giovedì 15 novembre 2012

ASSOCIAZIONE GENETICA. parte 2

Nel post precedente (associazione genetica) abbiamo notato che vi era nella generazione F2 una preponderanza di individui con genotipo parentale, con notevole spostamento dal rapporto 1:1:1:1 che dovremmo attenderci (per maggiore chiarimento vedere il post ASSOCIAZIONE GENICA: parte 1)

Effettuando una seconda serie di incroci possiamo avere risposta alla nostra domanda.
Incrociamo femmine con occhio rosso e corpo grigio (w+g+/w+g+) con maschi che presentano occhi bianchi e corpo viola w g/Y
Rispettivamente daranno origine a gameti w+g+ e w g.
Le femmine F1 sono diibridi w+g+/wg come nel primo esperimento di incrocio, csa si può dire dei maschi della F1? in che rapporto sono i quattro possibili gameti delle femmine della F1?
Come mostrato nell'immagine sotto, w+ g e w g+ sono i ricombinanti che rappresentano l'1% del totale
mentre w g e w+g+ sono le combinazioni parentali che rappresentano il 99% del totale.
Qui ci sta qualcosa da osservare soprattutto se prendiamo in considerazione gli incroci mostrati nel precedente post e questo.
Come mostrato le frequenze osservate nei vari tipi di progenie dipendo dalla disposizine originale degli alleli nelle femmine F1.
Le combinazioni che si presentano con frequenza particolarmente elevata nella generazione F2 sono le classi patentali e cioè quelle presenti nella generazione P.
Le classi ricombinanti sono presenti con frequenza minore. Le classi parentali e ricombinanti in questo esempio sono opposte a quelle mostrate nel post precedente, in quanto le femmine F2 hanno ricevuto dai genitori combinazioni alleliche diverse dei geni per il colore degli occhi e del corpo. Ne consegue che le percentuali dei tipi ricombinanti e parentali nella progenie sono esatamente le stesse in entrambi gli esperimenti, dimostrando che la frequenza di ricombinazione non dipende dal particolari combinazioni di alleli.
Quando i geni assortiscono in maniera indipendente, il numero degli individui parentali e ricombinanti nella progenie F2 è identico, in quanto ogni individuo F1 doppio eterozigote produce i quattro gameti con la stessa frequenza.
Due geni si dicono associati quando nella progenie F2 il numero di individui con genotipo parentale è molto più elevato di quelli ricombinanti.
Questi geni invece di assortire indipendentemente si comportano come se fossero legati gli uni agli altri, i geni del colore degli occhi e del corpo sono un esempio, infatti le percentuali mostrano che le combinazioni parentali degli alleli w+g e wg+ dell'esempio visto nel precedente post e w+g+ e wg sono mescolate per dare origine a ricombinanti solo in un gamete su 100.
Non sempre però l'associazione è così stretta. Infatti dobbiamo tenere presente che a seconda dei geni che andiamo a prendere in considerazione la percentuale delle classi ricombinanti e parentali cambierà.
Esempio: incrociamo femmine con occhi rossi e ali normali (w+a+/w+a+) con maschi aventi occhi bianchi e ali piccole (w a/Y).

La generazione F1 presenta moscerini con occhi rossi e ali normali; w+a+/w a per le femmine e w+a+/Y per i maschi.
Incrociandoli otteniamo una F2, i genotipi sono mostrati sotto, dove il 65% è di tipo parentale e il 35% di tipo ricombinante.
La percentuale di individi con genotipo parentale è sempre elevata segno che i geni per questi caratteri sono associati, ovviamente paragonando tale percentuale a quella del 99% degli esempi precedenti, l'associazione tra i geni w e m non è così elevata. Le combinazioni parentali per il colore dell'occhio e la grandezza delle ai sono rimescolate in circa 35 gameti su 100 di gran lunga superiore come percentuale a quella dell'1% degli esempi precedenti.



Nessun commento:

Posta un commento