somma è di 4 copie del gene a. Per trovare il numero totale di copie del gene sommiamo 18 A e 14 a per n totale di 32 copie del gene che rappresenta il doppio del numero degli individui nella popolazione. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per determinare la proporzione o la frequenza di ciascun allele dobbiamo dividere il numero di ogni allele per Il numero totale di copie del gene; per l'allele A 18/32= 9/16= 0,56</div>
<div style="text-align: justify;">
Il numero totale di copie del gene; per l'allele a 14/32= 7/16= 0,44</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un esempio per comprendere come i genetisti utilizzano queste frequenze come base per calcolare le variazioni genotipiche e fenotipiche di un gene in una popolazione e come può cambiare nel tempo. </div>
Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-69358942585861405052012-12-28T22:03:00.000+01:002016-10-29T17:43:30.931+02:00PROSSIMAMENTE: GENETICA DI POPOLAZIONI.A breve il post...Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5173401985744767559.post-22496480198770762082012-12-25T00:08:00.000+01:002016-10-29T17:43:30.871+02:00AUGURI DI BUONE FESTE!!!<script type="text/javascript">
var _gaq = _gaq || [];
_gaq.push(['_setAccount', 'UA-8138159-2']);
_gaq.push(['_trackPageview']);
(function() {
var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true;
ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://ssl' : 'http://www') + '.google-analytics.com/ga.js';
var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s);
})();
</script><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaFqu_lJlAqhYjy6Sygyk1bFZEuQ8cqhl3xPuYTDq7dw5cnh0Ynlvy84jylpcD8ORJfxQnriR_Q91MuuO39wEybEJdbIhC-2Fth4jyNeui0aZXfl9Cxy7geL4cy1p8dL0cXiJch7V5eik/s1600/BUON%2520NATALE.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" eea="true" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaFqu_lJlAqhYjy6Sygyk1bFZEuQ8cqhl3xPuYTDq7dw5cnh0Ynlvy84jylpcD8ORJfxQnriR_Q91MuuO39wEybEJdbIhC-2Fth4jyNeui0aZXfl9Cxy7geL4cy1p8dL0cXiJch7V5eik/s320/BUON%2520NATALE.jpg" width="319" /></a></div>
Marcohttp://www.blogger.com/profile/05581880011607935556noreply@blogger.com0